Visite urologiche gratuite per i lombardi tra i 50 e i 75 anni fino al 3 dicembre
Per l'appuntamento telefonare al Call Center Regionale 800.638.638 (rete fissa) e 02.999599 (rete mobile) dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Non è necessaria la prescrizione medica
Regione Lombardia, nel mese dedicato alla prevenzione della salute maschile, propone ai cittadini lombardi dai 50 ai 75 anni visite urologiche gratuite per la prevenzione del tumore della prostata e sono più di 3.000 le visite messe a disposizione da enti pubblici e privati che hanno aderito a questa iniziativa.
È possibile prenotare, fino al prossimo 3 dicembre, chiamando il Call Center Regionale 800.638.638 (rete fissa) e 02.999599 (rete mobile) attivo dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Non è necessaria la prescrizione medica.
«Lo slogan della campagna ‘Tumore della prostata: ogni momento è buono per la prevenzione’ dice una grande verità – ha sottolineato l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso -. Non bisogna mai esitare in tema di prevenzione, quando c’è un’occasione come questa bisogna coglierla. Gli uomini sono sempre un po’ titubanti quando si parla di visite urologiche, ma è necessario vincere le resistenze e trovare il tempo per effettuare un controllo di prevenzione, soprattutto se si sono superati i 50 anni. Le strutture lombarde e i professionisti faranno la loro parte dando la possibilità ai cittadini di effettuare la visita gratuita, agli uomini resta solo da prenotare. Il mio consiglio, da medico ma anche da uomo, è: chiamate oggi stesso per prenotare la visita urologica».
In Italia il tumore della prostata è quello più diffuso nella popolazione maschile. Uno degli aspetti più preoccupanti del tumore della prostata è che, nella maggior parte dei casi, durante le fasi iniziali dello sviluppo, i soggetti colpiti dalla malattia non avvertono alcun sintomo.
L’età è un fattore di rischio: le possibilità di ammalarsi aumentano sensibilmente dopo i 50 anni e la frequenza della malattia aumenta con l’età. Il rischio è inoltre maggiore per chi ha un parente di primo grado (padre, fratello, ecc.), che ha avuto questo tumore rispetto a chi non ha nessun caso in famiglia (per questo, in caso di familiarità, è importante sottoporsi a dei controlli già a partire dai 40-45 anni di età).
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
ccerfo su Don Marco Casale, neo-pastore di Gavirate: insieme è più bello
GiuseppeAiroldi su "Aiutateci a salvare lo scoiattolo rosso del Parco Bassetti di Gallarate"
Viacolvento su Beko, il PD di Varese all'attacco: "Giorgetti e il Governo se ne fregano"
Felice su Volontario della Maratonina di Busto Arsizio picchiato da un automobilista
italo su Matteo Librizzi: "Emozionato e felice, sognavo una serata così"
fratetoc su Anche Besnate approva la tariffa puntuale per i rifiuti
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.