Discussione in aula a Varese fra avvocato e pm, scatta la denuncia per “oltraggio”

Trasmesse alla Procura le trascrizioni: sotto la lente le parole dell’avvocato varesino Corrado Viazzo durante un acceso diverbio con la “vpo” dottoressa Monica Crespi

tribunale varese

Capita nei talk show televisivi di assistere a diverbi anche accesi sulle più diverse questioni, gli invitati si accapigliano, il pubblico assiste da casa alla lite che di solito finisce lì. In tribunale però è diverso, perché c’è il rischio che le parole anche non necessariamente ingiuriose, si possano trasformare, se rivolte ad un publico ufficiale, in «offesa dell’onore e del prestigio».

Così recita la legge che sanziona il reato, punito dal codice penale con la reclusione da sei mesi a tre anni per chi «in luogo pubblico o aperto al pubblico e in presenza di più persone, offende» – appunto – «l’onore ed il prestigio di un pubblico ufficiale mentre compie un atto d’ufficio (…)».

È il caso del diverbio avvenuto martedì mattina in tribunale a Varese e che ha visto protagonisti il vice procuratore onorario Monica Crespi e l’avvocato Corrado Viazzo nel corso di un procedimento dibattimentale dinanzi al giudice monocratico Alessandra Sagone per un reato minore, un furto: l’avvocato Viazzo ha alzato, e di molto, la voce rivolgendosi in maniera brusca alla pm dicendole con veemenza «di stare zitta» mentre lui aveva la parola. Un atteggiamento che ha provocato la richiesta della dottoressa Crespi di acquisire le trascrizioni dell’udienza per la trasmissione digli atti alla Procura della repubblica.

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Pubblicato il 14 Novembre 2023
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