I dubbi delle opposizioni sul progetto di rigenerazione di Cajello e Cascinetta

Il centrosinistra aveva condiviso le linee generali dell'ampio intervento, ma ora solleva alcune critiche su aspetti nuovi emersi dai documenti. "Rischia di essere solo una operazione immobiliare"

nuova scuola Cascinetta-Cajello

È necessario tornare ad esaminare il progetto di rigenerazione dell’area Cajello-Cascinetta, perché ci sono troppi punti dubbi e criticità. Lo dicono i consiglieri di opposizione di Gallarate – Cesare Coppe, Giovanni Pignataro, Margherita Silvestrini e Carmelo Lauricella – spiegando le loro perplessità rispetto al progetto che era stato condiviso nelle linee generali ma su cui c’era qualche dubbio.

«Ho sempre sostenuto Grow29 ma in questo momento viene gestito soltanto come una partita immobiliare e non è concepibile» dice Cesare Coppe, consigliere di Città è Vita e cajellese. «Chiederemo la convocazione di una Commissione congiunta urbanistica/lavori pubblici/istruzione per l’attivazione di un tavolo permanente con le parrocchie, le associazioni e gli attori sociali dei due rioni per avviare un percorso partecipato».

Le critiche di oggi, in parte, sono quelle già espresse nei mesi scorsi: l’assenza di una scuola a Cajello, mentre l’attuale edificio delle primarie resta di restare abbandonato. Da un altro punto di vista, il progetto comporterà consumo di suolo, con la rinuncia ad aree verdi, soprattutto quella destinata al nuovo polo scolastico (nella foto di apertura).

Ci sono però alcuni punti nuovi emersi dall’analisi dei documenti: ad esempio “parte degli alunni della primaria di Cascinetta saranno dirottati su quella di Cedrate”, nella prevista nuova perimetrazione dello stradario, che segnalerebbe la difficoltà delle Ponti di accogliere tutti gli studenti nel nuovo polo.

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La sintesi del progetto come condiviso nel 2021

C’è poi una nuova ipotesi per la primaria di Cajello, con l’insediamento dell’Università dell’Insubria (anche se l’ateneo, due anni fa, aveva confermato l’intenzione di investire su Busto) al posto della previsione di social housing, che rende più fumosa secondo le opposizioni l’ipotesi di recupero dell’area.

Qui di seguito il documento integrale

 

Scuola

I giovani (ma più nel dettaglio gli studenti) saranno il target principale di tutta la strategia Grow29. Dunque, il nostro ragionamento parte da qui. La costruzione del nuovo istituto di via Curtatone comporterà la chiusura e riconversione degli edifici di quattro istituti scolastici (Scuola dell’infanzia di Cajello – Andersen, Scuola dell’infanzia Pradisera – Collodi, Scuola Primaria di Cajello – Cavour, Scuola Primaria di Cascinetta) che attualmente accolgono 506 studenti. L’amministrazione comunale ha già comunicato all’Istituto Comprensivo Ponti che la nuova scuola non avrà aule a sufficienza per accogliere tutti gli studenti e che, quindi, verrà effettuata una revisione dello stradario così che parte della territorio di Cascinetta ricada sotto la competenza della Scuola Primaria di Cedrate. Le conseguenze di questa decisione devono essere coordinate con l’evoluzione demografica della popolazione di Gallarate, che prevede che i giovani saranno in proporzione sempre minore ma (in forza di un’alta percentuale di stranieri nei due rioni) saranno probabilmente più numerosi nei rioni di Cajello e Cascinetta (pagina 8). La revisione dello stradario dovrebbe dunque giovare alla Scuola primaria di Cedrate, compensando l’andamento demografico; in un’ottica di rigenerazione urbana, inclusione sociale e sostenibilità ambientale di due rioni però è singolare che parte degli studenti siano dirottati verso altri rioni. Nessun ragionamento viene svolto sulle possibili conseguenze che questa decisione possa avere sul delicato equilibrio tra studenti italiani e stranieri negli istituti dei rioni (nella Scuola Primaria di Cascinetta 103/156, 66% di stranieri).

