Continua la crisi della Pro Patria: a Vicenza arriva la quarta sconfitta consecutiva
Tutto facile per il Vicenza: partita in cassaforte già al 60' con il tiro di Della Morte dopo la doppietta di Scarsella nel primo tempo. Per i tigrotti il gol della bandiera di Lombardoni arriva a tempo scaduto e fissa il 3 a 1 finale
Pro Patria: è crisi. ((foto d’archivio Roberta Corradin)
Al Menti di Vicenza i tigrotti perdono 3 a 1 e incappano nella quarta sconfitta consecutiva, la quinta complessiva se si considera anche l’eliminazione dalla Coppa Italia di martedì nello stesso stadio dove stasera – sabato 11 novembre – il Lane Rossi ha conquistato i tre punti in palio di una gara mai in discussione o in bilico.
I padroni di casa governano infatti il match dal terzo minuto (tiro di Scarsella – autore di una doppietta al 40′ – sotto al sette dopo una palla persa da Somma) fino al 94′, quando, sulla penultima azione del match, Lombardoni sfiora quanto basta il cross di Pitou per mandare fuori tempo Confente e trovare il gol della bandiera per la Pro Patria. Gol che rappresenta anche una delle rare occasioni al tiro create dai bustocchi nel corso della partita, insieme a una girata del subentrato Parker e un tiro fuori dallo specchio di Castelli al 10′.
Espugnare il Menti – gremito da 7600 spettatori veneti per un incasso da 53mila euro – è considerabile impresa ardua per qualsiasi squadra del Girone, e della Categoria. Per questo non è tanto il bottino a mani vuote a gettare nello sconforto i tifosi bianco-blu, quanto i pochissimi progressi mostrati nell’ultimo mese dalla squadra di Colombo, che per la settima volta in questo primo terzo di campionato viene perforata prima del 15′ – spesso al primo tiro indirizzato nella porta di Rovida, stasera tutt’altro che perfetto sul tris di Della Morte al 60‘, quando il tiro dell’attaccante indirizzato sul primo palo piega le mani del portiere.
Una fragilità disarmante e preoccupante, un loop che si ripete di campo in campo, di settimana in settimana, nonostante formazioni e interpreti diversi. Il risultato è un passivo di ben -10 nel rapporto tra gol fatti e gol subiti, media che poteva essere ancora peggiore se la terna non avesse annullato il poker di Rolfini per fuorigioco al 75′: quello che sarebbe stato l’ennesimo gol raccolto dal fondo della rete su palla inattiva.
Ancora più preoccupante è poi l‘incapacità della rosa a reagire nonostante le tante parole e i buoni propositi pronunciati in sala stampa, un’ostinata sordità nel recepire quanto mister Colombo ribadisce come mantra fin da quando ha iniziato a dirigere la squadra in estate: scendere in campo con la giusta cattiveria agonistica ma senza rinunciare all’equilibrio tattico, che in un campionato equilibrato come è la Serie C risulta sempre fattore determinante.
Fino allo scorso 5 febbraio, ultima vittoria della Pro Patria a Busto Arsizio proprio contro il Vicenza, il cinismo sotto porta, l’orgoglio che impediva di alzare bandiera bianca, la solidità difensiva, la voglia di non prendere gol erano parte integrante del DNA bustocco. Prima di perdere la Pro Patria vendeva sempre cara la pelle e il suo mantello striato, con il rammarico – oramai scomparso-, di esser rimasti in partita anche in caso di sconfitta, di esserci comunque andati vicini anche contro una squadra più forte, come lo era il Vicenza di stasera. Caratteristiche del tutto scomparse in questi tigrotti, che al 60′ di stasera naufragavano sotto i colpi di un Lane, in campo nell’ultimo terzo di partita già in modalità stand-by.
RIVIVI LA CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA PARTITA
L.R. VICENZA-PRO PATRIA 3-1 (2-0)
Reti: 3′ pt Scarsella (LRV), 40′ pt Scarsella (LRV), 13′ st Della Morte (LRV), 48′ st Lombardoni (PPA)
L.R. Vicenza (3-4-1-2): Confente; De Col, Laezza, Sandon; Talarico, Tronchin (28′ st Cavion), Ronaldo (32′ st Jimenez), Costa; Scarsella (22′ st Greco); Della Morte (32′ st Rossi), Pellegrini (22′ st Rolfini). A disposizione: Massolo, Siviero, Ferrari, Lattanzio, Fantoni. Allenatore: Diana.
Pro Patria (3-5-2): Rovida; Moretti, Lombardoni, Saporetti; Somma (1′ st Renault), Citterio, Bertoni (32′ st Fietta), Marano (38′ st Ferri), Ndrecka; Stanzani (1′ st Parker), Castelli (28′ st Pitou). A disposizione: Mangano, Vaghi, Bashi, Piran, Minelli, Caluschi, Zanaboni. Allenatore: Colombo.
Ammoniti: Citterio (PPA)
Arbitro: Vergaro di Bari
Collaboratori: Nigri di Trieste e Tini Brunozzi di Foligno
IV Ufficiale: Gresia di Piacenza
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