Frammenti di vita dietro le sbarre: al teatro sant’Anna a Busto i racconti degli agenti di polizia penitenziaria
Una decina di agenti ha portato in scena il racconto della loro quotidianità grazie a un progetto curato da Enaip da un’idea della Comandante Rossella Panaro
È andato in scena, al teatro di San Anna in Busto Arsizio, uno spettacolo spiazzante. Il pubblico ha avuto l’occasione di assistere a qualcosa di inatteso e non per via di un testo particolarmente ardito o per delle scene surreali. Ciò che ha creato stupore è stata la natura della compagnia degli attori. Sul palco, infatti, hanno recitato esclusivamente poliziotti del Corpo della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Busto A. Una decina di attori che ha scelto di frequentare un laboratorio di espressione teatrale e che sono riusciti a mettere in scena alcuni loro vissuti professionali, poco visibili da chi l’ambiente carcere non lo frequenta.
Non si è trattato di uno spot per omaggiare le Forze dell’Ordine o per mettere un po’ di belletto sulla bistrattata “galera”…
Ieri sera, sono stati raccontati frammenti di vita, una vita trascorsa dietro le sbarre ma indossando la divisa.
La narrazione frequente, fornitaci dai mass-media, si limita a presentare questo lavoro con episodi tragici, spesso dolorosi, diffondendo un’immagine distorta di quello che è la quotidianità del lavoro in Carcere. Tutti i mestieri sono particolari, ma forse quello dell’Agente di Polizia Penitenziaria è l’unico che viene esercitato in un contesto strutturato per restringere al massimo un valore, il valore della libertà. Il teatro ha permesso ai protagonista di dare voce ad alcune riflessioni maturate intimamente, nella quotidianità di un mestiere nascosto quanto indispensabile. L’imminenza del Natale ha poi permesso agli autori di alleggerire il testo e di scherzare con la dovuta tenerezza sulla condizione degli operatori in servizio durante la notte magica…
L’attività portata in scena è parte di una serie di iniziative che intendono sostenere il dialogo tra la Polizia Penitenziaria e la Comunità Locale, in particolare ricordiamo il docu-film “Il presente del passato”, realizzato integralmente dalla Polizia Penitenziaria, presentato all’ultima edizione del BAF e la cena benefica dello scorso 10 dicembre promossa dal Corpo Polizia Penitenziaria in collaborazione con i Servizi Sociali di Busto e Lions Club.
Questa esperienza teatrale, voluta dalla Direzione della Casa Circondariale nella persona della dr.ssa Maria Pitaniello, nasce da un’idea innovativa della Comandante Rossella Panaro, ed è stata realizzata all’interno delle azioni di supporto psicologico rivolto al personale di Polizia Penitenziaria, sostenuto dal Provveditorato Amministrazione Penitenziaria per la Lombardia. La conduzione del progetto è stata curata da Enaip, avvalendosi della passione e della competenza di Elisa Carnelli e Massimo Lazzaroni che hanno accompagnato il laboratorio teatrale.
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