Italia e Svizzera trovano un accordo sul telelavoro per i frontalieri
Il ministro Giancarlo Giorgetti e la consigliera federale Karin Keller-Sutter hanno firmato una dichiarazione di intenti per regolamentare la questione. Entro fine mese annunciate regole speciali per regolamentare il periodo dal 1° febbraio 2023 al 31 dicembre 2023
Italia e Svizzera hanno finalmente trovato un’intesa concordano una regolamentazione fiscale durevole per il telelavoro.
Questa mattina, venerdì 10 novembre, la consigliera federale Karin Keller-Sutter e il ministro dell’economia e delle finanze italiano Giancarlo Giorgetti hanno firmato una dichiarazione di intenti volta a regolamentare la questione dell’imposizione del telelavoro dei lavoratori frontalieri in modo durevole. L’intesa entrerà in vigore dal 1 gennaio 2024.
In base alla dichiarazione, infatti, dal prossimo anno tutti i lavoratori frontalieri, ai sensi dell’Accordo sui frontalieri firmato nel dicembre 2020, avranno la possibilità di svolgere la loro attività in modalità di telelavoro presso il proprio domicilio fino al 25 per cento dell’orario. Ciò non avrà ripercussioni né sullo Stato legittimato a imporre l’attività di lavoro dipendente, né sullo status di lavoratore frontaliere.
È stata inoltre decisa un’estensione della soluzione transitoria convenuta dalle due parti il 20 aprile 2023. Le autorità competenti di entrambi gli Stati definiranno, entro fine novembre, regole speciali per l’imposizione del telelavoro dei lavoratori frontalieri per il periodo dal 1° febbraio 2023 al 31 dicembre 2023.
Il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti: «Mettiamo la parola fine – dice – e in maniera positiva a una questione che si trascina da anni. Finalmente abbiamo regole certe che interromperanno una lunga e dannosa serie di contenziosi. Oggi abbiamo raggiunto un compromesso costruttivo che tiene conto delle diverse esigenze e richieste, va nella direzione dello sviluppo di entrambi i Paesi e rafforza i rapporti di collaborazione e amicizia tra Italia e Svizzera».
La consigliera federale Karin Keller-Sutter si dichiara soddisfatta: «La soluzione a cui la Svizzera è pervenuta con l’Italia nell’ambito dell’imposizione futura dei lavoratori frontalieri è favorevole per le imprese svizzere e i loro dipendenti, apporta chiarezza e certezza nell’imposizione del telelavoro, riduce gli oneri amministrativi e garantisce la parità di trattamento di tutti i lavoratori frontalieri interessati».
«Un’ottima notizia quella della firma della dichiarazione d’intenti in tema di smart working. Traguardo importante per i molti frontalieri – specialmente della Provincia di Varese – che attendevano da tempo il compromesso. La Lega, ancora una volta, si è mostrata attenta e concreta alle esigenze del mondo dei frontalieri e per questo ringrazio il Governo e il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti» così Emanuele Monti Consigliere regionale.
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