“E’ difficile per un comune mantenere il sistema di welfare”: l’intervento finale in consiglio comunale a Varese di Matteo Capriolo

L'intervento del consigliere PD, che cita il sindaco di Novara all'assemblea Anci per chiarire quanto impatto abbia la manovra finanziaria sulle possibilità d governo di un Comune come Varese

I giovani candidati PD alle amministrative

Pubblichiamo per intero l’intervento del consigliere PD Matteo Capriolo, che ha pronunciato come intervento finale nel consiglio comunale che ha votato il bilancio di previsione 2024.  Nel discorso cita il sindaco di Novara all’assemblea Anci per chiarire quanto impatto abbia la manovra finanziaria sulle possibilità di governo di un Comune come Varese

Questa sera ci apprestiamo a votare il bilancio di previsione 2024-2026 e il DUP. I documenti forse più importanti dell’attività amministrativa. Io credo che in questo momento, sorpassati gli emendamenti che bene o male non modificano la linea di pensiero che sta portando avanti la nostra amministrazione di centrosinistra sui grandi temi, il consiglio comunale sia chiamato ad esprimere riflessioni politiche sulla nostra città. Oggi proverò a portare la mia riflessione per conto del Partito Democratico, che spero possa essere in realtà un punto di attenzione per i tanti cittadini e cittadine della nostra città.

Per introdurmi nella riflessione, mi permetto di usare le parole del Sindaco di Novara, del centrodestra, all’Assemblea Nazionale di Anci a Genova.

“Io mi limito a far osservare alcune cose:
• la prima i comuni dovranno pagare i rinnovi contrattuali che giustamente i dipendenti del pubblico impiego hanno aspettato e aspettano da tempo come sostegno al loro reddito ma lo pagano i comuni.
• i comuni hanno un livello di spesa energetica al netto di quello che riusciranno a fare sul risparmio energetico grazie agli interventi di efficientamento che sono in corso a livelli più alti rispetto al 2019 l’inflazione non morde soltanto le famiglie morde anche i comuni perché i costi dei servizi sono aumentati sensibilmente nel corso degli ultimi anni
• sono esplosi fenomeni che magari qualcuno sottovaluta ma che incidono pesantemente sui bilanci comunali faccio riferimento ai minori quindi la gestione dei minori da decreto del tribunale. se prima il capitolo minori pesava circa il 3% della parte corrente dei bilanci ci sono comuni che adesso hanno il 7% sulla parte corrente dei bilanci
• è più che raddoppiata le richieste dei disabili nelle scuole certificati dalle Asl negli ultimi quattro anni abbiamo un raddoppio dei costi dell’assistenza scolastica
Noi abbiamo quindi una struttura dei costi che sta aumentando paurosamente e che non abbiamo sentore che si possa arrestare con una struttura delle entrate che invece è fissa e rigida; ci sono tantissimi comuni che già in questo momento faranno fatica a chiudere i bilanci previsionali.
Se mettiamo insieme tutte queste cose noi rischiamo veramente di avere la macro famiglia del comune che va in sofferenza finanziaria fortissima così come vanno le famiglie italiane a causa dell’inflazione che morde e dei redditi bassi quindi il governo ben fa a pensare alle famiglie italiane cercando di aumentare i redditi per contrastare l’inflazione ma poi ci potrebbe essere il fondato rischio che questo maggior reddito le famiglie italiane lo debbono pagare per tariffe più alte parcheggi più alti la mensa più alta e quindi andrebbe ovviamente assorbito. Per questo chiediamo perlomeno di ragionare sulla possibilità di non avere un taglio.“

L’altro ieri è stata annunciata nel corso delle ultime trattative in commissione bilancio una diminuzione del taglio previsto inizialmente del 20 per cento. Ben poca cosa di fronte a questo scenario che anche come avete sentito anche sindaci di centrodestra hanno paura si verifichi.

La manovra finanziaria, la prima vera manovra del governo Meloni, che in queste ore sta per essere votata in parlamento, è una manovra iniqua che come avete potuto sentire anche da sindaci non del centrosinistra, qualora abbiate dubbi sulla veridicità dei nostri discorsi, taglierà linearmente la spesa sociale e in maniera altrettanto lineare i comuni. Si prevede un taglio lineare ai comuni (200 milioni) nonostante un’inflazione dilagante che affanna le famiglie in difficoltà. Questo in molti comuni causerà un aumento del costo dei servizi, delle mense, il tpl, i servizi per gli anziani. Aumentare le tasse e ridurre i servizi questo è quello che in sostanza il Governo chiede di fare ai comuni. Il comune di Varese virtuoso non fa ne l’uno ne l’altro quest’anno ma non è pensabile reggere il sistema degli enti locali in questo modo, i cittadini devono essere a conoscenza degli enormi sforzi di questa amministrazione per garantire qualità dei servizi e non alzare le tasse. Perché non si può chiedere ai comuni di garantire un welfare locale all’infinito senza risorse aggiuntive.

