Varese
Ottanta coristi e un’orchestra per chiedere la pace: l’iniziativa internazionale del coro dell’Insubria
Sarà una “grande opera” musicale quella che metteranno in scena ai primi di dicembre tre cori capitanati dal coro dell’Insubria in due importanti repliche, una Varese e una a Cassano Magnago
Sarà una “grande opera” musicale quella che metteranno in scena ai primi di dicembre tre cori capitanati dal coro dell’Insubria in due importanti repliche, una Varese e una a Cassano Magnago.
Circa 80 coristi appartenenti al Chorus Insubriae dell’università di Varese (Maestro Andrea Gottardello) al Coro Canti Corum di Milano (Maestro Vincenzo Sammarano), al Coro Ziryab di Algeciras (Spagna) (Maestro Michele Paccagnella) con alcuni membri della Coral Carmina Nova Joven di Malaga (Spagna), accompagnati da 23 elementi dell’Orchestra da camera Canova di Varese (Maestro Enrico Pagano) , e dalla soprano Maria Luisa Canali, che darà voce alle parti soliste sotto la direzione artistica del Maestro Michele Paccagnella, già direttore del Chorus Insubriae dal 2007 al 2011 e attualmente professore di composizione al Conservatorio di Algeciras in Spagna, eseguiranno «The armed man: a mass for peace» del gallese Karl Jenkins: una straordinaria composizione, scritta nel 2000, dedicata alle vittime della crisi del Kosovo .
Un’opera complessa che sfrutta non solo la musica ma l’arte visiva per rendere più potente il messaggio contro la guerra: l’opera di musica classica contemporanea che riprende lo stilema delle “misse” antiche, contaminandole con la preghiera del muezzin o i canti religiosi indù, per raccontare la pace ai contemporanei sarà mescolata a video che racconteranno e renderanno ancora più potente il racconto musicale.
Tutto questo sarà oggetto di due appuntamenti: uno il 6 dicembre alle 21 al teatro di Varese, e uno l‘8 dicembre alle 21 nella chiesa di san Giulio a Cassano Magnago, che sono stati presentati a Palazzo Estense nella mattina del 23 novembre: l’assessore alla Cultura Enzo Laforgia, la presidente del coro Marina Protasoni, il delegato del rettore Andrea Moriondo, il direttore del Chorus Insubriae Andrea Gottardello, in collegamento dalla Spagna il maestro Michele Paccagnella e, per Cassano Magnago, il sindaco Pietro Ottaviani e il parroco della comunità pastorale San Maurizio Don Andrea Ferrarotti.
Da sinistra: Andrea Gottardello, Andrea Moriondo, Marina Protasoni e Enzo Laforgia«Abbiamo fatto questa scelta nel mese di gennaio scorso perchè per ognuno di noi era necessario riportare la pace nel linguaggio quotidiano – Ha spiegato la presidente del coro dell’Insubria, e docente dell’ateneo, Marina Protasoni – Abbiamo pensato a un progetto significativo pensando al conflitto tra Russia e Ucraina, ma ora la necessità è ancora più cogente, con l’aggiungersi del conflitto nella striscia di Gaza».
Il progetto internazionale è stato infatti ideato dal Chorus Insubriae, il Coro dell’Università degli Studi dell’Insubria, a chiusura del calendario del 25esimo anniversario dell’Ateneo: e direttore esecutivo dell’evento sarà il Maestro Michele Paccagnella, già direttore del Chorus Insubriae dal 2007 al 2011 e attualmente professore di composizione al Conservatorio di Algeciras in Spagna: sarà lui a guidare la coinvolgente esecuzione dell’opera.
«Quando Kant parlava della pace ci aggiungeva l’aggettivo “perpetua”, e così deve essere – commenta Enzo Laforgia, assessore alla Cultura del Comune di Varese –. Il generale che è stato al comando del bombardamento massiccio del 1945 su Dresda diceva che non esistono guerre giuste e guerre ingiuste, esiste un’ingiustizia della guerra. E questa iniziativa prova, anche con l’arte che ha una funzione educativa, a riflettere e far riflettere su questo».
«Dove le parole non arrivano parla la musica, disse Ludvig Van Beethoven e questa iniziativa è uno di questi tentativi – ha aggiunto il sindaco di Cassano Magnago Pietro Ottaviani – e siamo felici e onorati di ospitare questo evento culturale che si aggiunge al nostro programma per per le feste di Natale, sollecitando importanti riflessioni».
La partecipazione ad entrambi gli eventi è gratuita: cosa che peraltro li rende ancora più interessanti, vista la complessità dell’opera e l’importanza internazionale dei cori. E’ necessario però iscriversi in entrambi i casi sulla piattaforma Evenbrite: nel link trovate le pagine di iscrizione per il teatro di Varese al 6 dicembre ore 21 e per la Chiesa di San Giulio, Cassano Magnago – 8 dicembre ore 21