I punti interrogativi

A pagina 9 apprendiamo per la prima volta che all’interno della Scuola primaria di Cajello verrà realizzata con risorse comunali una residenza per gli studenti collegati al futuro insediamento dell’Università degli Studi dell’Insubria a Gallarate (?). Finora avevamo sentito parlare soltanto di palazzine di social housing in quell’area, l’ipotesi di uno studentato collegato ad un futuribile insediamento universitario è del tutto nuova.

Dove ora c’è un presidio di socialità, raggiungibile a piedi da tutti gli studenti, non sappiamo cosa ci sarà. Tuttavia nel bilancio previsionale 2023-2026 non è previsto alcuno stanziamento per la progettazione e realizzazione di questa opera, che pertanto non vedrà la luce prima che tutte le altre siano concluse. Il timore che l’edificio resti decadente ed abbandonato è purtroppo molto alto. Sull’area della Scuola materna di Via Pradisera sarebbe dovuto sorgere il Palazzetto dello sport, che ora sappiamo essere in progetto a Moriggia. Su parte dell’area è in corso di realizzazione con fondi del PNRR la Cittadella dello sport, ma cosa succederà alla Scuola materna di Via Pradisera? Al momento non ci sono notizie in merito

Compensazioni ambientali

L’ammontare delle compensazioni ambientali è di € 77.819,23+IVA a fronte di un investimento complessivo di più di 16 milioni di €. È una cifra pressoché irrisoria (0,6%). Se si chiamano compensazioni, i conti non tornato. A fronte di 14.920 mq di area boscata da trasformare, verranno migliorati 10.938 mq di bosco… nei comuni di Besnate e Casorate Sempione. Pagina 2 di 4 L’obiettivo specifico 5.1 (OS5.1) della Decisione C(2022) 5671 final della Commissione Europea che – in breve – stanzia i fondi per questo progetto, impegna a “Promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale e la sicurezza nelle aree urbane”. Compensazioni ambientali che non vengano svolte nell’area interessata dall’intervento non sono compatibili con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo ambientale ed il patrimonio naturale. In termini di emissioni di CO2 non esiste alcun tipo di compensazione: è vero che la riqualificazione prevede un miglioramento forestale del verde con lo sfalcio e la sostituzione di essenze alloctone con essenze autoctone… ma queste non compensano in alcun modo il taglio di 1,4 ettari di bosco. I nostri gruppi consiliari hanno sempre indicato come possibile area di compensazione ambientale quella a fianco del campo sportivo di Via Passo Sella, suggerendo la creazione di un grande parco cittadino (di cui i rioni sono sprovvisti) che favorisse anche la riqualificazione degli ex orti urbani, sull’area di proprietà della Società cotonificio Cesare Macchi. La scelta di compensare in aree non soltanto esterne ai rioni, ma addirittura al di fuori dei confini comunali, non trova ragione se non è affiancata alla delibera di cui parleremo al punto successivo.

Campo sportivo di Via Passo Sella

Con deliberazione n. 122 del 12/07/2023, la Giunta comunale ha dato parere favorevole al progetto di ampliamento del campo sportivo di Via Passo Sella all’ASCD Torino Club Marco Parolo. Il progetto prevede la creazione di due campi in erba sintetica, un nuovo blocco spogliatoi, una struttura destinata a bar e delle tribune prefabbricate funzionali a tutto l’impianto sportivo. Il progetto di massima allegato alla proposta progettuale non è vincolante, ma si pone in netto contrasto con la progettazione in essere per quanto riguarda la pista ciclabile: sul suo tracciato viene prevista la realizzazione di parcheggi e viene arbitrariamente spostata in adesione all’autostrada. In termini di impatto ambientale, ci preoccupa l’impermeabilità del suolo dei due campi in sintetico e del parcheggio: oltre al taglio di 14.920 mq di bosco, avremo più di 4.000 mq di suolo impermeabilizzato. L’approvazione della proposta progettuale è subordinata alla presentazione di un progetto volto a favorire l’aggregazione e l’inclusione sociale e giovanile. Ci sembrano due obiettivi strategici strettamente legati a Grow29: perché dunque le due iniziative, pur insistendo sullo stesso territorio, viaggiano su binari paralleli? È paradossale che la Giunta dia parere favorevole ad un progetto di massima in contrasto con Grow29 sul piano edilizio e non lo subordini ad un imprescindibile coordinamento con Grow29 sul piano edilizio e sociale. Ulteriori considerazioni sulla delibera le faremo in altre occasioni, per ora ci interessa portarla alla vostra attenzione sottolineandone l’impatto su Grow29, la preclusione totale alle compensazioni ambientali in quest’area e l’inopportunità di un parere favorevole in questa fase del progetto Grow29. Pagina 3 di 4

