Scintille in Consiglio Comunale a Luino per l’approvazione del Masterplan del lungolago

Dopo il respinto tentativo unanime dei consiglieri di minoranza di rinviare questo punto all'ordine del giorno, Cataldo e Casali hanno abbandonato la sala consiliare. La maggioranza: "Il nostro impegno principale è rivolto al benessere dei cittadini"

luino comune municipio

Si infiammano gli animi durante l’ultimo consiglio comunale a Luino, con la minoranza e la maggioranza che, stavolta, faticano a trovare un punto di incontro. La scintilla si accende con l’approvazione del Masterplan del lungolago di Luino, in particolare dopo l’intervento del consigliere di minoranza Franco Compagnoni che, vista anche l’assenza del sindaco Enrico Bianchi, ha chiesto il rinvio di questo punto all’ordine del giorno.

Il Masterplan propone la creazione di un lungolago interamente pedonale da Luino alla foce del Tresa ed ex campo sportivo, collegando le “Serenelle” al Parco a Lago, con l’obiettivo di rendere il lago più accessibile e attraente per i residenti e i visitatori. Tra gli interventi previsti, c’è anche la costruzione di un ponte tra Luino e Germignaga e la riqualificazione di diverse aree lungo il percorso: questi i due aspetti che più di tutto hanno sollevato perplessità nella minoranza, che ha chiesto il rinvio del punto per ulteriori discussioni.

A rispondere, è stata l’assessore Francesca Porfiri, che ha sottolineare che il Masterplan è stato presentato in diversi momenti prima di approdare al Consiglio. «Momenti a cui, probabilmente, non avete partecipato», ha aggiunto.

Fermi sulla propria posizione, la maggioranza ha deciso di proseguire con l’ordine del giorno, come comunicato dalla vicesindaca Sonnessa «La decisione, politica, della maggioranza – ha sottolineato Sonnessa – è che tutti i percorsi per arrivare a questo punto sono stati attuati. Si procederà con il punto perché i nostri cittadini necessitano di un lungolago decoroso. E poi, ci sono dei lotti imminenti, come quello delle piscine. Stiamo pensando al bene della nostra città».

Ad interrompere il prosieguo, il consigliere di minoranza Davide Cataldo: «La verità è che la proposta è un po’ strana. Soprattutto perché per 5-10 anni l’opposizione ci ha rimproverato di pensare solo al lungolago e non alle frazioni. Mi fa piacere vedere che la prima vostra proposta significativa è la riqualificazione del lungolago. Tuttavia, ci sono numerosi motivi per rimandare questa approvazione, uno su tutti è la decisione di costruire un ponte che da Luino atterra in un altro comune, senza alcun documento di osservazione o risposta dal comune di Germignaga. Ancora più grave è che, sebbene sia un progetto interessante, tutto è basato su proprietà private. Ancora una volta, dov’è il parere del privato? Anche su questo, non c’è traccia. E, invece, c’è una documentazione riguardante un ricorso presentato dallo stesso privato in merito alla vostra progettualità per la sua area».

Per quanto riguarda la progettazione e il non pervenuto parere da parte del Comune di Germignaga, l’assessore Porfiri ha chiarito che «la progettazione non è definitiva, è un masterplan. Questo è uno strumento che supporta la rigenerazione urbana per avviare una negoziazione con il privato, delineando l’idea di una città pubblica per aprire un dialogo. Il privato esprime la sua opinione, noi esprimiamo la nostra, e durante la negoziazione ci si confronta. Non stiamo imponendo nulla a nessuno – spiega Porfiri -. Questo non era lo spazio per ottenere un parere preventivo del privato. Abbiamo avuto un colloquio con la Giunta di Germignaga e li abbiamo invitati alla conferenza dei servizi. Abbiamo sollecitato più volte il sindaco Marco Fazio per un parere, ma non ci ha risposto. Tuttavia, mi preme comunque sottolineare che che il ponte era previsto nel PGT della vostra amministrazione, non è un’invenzione nostra. È una naturale estensione di spazi pubblici interessanti, in prossimità di un corridoio ecologico su cui stiamo lavorando. Non vedo elementi critici nell’approvare il Masterplan, che è stato condiviso tra enti».

A chiudere gli interventi, il consigliere di minoranza Furio Artoni che ha ribadito che «vista la complessità della progettualità, sarebbe opportuno discuterne in modo più approfondito, anche dal punto di vista estetico. Un altro punto sollevato dal consigliere Cataldo riguarda giustamente il legame tra pubblico e privato. Non è accettabile ignorare che queste proprietà influiranno significativamente sul nuovo assetto della città. Quindi, o state cercando di imporre le vostre decisioni, oppure è necessario un confronto. Ricordatevi che siete una maggioranza, tra l’altro, “per caso”. La vera maggioranza dei luinesi sta, straordinariamente, da questa parte».

Terminati gli interventi, il presidente del consiglio Fabrizio Luglio ha proceduto con la votazione per l’approvazione, che è passata, anche se poco prima i consiglieri di minoranza Davide Cataldo e Alessandro Casali hanno deciso di abbandonare la seduta.

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Pubblicato il 29 Novembre 2023
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