La barca dei pescatori “sotto vetro”, terminata la casa del rierun a Cazzago Brabbia

Conclusi, dopo quattro anni, i lavori alla struttura che custodisce la storica barca usata dai pescatori professionisti. Ma altri sei cantieri sono aperti in paese

Terminata la casa del rierun a Cazzago Brabbia

La casa del “rierun” è finalmente terminata. Sono passati quattro anni da quando una processione festosa ha “accompagnato” la barca simbolo dei pescatori alla Piazza di Lago.

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Già all’epoca si annunciò l’intenzione di custodire la storica imbarcazione sotto un portico chiuso da pareti di vetro. I lavori sono partiti subito ma si sono conclusi solo in questi giorni: «All’inizio se ne era occupata la cooperativa dei pescatori – spiega il sindaco Emilio Magni – ma poi non era riuscita a proseguire per mancanza di fondi. Quindi è subentrato il Comune. Abbiamo chiesto un finanziamento regionale di 150 mila euro a cui abbiamo aggiunto altri 15 mila euro. Con quel denaro abbiamo completato l’opera alla Piazza di Lago e cominciato i lavori al lavatoio».

Rierun cazzago brabbia

«Abbiamo rifatto il tetto, sistemato la pavimentazione: ora manca di arredare meglio l’interno e poi sarà finalmente terminato l’alloggio che proteggerà il rierun, l’ultima barca usata fino agli anni ’50  dai pescatori professionisti».

L’opera rientra in quello più ampia del Lake Museum un progetto da trecentomila euro finanziato dal bando per la Rigenerazione urbana di Regione Lombardia con i quali si realizzerà, nell’intenzione del sindaco, la “messa in rete” di tutto ciò che storicamente caratterizza Cazzago Brabbia: dalle ghiacciaie al Lago di Piazza.

In questo momento però sono molti i cantieri aperti in paese, come spiega Magni: «Sono sei. Speravo di riuscire a concludere tutto entro ottobre, ma ci vorrà un po’ più di tempo». Innegabile che i cantieri qualche disagio lo stiano causando, come segnalato più volte sui social dai cittadini. «Sì, lo capisco ma sono opere importanti che richiedono un impegno notevole. Stiamo rifacendo la pavimentazione di via Piave: sarà come quella di via San Carlo per rendere il percorso più omogeneo esteticamente. Vorremmo creare una piccola piazza in via Piave con un selciato in pietra, due piccole aiuole e magari anche un bersot. I parcheggi non saranno toccati, sarà sempre possibile lasciare l’auto in quell’area».

È il cantiere che ha creato più disagi perché si trova in un punto nevralgico del paese: «Da lunedì dovremo di nuovo chiudere la via: dobbiamo proseguire con i lavori alle tubature; abbiamo prima rifatto la fogna sdoppiandola, ora va messo mano all’impianto che porta l’acqua potabile, vecchio di sessant’anni. Speriamo poi di non incappare in altri guai con i tubi del gas, altrimenti andranno rifatti anche quelli. I lavori ai sottoservizi sono tutti a carico delle singole società».

Altro cantiere riguarda invece la zona della rotonda di Bodio e del sottopasso della ciclabile di Cazzago: «Quando piove molto, si segnalano allagamenti – dice ancora Magni- Realizzeremo un condotto di scarico che porti fuori paese l’acqua piovana. Questo progetto da 160 mila euro sarà finanziato dall’Aqst Lago di Varese, così come quello che prevede il recupero dei sentieri e la pulizia dei boschi e dei canneti. Sempre nella zona del lago realizzeremo un parco giochi inclusivo con un finanziamento regionale da 40 mila euro. Spero di completare tutto entro la fine del mio mandato».

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Pubblicato il 24 Novembre 2023
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