Partecipazione

Il metodo utilizzato per la progettazione è quello top-down (pagina 14): a differenza del bottomup, questo metodo è diretta espressione di una volontà pianificatoria calata dall’alto, che da una visione macro arrivi ad una progettazione di dettaglio. Di pianificatorio però, per ora, non c’è nulla oltre all’edilizia. Presupposto della rigenerazione urbana è la rigenerazione del tessuto sociale dei due rioni: non servono grandi opere se non sono vissute dalla comunità. Le opere devono essere dunque funzionali ad un progetto di sviluppo che coinvolga i cittadini, le associazioni, le parrocchie del rione; le opere pubbliche non possono essere l’unico volano di rigenerazione. È dunque prioritario che si avvii un tavolo di lavoro con tutti gli attori del territorio, affinché si crei una rete sociale con obiettivi espliciti e programmatici che faccia in modo che le nuove opere siano vissute e non restino soltanto cattedrali nel deserto. Alcuni stimoli su cui lavorare sin da ora, a titolo esemplificativo: come funzionerà la Casa delle Associazioni? Che Associazioni la occuperanno? Che attività si faranno? Come si inserirà un coworking e FabLab all’interno del tessuto sociale? A pagina 15 viene stabilito che nel corso del 2022 si riuniscano i gruppi di lavoro per definire il Piano di comunicazione, coinvolgimento e ascolto della cittadinanza. La delibera è del 07/12/2022, per cui non capiamo come possa riunire reatroattivamente i gruppi di lavoro. Anche si trattasse di un errore di battitura, siamo a fine 2023 e non c’è traccia né dei gruppi di lavoro né del Piano. A pagina 14 è riportato l’elenco dei soggetti coinvolti (?) nel progetto Grow29. È ridicolo che vengano riportati come soggetti partecipanti le Consulte Rionali di Cajello e Cascinetta, decadute nel 2021 e mai più rinominate/rielette. La Giunta non ha intenzione di ripristinarle ed il regolamento comunale che le disciplina resta inapplicato da oltre 2 anni.

Le criticità, in sintesi

In definitiva, se il progetto resta così com’è:

– Cajello non avrà più alcun istituto educativo/di istruzione sul proprio territorio (perderà infatti un asilo nido, due scuole materne e la scuola primaria);

– Cajello avrà un’area abbandonata dove ora sorge la Scuola primaria;

– Parte degli studenti della Scuola primaria di Cascinetta saranno dirottati sulla Scuola primaria di Cedrate;

– I due rioni avranno molti meno alberi… ma a Besnate e Casorate Sempione ci saranno miglioramenti forestali. … altro che rigenerazione!

Richieste

– Convocazione di una commissione congiunta Pianificazione territoriale/Lavori Pubblici/Scuola Cultura per un quadro aggiornato dell’avanzamento lavori;

– La creazione urgente del Comitato di Progetto per lo Sviluppo Economico Locale e la presentazione del Piano di comunicazione, coinvolgimento e ascolto della cittadinanza (come da Convenzione, pp. 14 e 15); – Compensazioni ambientali proporzionate all’intervento ed all’interno dei due rioni;

– Stanziamento di bilancio per la progettazione e riqualificazione dell’attuale Scuola primaria di Cajello.

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Pubblicato il 11 Novembre 2023
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