Varese fa rumore, una piazza piena “per Giulia, per tutte”
Oltre 500 persone hanno preso parte sabato 25 novembre, proprio in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, al presidio promosso da FemVa
Giovani ragazze, mamme con bambini, uomini, ragazzi. È una piazza Carducci piena quella che in centro a Varese ha accolto la manifestazione organizzata contro ogni forma di violenza sulle donne e di genere. Oltre 500 persone hanno preso parte nel pomeriggio di sabato 25 novembre, proprio in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, al presidio promosso da FemVa, collettivo varesino femminista intersezionale transfemminista, in collaborazione con EOS Centro Ascolto Donna.
“Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima”. “Né la terra né le donne sono territori di conquista”. “La mia tristezza è sepolta insieme alle sorelle uccise. Non mi resta che rabbia”.
Sono tantissimi i cartelli che hanno decorato la piazza, insieme a bandiere della pace e capi rossi, a pochi giorni dall’ennesimo femminicidio che ha scosso l’intera nazione, quello della 22enne Giulia Cecchettin, privata della vita dall’ex fidanzato.
Le ragazze presenti hanno chiesto l’intervento della scuola, delle istituzioni, ma anche maggiore responsabilità dei media per cambiare il linguaggio e per far capire quanto è grave il problema e quanto profonda è la cultura sessista e patriarcale.
In foto, il sindaco di Varese alla manifestazionePresente alla partecipatissima manifestazione, anche il sindaco di Varese Davide Galimberti: «È una giornata importantissima, tutta la città è al fianco delle donne e come ha detto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’impegno contro la violenza di genere deve essere superiore – ha dichiarato il primo cittadino -. È da tantissimi anni che stiamo partecipando ad iniziative come quella di oggi, ci sono dei tavoli in tutte le realtà con i centri antiviolenza, le forze dell’ordine, l’associazionismo, i servizi sociali e il mondo sanitario. Dobbiamo però fare molto di più, perché indubbiamente i drammi di questi ultimi giorni richiamano tutti noi ad un impegno superiore, affinché ci sia una trasmissione corretta delle modalità in cui si sta insieme. Il pensiero di tutti noi, anche da Varese, va ovviamente a Giulia Cecchettin».
Non solo Varese però, perché oggi le manifestazioni contro la violenza di genere hanno coinvolto tantissime piazze del Varesotto.
A Saronno un centinaio di donne hanno dato vita in piazza Libertà ad un evento di performing art di forte impatto visivo: un quadro composto da diverse gabbie, immagine iconica dello spazio vitale in cui si trova a vivere la donna in situazioni di violenza.
In foto, piazza Libertà a SaronnoTre panchine rosse sono invece state installate sul lungolago di Laveno, in piazza del Carroccio a Mombello e sul lungolago di Cerro, per sensibilizzare e dare voce al dramma della violenza contro le donne e del femminicidio.
Non solo amministrazioni comunali e associazioni, in occasione del 25 novembre anche l’Arma dei Carabinieri ha organizzato una campagna di comunicazione e sensibilizzazione, chiamata “Non rimanere in silenzio”, in collaborazione con le scuole
Nella foto, la caserma del comando provinciale dei carabinieri di Varese illuminata di rossoA Gemonio cittadini e associazioni hanno dipinto di rosso una panchina; la cerimonia in piazza Vittoria a pochi passi da dove venne uccisa Giusy Caliandro. I primi colpi di pennello sono arrivati dal sindaco, Samuel Lucchini, e dal parroco, don Mario Zappella. Poi sono giunti quelli di tanti altri: donne e uomini, giovani e meno giovani, rappresentanti delle associazioni, dell’amministrazione e semplici cittadini.
In foto, la panchina rossa di GemonioAnche tantissime scuole del territorio hanno celebrato la ricorrenza del 25 novembre. Tra queste l’Istituto Ponti di Gallarate, che ha inaugurato venerdì 24 novembre una panchina rossa, realizzata dagli studenti della classe 3Aoin.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Albi.63 su A Pietro Broggi la borsa di studio della Famiglia Legnanese
Felice su Entro il 2025 Beko chiuderà gli stabilimenti di Comunanza e Siena. A Cassinetta taglierà i frigoriferi: 541 esuberi
malauros su Hanno 15 anni i tre ragazzini denunciati per il rogo all’azienda agricola di Voltorre
elenera su Ritrovato vivo ma ferito il malnatese disperso in Val Grande
elenera su "Non si potrebbe mettere questo cartello in mezzo alla rotonda di largo Flaiano a Varese?"
ccerfo su Don Marco Casale, neo-pastore di Gavirate: insieme è più bello
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.