L’associazione BBVarese in assemblea: in un anno la crescita del 100%

Il Presidente dell'associazione Dal Ferro presenterà il bilancio di un anno di lavoro che ha dato segnali di netta ripresa. Tra gli argomenti che verranno trattati anche le strategie per i, futuro e la sua apertura a un passaggio di consegne

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Domani, 11 novembre, presso l’Hotel Horizon di Schiranna si svolgerà la assemblea generale 2023 dell’Associazione BBVarese. Anticipando i temi che verranno affrontati da Alfredo Dal Ferro, Presidente Associazione BBVarese, ha spiegato: « Non ci sono grandi novità da comunicare per questa annualità se non il ritorno alla normalità del post covid e la nostra grande crescita numerica. L’Associazione va bene, dall’inizio dell’anno siamo cresciuti quasi del 100% raddoppiando i soci ed il merito in parte è per il lavoro sui social che faccio personalmente, ma anche grazie agli eventi organizzati in collaborazione coi Comuni e la CCIA ma soprattutto grazie alle segnalazioni che voi tutti fate con il passaparola».

L’analisi si allargherà anche al contesto turistico ed economico attuale: « Posso affermare che le scelte fatte negli anni scorsi e i consigli che dispenso ogni giorno a voi associati hanno seguito la linea giusta. La legalità è sempre stata al primo posto delle nostre scelte, ci sono voluti 7 anni, e la conferma l’abbiamo avuta in questi giorni col sequestro preventivo fatto dalle autorità al portale Airbnb. Nascondere l’identità e gli indirizzi dei suoi inserzionisti permette di fatto abusivismo e concorrenza sleale tra gli operatori del settore. Perfino l’EU se ne è accorta dando di fatto ragione allo stato italiano sulla questione della cedolare secca da trattenere. Anche l’introduzione del DAC 7 permetterà allo stato e al fisco di conoscere in modo consuntivo ogni particolare di chi userà i motori di prenotazione e per questo ci attendiamo una forte riduzione delle strutture abusive».

Per il presidente Dal Ferro le strategie di sviluppo futuro passando da una migliore azione sinergica: « La zona dei laghi, dal Lago Maggiore, al Ceresio, al Lago di Como, di Iseo e di Garda secondo me dovrebbero essere uniti in uno sforzo pubblicitario comune per avere forza finanziaria sufficiente nel mercato turistico moderno. Le proposte non devono essere statiche ma propositive, ricche di esperienze dirette e dell’accoglienza familiare caratteristica del nostro settore, dove l’incontro col cliente diventa spessa amicizia oltre che servizio. L’idea è partita dalla CCIA, ed anch’io sto da tempo stimolando la costituzione di un ente almeno provinciale che possa fare l’incoming della nostra provincia e della zona dei laghi, zona che deve essere vista come una destinazione turistica univoca, ma purtroppo le vecchie ed inutili strutture esistenti faticano a morire da sole in quanto finanziate dal denaro pubblico».

In base all’ultimo aggiornamento Istat Regionale, le strutture regolari al 2 ottobre 2023 le strutture extralberghiere sono ben 1836 contro i 134 dell’alberghiero con un aumento importante rispetto all’anno precedente: « Stiamo attendendo i dati della Camera di Commercio di questa stagione estiva, ma scommetto che il numero dei posti letto offerti dall’extralberghiero sarà cresciuto almeno del 30% in più rispetto all’anno precedente, superando di gran lunga quello degli hotel. Purtroppo, i dati tardano ad arrivare e si dice che il problema nasca dal ritardo dell’inserimento dei dati da parte degli host. Purtroppo chi non fa parte della nostra associazione, molto spesso, non sa neppure di doverlo fare e per questo abbiamo chiesto che venissero organizzati dei corsi agli operatori»

E sul futuro il presidente dell’associazione ha le idee chiare: «I dati della provincia parlano chiaro. Con oltre 1800 strutture è tempo che la nostra associazione cresca e venga gestita in modo “imprenditoriale”, ma questo non posso di certo farlo io da buon 72enne. Per me questo lavoro è stato visto fin dall’inizio come un servizio alla comunità oltre che alla categoria, ma ora, dati i nostri numeri, è diventato molto impegnativo sia da un punto di vista di tempo che di risorse personali. Per questo sarebbe utile una persona più giovane di me che possa impostare una nuova visione e una nuova politica associative, ampliando ulteriormente gli scopi e i servizi dell’Associazione.  Certo, per la riorganizzazione servono spirito di servizio, tempo, capacità imprenditoriali, conoscenze informatiche, buona capacità nei rapporti personali, serve sacrificare il proprio interesse a favore dei soci e molto altro, ma sono sicuro che una persona di tali caratteristiche possa emergere e portare l’Associazione a nuovi traguardi. Io ci sarò comunque».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Novembre 2023
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