Una manovra che taglia la prima linea di tutela dello Stato nei confronti delle necessità dei cittadini è una manovra che rende vulnerabili i propri cittadini, in particolare quelli più deboli e fragili, le famiglie, i giovani e gli anziani. Ecco, dunque, cari colleghe e colleghi, che risulta essere più che mai legittimo dibattere e discutere in questa sede l’importanza di assicurare e mantenere il sistema di welfare degli enti locali, sapendo che i bisogni dei cittadini risultano essere sempre più crescenti e la crisi demografica impatterà sempre di più sulle finanze locali. Lo vediamo come l’inflazione morde gli stipendi dei nostri cittadini. Lo vediamo come i comuni, anche il nostro, oggi devono fronteggiare da soli l’emergenza abitativa, mentre il governo taglia sui fondi affitti e morosità incolpevole, senza badare al fatto che si rischia che moltissimi cittadini oggi vengano sfrattati. Lo vediamo con l’aumento delle richieste di servizi ad personam per anziani e disabili che chiedono di affrontare insieme a loro la solitudine e l’abbandono. E queste categorie non chiedono di ricevere, quando capita, un semplice contributo economico, un’abitudine tutta italiana, ma ricevere il servizio essenziale di assistenza. In questo caso non è prevista nessuna risorsa per i 3,8 milioni di anziani non autosufficienti, vanificando gli sforzi che hanno portato all’adozione della legge delega sulla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti 33/2023. Lo vediamo anche nella necessità crescente di servizi di prevenzione e di assistenza psicologica. Lo vediamo nella crescente necessità della gestione dei minori che richiede l’intervento immediato dei comuni. Senza parlare delle necessità che richiedono le famiglie oggi. Ci chiedono dai palchi nazionali di fare più figli, ecco questa manovra sicuramente non mette nulla per le nuove famiglie, non mette nessuna base per rendere autonome le giovani coppie, nessun intervento strutturale nel mercato del lavoro, nessuna lotta alla precarietà, fondi assolutamente insufficienti per i nidi. E questa sarebbe una manovra per le famiglie?

Il nostro Comune oggi di fronte a queste sfide sicuramente può essere un modello, innanzitutto perché difronte ad un’inflazione ancora alta, a costi energetici ancora alti circa 4 mln e 800 mila rispetto ai 7 dell’anno scorso, che impatta sulla struttura dei costi non alza nessuna tariffa e non taglia servizi. Questo è stato reso veramente possibile grazie, ad un’azione che molti hanno sottovalutato ma che rappresenta il vero modello di amministrazione delle finanze pubbliche, al risanamento del bilancio dell’anno scorso che ci ha permesso di sbloccare delle risorse da inserire nella spesa corrente del nostro bilancio per attenuare il peso dell’aumento dei costi. Nonostante queste condizioni che vivono le finanze pubbliche Oltre 10 milioni nella voce istruzione mentre 17 milioni di euro sono stanziati per le politiche sociali e famiglia. 6 milioni di euro alle manutenzioni. 3 milioni e 200 mila euro per la cultura. 6 mobilità e trasporti e 2 milioni per lo sport. Asili nido e scuole dell’infanzia vengono destinati 7,5 milioni

Questi numeri vogliono dire politiche per la famiglia, attenzione alla città, alla cultura allo sport. Mentre il governo taglia l’amministrazione di centrosinistra di Varese porta avanti ormai da anni i nidi veramente gratis per tutti, una politica in favore della famiglia e delle giovani coppie che hanno pochi precedenti in italia.
Un bilancio che fa emergere la capacità di visione, di enorme competenza della gestione delle finanze pubbliche.

Grazie a ciò riusciamo a inserire nuovi fondi a cui se ne aggiungeranno altri con l’emendamento cha abbiamo votato e che permetteranno di mettere subito a terra risorse da destinare alle manutenzioni della nostra città.

È vero il contesto globale e nazionale non è un contesto semplice ma le difficoltà, lo diciamo al governo, non devono essere alibi e non devono esser e non devono essere uno scaricabarile nei confronti dei comuni, perché le scelte che facciamo sono quelle che cambiano la vita delle persone. oggi il governo taglia sui comuni, è una scelta conspaevole, ed è la scelta di tagliare sui bisogni primari dei cittadini e rendere insostenibile la protezione sociale dei comuni. Noi invece con questo bilancio dimostriamo che nonostante le difficoltà economiche cambiare una città è veramente possibile.

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Pubblicato il 21 Dicembre 2023
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