Tra la UYBA e Velasco finisce malissimo: il coach si dimette, il club accusa la Fipav
L'argentino, nominato c.t. della Nazionale, lascia Busto Arsizio. Durissima la società biancorossa: "Il contratto non aveva queste clausole, trattamento inimmaginabile della Federazione"
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Il lavoro effettivo di Julio Velasco a Busto Arsizio è durato meno di tre mesi. Ieri sera – lunedì 20 – il tecnico argentino si è dimesso da capo allenatore della Uyba Volley chiudendo in questa maniera una situazione che si era fatta pesante e piuttosto grottesca.
Velasco, come noto, è stato nominato nuovo commissario tecnico della nazionale femminile (dal 1° gennaio), una scelta fatta dalla Federazione (FIPAV) che però non ha concesso al coach il cosiddetto doppio incarico (ammesso che a Velasco interessasse questa possibilità). La società del presidente Pirola nel frattempo aveva chiesto e ricevuto appoggio alle altre società della LegaVolleyFemminile per perorare la propria causa, una mossa che però, come previsto, non è servita a far cambiare idea in casa FIPAV.
E così si è arrivati al divorzio, non certo indolore per una società che aveva puntato tutto sul 71enne leggendario allenatore sudamericano. E che aveva lasciato a Velasco campo libero per costruire una squadra molto giovane e molto italiana, anche a costo di rinunciare a giocatrici esperte con l’idea di far crescere i talenti del futuro. Ed è con questa rosa che ora la UYBA dovrà provare a salvarsi, senza più il suo “faro”. Vedremo presto con quale nuovo coach.
Il club biancorosso infatti ribadisce con forza le proprie posizioni in un lungo comunicato nel quale spiega apertamente che nel contratto di Velasco non erano contenute clausole che permettevano una rescissione, mentre sarebbe stato possibile accettare il doppio incarico. La UYBA inoltre conferma di non essere stata contattata dalla FIPAV al momento della scelta di Velasco come c.t. e «riserva di verificare nel proseguo tutte le opportune azioni a sua tutela, a qualsiasi titolo».
La chiusura del comunicato è altrettanto dura: «Spiace aver sinora vissuto, solo noi di UYBA, un trattamento mai immaginabile, lesivo del rispetto, dell’etica sportiva e delle regole che la FIPAV dovrebbe garantire ed esserne di esempio». Di seguito il comunicato integrale.
«UYBA Volley Busto Arsizio comunica che da oggi il tecnico Julio Velasco non è più l’allenatore della squadra. Il coach argentino ha rassegnato ieri sera le dimissioni, ad effetto immediato, e nelle prossime ore la società comunicherà il nome del nuovo head coach.
UYBA Volley sottolinea che ha operato fino all’ultimo per la prosecuzione del rapporto con il Sig. Velasco, cercando supporto da Fipav e dallo stesso tecnico.
La società biancorossa specifica che nel contratto sottoscritto con il Sig. Velasco non erano contenute clausole rescissorie operanti in automatico in caso di sua nomina come Coach della nazionale maggiore, anzi il contratto era stato strutturato in modo che il sig. Velasco potesse ricoprire il doppio incarico (coach UYBA e coach Nazionale maggiore) senza alcuna preclusione di sorta. Per questo UYBA ha sempre ritenuto il Sig. Velasco coach della squadra almeno sino al termine della stagione, con durata contrattuale prevista nelle clausole dedicate. Nessun contatto con UYBA è stato effettuato da Fipav prima della convocazione del Sig. Velasco presso la sede Fipav per la proposta del ruolo di coach della Nazionale maggiore, cosi come non sono state verificate da Fipav con il sig. Velasco le clausole contrattuali presenti nel contratto tra UYBA e lo stesso tecnico, e ancora mai è stato chiesto da Fipav un incontro con il Presidente e A.D. di UYBA prima del comunicato stampa di nomina del Sig. Velasco quale coach della Nazionale. Mai nessun confronto è stato promosso da Fipav, ben sapendo che il Sig. Velasco fosse coach della nostra storica società, violando dunque qualsiasi norma di buona fede, correttezza e trasparenza nei nostri confronti. Mai è stato ricercato un dovuto e costruttivo colloquio da FIPAV con UYBA, il tutto in spregio ai progetti, investimenti e sacrifici di UYBA, tesserata FIPAV da 53 anni, per disputare un campionato propositivo e alla ricerca di una visione di obiettivi sportivi, culturali, etici, internazionali di sicuro interesse per tutto il sistema pallavolo (a cui la società Brera Holding ha dato credito e riconosciuto legittimazione, tanto da essere la prima società americana a investire nel mondo della pallavolo femminile). ll comportamento di FIPAV e di tutti gli attori attivi di questo caso appare con evidenza, agli occhi di UYBA, responsabile di gravi e ingenti danni alla reputazione societaria di UYBA, al progetto sportivo della stessa a stagione iniziata, destabilizzatore della serenità dell’intera squadra (tanto in campo quanto dirigenziale, tanto per la città di Busto Arsizio che per i suoi tifosi). La società biancorossa si riserva di verificare nel proseguo tutte le opportune azioni a sua tutela, a qualsiasi titolo. UYBA Volley attende ancora da parte di Fipav un concreto riscontro e fissazione di un incontro volto ai dovuti chiarimenti, formali scuse e ricerca di adeguate soluzioni nell’interesse di UYBA e atte a salvaguardare Io svolgimento del campionato in modo regolare, paritetico, eguale. Spiace aver sinora vissuto, solo noi di UYBA, un trattamento mai immaginabile, lesivo del rispetto, dell’etica sportiva e delle regole che la FIPAV dovrebbe garantire ed esserne di esempio».
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