Pedopornografia online. Dieci arresti, uno a Busto Arsizio
Operazione della Procura di Milano e della Polizia Postale che ha coinvolto 150 agenti in tutta Italia. Tra gli arrestati anche un appartenente alle forze dell'ordine e due medici
C’è anche un cittadino di Busto Arsizio tra i dieci arrestati nell’operazione contro la pedopornografia portata a termine dalla Polizia di Stato coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano. Più di 150 agenti hanno partecipato a perquisizioni e arresti in diverse città italiane, smantellando un’associazione criminale dedicata allo sfruttamento e all’abuso di minori attraverso la rete.
Un lungo e complesso lavoro di indagine condotto sotto copertura online ha permesso al COSC della Polizia Postale di Milano di identificare i nomi dietro i nickname utilizzati dagli indagati, fornendo chiare prove delle attività criminali svolte all’interno di “canali” e “gruppi” su Telegram.
Le indagini hanno rivelato che questa organizzazione operava all’interno di gruppi Telegram dedicati alla produzione e condivisione di immagini e video contenenti violenze sessuali su minori, compresi neonati e bambini di tenera età. Un’associazione regolata da rigide norme per preservare l’anonimato dei partecipanti, con ruoli definiti come promotori, organizzatori e partecipi.
Tra i 29 italiani identificati, si annoverano anche due membri delle forze armate in servizio nel Lazio e due medici operanti in Emilia-Romagna e Veneto. Di questi, 10 sono stati arrestati per il possesso di ingenti quantità di materiale pedopornografico, con residenza in varie città italiane tra le quali compare anche Busto Arsizio.
Le perquisizioni autorizzate dalla Procura Distrettuale di Milano hanno portato al sequestro di dispositivi elettronici, supporti informatici e account di posta e profili social. Durante le perquisizioni sono stati rinvenuti gli account utilizzati per richiedere materiale illecito, rafforzando le prove contro gli indagati.
La Procura di Milano e la Polizia Postale, impegnate in un costante monitoraggio della rete e in indagini complesse, confermano il loro impegno nel contrasto allo sfruttamento sessuale dei minori online.
È fondamentale ricordare ai cittadini la possibilità di segnalare contenuti illeciti online, rivolgendosi alla Polizia Postale tramite il Commissariato di P.S. Online o i Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica in tutto il territorio nazionale. La collaborazione e la vigilanza di tutti sono cruciali nella lotta contro questa forma inaccettabile di criminalità.
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