Mappe, documenti e foto: presto un libro per provare che Sant’Agostino è stato a Casciago
Lo sta elaborando Santo Cassani, 87 anni, geometra in pensione che nella sua vita lavorativa ha progettato ponti in tutto il mondo ed ora si dedica alla sua altra grande passione, la ricerca storica sul territorio
Mappe, carte, documenti, foto e testi inediti. Una mole di materiale enorme, pronta per essere riversata in un libro al cui centro ci sarà la figura di Sant’Agostino e il suo passaggio a Casciago. Lo sta elaborando Santo Cassani, 87 anni (nella foto), geometra in pensione che nella sua vita lavorativa ha progettato ponti in tutto il mondo ed ora si dedica alla sua altra grande passione, la ricerca storica sul territorio.
L’incontro con Sant’Agostino è datato 2012: Cassani stava facendo ricerche sulla sua famiglia insieme al suo amico e collaboratore dell’associazione Il Sarisc Francesco Costanzo, storico e coautore del libro: sono partiti da Casarico, minuscola frazione tra Casciago e Morosolo, passando dal millenario frantoio di Vultruna Benedicto e studiando il territorio: dalle carte emerse da questa ricerca è nato un interesse “speciale” che colloca Sant’Agostino a Casciago tra il 386 e il 387 d. C. con alcuni famigliari e amici per prepararsi al battesimo.
Un altro tassello a favore di Casciago, dunque, dopo i saggi pubblicati nel libro curato da Renzo Dionigi “Agostino e la sua arca a Pavia”, edito da Nomos, nel quale i due studiosi dell’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere Angelo Stella e Pierluigi Cuzzolin si sono sbilanciati indicando nel paesino del Varesotto il Rus Cassiciacum descritto da Sant’Agostino e citato anche da Alessandro Manzoni.
Proprio l’articolo sul lavoro dell’ex rettore dell’Università dell’Insubria ha spinto Cassani ad “uscire allo scoperto” e accelerare i lavori in vista della pubblicazione del suo libro: l’idea è quella di darlo alle stampe nel nuovo anno, intorno a febbraio, in concomitanza con la serata/convegno che il Comune di Casciago ha annunciato di voler fare proprio per esporre le teorie favorevoli al passaggio di Sant’Agostino nel Varesotto e non nel Lecchese, come invece vogliono le tesi delle associazioni e dei comitati legati a Cassago Brianza.
Nel libro di Santo Cassani, la cui parte ambientale è curata dalla scrittrice Lara Rosso, responsabile ambiente e cultura dell’associazione Il Sarisc, lo stesso autore, in contatto con le monache agostiniane (la Soprintendenza venne coinvolta nel 2013), annuncia di aver raccolto prove concrete sul passaggio del santo a Casciago, dall’individuazione della villa di Verecondo dove avrebbe soggiornato fino allo studio del territorio che corrisponderebbe alla descrizione contenuta nelle Confessioni. Un testo che per gli appassionati di questa antica e annosa diatriba sarò imperdibile.
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