Parte a Busto Arsizio il primo cantiere Pnrr. Le ex-carceri austriache diventeranno aule studio

Cantiere al via da lunedì 20 novembre. L'edificio, che risale a metà '800 ed è stato il simbolo della privazione della libertà, ora diventerà simbolo di libertà attraverso la cultura

lavori ex-carcere austriaco busto arsizio

Il Pnrr atterra per la prima volta a Busto Arsizio passando dalla carta al cantiere. Partiranno, infatti, lunedì 20 novembre gli interventi di riqualificazione dell’ex carcere austriaco di via Borroni che si trasformerà in una nuova appendice della biblioteca di Busto Arsizio con la quale confina l’edificio che risale a metà dell’800.

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L’opera fa parte del programma innovativo per la qualità dell’abitare “PINQUA” che comprende anche la riqualificazione dell’area ex-Borri e dell’ex-Conventino. I tre progetti hanno ottenuto un finanziamento complessivo di € 15.150.000.

I numeri di questo intervento li dà il sindaco Emanuele Antonelli: «Per quanto riguarda l’immobile dell’ex-carcere, il progetto di riqualificazione ha un costo di 2.350.000 euro, dei quali 1.418.618 per lavori (a seguito del ribasso in fase di gara € 1.332.081). Il finanziamento PNRR ammonta a circa 950.000 Euro. I lavori, affidati all’impresa Vecchierelli restauri s.r.I di Romano di Lombardia, dovranno essere terminati entro 450 giorni dall’avvio degli stessi, quindi entro il mese di marzo 2025».

Per quanto riguarda l’attività di direttore dei Lavori l’Amministrazione Comunale ha affidato l’incarico all’architetto e ingegnere Massimo Mazzoleni che si avvarrà della collaborazione di Eros Zanotti della società Magistri s.r.l. in qualità di esperto restauratore e del geometra Stefano Pierazzini in qualità Coordinatore della Sicurezza.

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A raccontare il progetto di restauro e recupero funzionale delle antiche Carceri Austriache, utilizzate almeno fino ai primi anni ’80 del 900, è l’architetto Rolando Pizzoli, insieme ad un team di colleghi: «Si tratta di un edificio davvero importante a livello strutturale che è stato un modello per altri edifici simili, realizzate tra tra il 1851 e il 1854 su progetto dell’ingegnere Giuseppe Brivio, si inserirà in un più ampio progetto di rilancio e valorizzazione del polo culturale cittadino, a cui fanno capo la Biblioteca comunale e il palazzo Marliani Cicogna con le Civiche raccolte d’arte».

L’intenzione dei progettisti, un team composto da diversi professionisti tra cui gli architetti Davide Tortorelli, Rolando Pizzoli e Roberto Mascazzini, si fonda sul recupero di un edificio dall’indubbio valore storico culturale, inserendo al suo interno spazi da dedicare sempre all’ambito culturale e sociale della città, quali sale di lettura, sale studio, un caffè letterario e spazi dedicati alla memoria e cultura digitale.

«Il principio progettuale ispiratore è quello del minimo intervento – spiega ancora Pizzoli -, con la più ampia salvaguardia delle struttura originaria. Saranno anche salvaguardate tutte le tracce e graffiti lasciate dai detenuti sulle pareti delle celle. Sul lato settentrionale dello stabile, attuale sedime di un parcheggio, saranno realizzati le scale d’emergenza e un impianto d’elevazione, per permettere anche ad utenti diversamente abili di raggiungere i livelli superiori dell’edificio. Il nuovo vano scala si affiancherà all’ex edificio carcerario e sarà rispetto ad esso strutturalmente indipendente e realizzato in carpenteria metallica». Per quanto riguarda gli spazi esterni verrà realizzata una piazzetta nello spazio antistante l’area caffetteria mentre il parcheggio sul retro verrà perso qualche posto auto ma l’area verrà riqualificata subito dopo la fine del cantiere principale.

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Sorride l’assessore alla Cultura Manuela Maffioli che ha dalla sua il successo della riorganizzazione: «Ringrazio il grande team che c’è dietro a questo progetto. È l’unico progetto finanziato coi fondi Pnrrr interamente dedicato alla cultura. La creazione di nuovi spazi nuovi per la biblioteca si inserisce nella continua crescita del polo centrale della cultura in città. Una rivoluzione che stiamo portando avanti da anni da qualche anno e che sta portando i suoi frutti. Abbiamo installato un contapersone agli ingressi della biblioteca e in 38 giorni abbiamo registrato oltre 25 mila ingressi, più di 700 persone al giorno».

I lavori sono stati affidati ad un’impresa che si occupa solo di restauri. Alla presentazione dei lavori era presente anche il titolare che ha assicurato un intervento che rispetterà i tempi: «È nel nostro interesse finire prima della scadenza e siamo certi di potercela fare – ha detto -. In provincia di Varese ci siamo occupati del restauro del monastero San Michele a Lonate Pozzolo ma anche di Palazzo Venezia a Roma e della casa di Donizetti». Alla stessa impresa sono stati affidati anche i lavori dell’ex-oratorio di Sacconago.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Novembre 2023
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