“Noi residenti in via La Pira a Varese dimenticati dal Comune”
La denuncia di un gruppo di cittadini che abita nella strada comunale di Masnago: “Ogni volta che piove è tutto allagato, il Comune lo sa, ma nessuno fa niente”
Un gruppo di cittadini esasperati ha deciso di prendere carta e penna, o meglio di mettersi davanti d un computer, e scrivere alla redazione di VareseNews per denunciare un problema che li affligge da tempo.
Sono i residenti di via Giorgio La Pira, una piccola strada situata nel quartiere di Masnago, a Varese. Più volte assicurano di aver contattato l’amministrazione comunale varesina con comunicazioni informali, mail, PEC ed incontri, l’ultimo avvenuto a ottobre presso l’ufficio del sindaco in sua presenza, ma nulla è stato fatto per porre rimedio al loro problema.
«Via Giorgio La Pira è una strada sterrata a fondo cieco, serve un agglomerato urbano composto da abitazioni private e, all’imbocco della stessa, da un’attività commerciale; per stessa ammissione del Comune, la strada risulta avere la natura giuridica di “strada comunale”, stabilendo, così, senza dubbio alcuno, che la manutenzione DEVE essere a carico dello stesso – scrivono i cittadini nella loro lettera -. Ecco, il problema è proprio quello relativo alla manutenzione, che non viene eseguita da anni ormai e, per tale motivo, la situazione sta diventando estremamente problematica e pericolosa per tutti gli utenti che, a piedi, in auto o con alti mezzi, devono necessariamente utilizzare la strada per raggiungere le proprie abitazioni».
«La strada in oggetto, come anticipato, non è asfaltata e questo porta ad un continuo e permanente stato di dissesto che impedisce a noi cittadini di poter uscire e rientrare a casa in sicurezza e senza disagi – proseguono i residenti -. L’amministrazione comunale, nella persona del sindaco, ci ha assicurato che la strada verrà “sicuramente” (questa la parola utilizzata dal primo cittadino in occasione del suddetto incontro ed alla presenza di quattro testimoni) asfaltata entro la fine del prossimo anno ed, in verità, se tale promessa verrà mantenuta per noi sarebbe anche ragionevole attendere ulteriore tempo al fine di vedere la strada sistemata in maniera definitiva, ma l’atteggiamento tenuto dell’amministrazione nel tempo intercorso tra l’incontro e questa lettera non ci fa ben sperare in merito al fatto che tale intervento verrà effettivamente eseguito nei tempi stabiliti. Crediamo non sia una promessa reale perché la stessa amministrazione, nella persona del capo Attività Strade, unitamente al sindaco, ci avevano assicurato che in attesa di procedere con i lavori di stesura del manto stradale la strada sarebbe stata monitorata e sarebbero intervenuti al fine procedere con una manutenzione provvisoria per porre fine al dissesto in cui versa via Giorgio La Pira. Ebbene, sono ormai mesi che attendiamo che il monitoraggio venga effettivamente attivato, ed è passato almeno un altro mese da quando ci è stato assicurato che la strada sarebbe stata oggetto di un intervento a stretto giro, perlomeno al fine di sistemare le enormi buche che impediscono un transito agevole e per mettere in sicurezza quella che, ripetiamo, è l’unica via di accesso ad una serie di abitazioni di privati cittadini, i quali, a quanto pare, sono considerati appartenenti ad una serie diversa rispetto ai residenti nelle zone più centrali».
«Dato che attivandoci nelle sedi opportune ed utilizzando i canali ufficiali sembra che il problema non sia abbastanza rilevante per l’amministrazione comunale, abbiamo deciso di esporre la questione mediaticamente, sperando che questo possa portare a risolvere un problema che, sì, riguarda una piccola porzione della cittadinanza, ma che rappresenta in maniera plastica il disinteresse di un’amministrazione verso le problematiche di tutti i giorni, che dovrebbero stare più a cuore per il benessere dei propri cittadini – conclude la lettera dei residenti -. Riteniamo infatti assurdo ed illogico che un’amministrazione che si vanta di essere così lungimirante in merito alla pedonalizzazione, al trasporto pubblico, all’accesso ai servizi, alla riduzione dell’inquinamento mediante l’utilizzo di mezzi alternativi ed alla riduzione del traffico mediante opere mastodontiche, oltreché in relazione alla vivibilità della città, si dimentichi, poi, che per rendere possibile tutto ciò i cittadini necessitano di vie di comunicazioni mantenute efficienti, che gli permettano realmente di vivere la città anche a piedi o in bici, cosa impossibile se già la strada per uscire dalla propria abitazione risulta essere un’insidia fatta di buche, fango e pietre pericolose».
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