Gallarate, “ripristinate i fondi per il Centro Diurno Disabili”

È la richiesta presentata da Città è Vita, Pd, Lista Silvestrini e Obiettivo Comune Gallarate, per cambiare la previsione di bilancio che dovrà essere esaminata lunedì in consiglio comunale

gallarate generico

«Ripristiniamo i fondi per il Centro Diurno Disabili»: è la richiesta che viene da quasi tutte le forze di minoranza di Gallarate, che hanno presentato un emendamento (vale a dire una proposta di modifica) al bilancio di previsione che sarà esaminato lunedì in consiglio comunale.

Il “caso” del Centro Diurno Disabili di via Canova a Cedrate è scoppiato nel novembre scorso, quando nella fase di preparazione del bilancio era emerso che dal 2025 la spesa veniva ridotta da 595mila a soli 100mila euro, una quota corrispondente a solo due mesi di gestione. L’amministrazione aveva poi confermato che – scadendo il contratto di gestione a febbraio – si pensa poi ad una soluzione diversa, rimasta però piuttosto fumosa (si è capito che ci sarebbe un operatore privato e si potrebbe forse puntare su un accordo pubblico-privato). Al contempo una piccola parte della spesa sarebbe ri-orientata sul trasporto disabili, per trasferirli giornalmente in altre strutture.

La proposta di modifica al bilancio è stata presentata da Città è Vita, Pd, Lista Silvestrini e Obiettivo Comune Gallarate.
«Il Centro Diurno Disabili è una risposta ad un bisogno cittadino che deve essere mantenuta, non è accettabile oggi tagliare senza indicare quali saranno le soluzioni» dice Margherita Silvestrini. Noi ripristiniamo il capitolo nell’ottica per dare un’offerta che riteniamo importante sia per i ragazzi ospitati sia per le famiglie. Pensare che la risposta debba essere trovata in Comuni limitrofi, facendosi carico dei costi di trasporto che dovranno essere garantiti, non è una scelta che riteniamo dignitosa per una città come Gallarate. La nostra proposta è di ripristinare il capitolo di spesa a disposizione all’assessore competente, per dare continuità all’attuale servizio o per pensare ad alternative: le alternative possono esistere solo se c’è una dotazione economica».

Il punto richiamato è che oggi non esiste una previsione chiara dell’eventuale alternativa: «Ci hanno soltanto detto in Commissione che ci sono ipotesi diverse, ma che non sono mai state illustrate: in questa incertezza ci sembra doveroso condividere l’emendamento» aggiunge Massimo Gnocchi (Obiettivo Comune Gallarate), che sottolinea come la modifica dell’offerta per i disabili sia «una scelta che non era neppure nel programma elettorale del sindaco Cassani e della sua maggioranza»..

Tecnicamente l’emendamento (proposta di modifica al bilancio) prevede che chi propone debba individuare da quali altri capitoli di spesa si prendano i soldi: le opposizioni ricostituiscono la cifra mancante (495mila euro) attingendo a “oneri diversi”, “manutenzione ordinaria” e anche dal capitolo Centri diurni esterni, un capitolo che era stato incrementato di 200mila euro (segno che forse la soluzione sarebbe il frazionamento del gruppo dei disabili di via Canova su altri centri). Verrebbe invece lasciato l’altro aumento, di 5mila euro, che l’amministrazione aveva previsto per i servizi di trasporto, che viene considerato positivo perché comunque «già oggi i servizi sono carenti ed esiste una domanda a cui far fronte»

L’emendamento per il Centro Diurno Disabili è l’unico presentato dalle quattro liste di minoranza “associate” (l’ultima lista, PiùGallarate, ha invece presentato un’altra proposta di modifica, legata alla tassa di soggiorno). «Un solo emendamento, ma non significa che siamo d’accordo su tutto il resto: non condividiamo in generale l’impianto di questa manovra» spiegano. «Per questo non abbiamo voluto presentare altri emendamenti puntuali se non quello per il Centro Diurno».

«In generale il bilancio non ci trova d’accordo per le ragioni che avevamo già espresso: per la scelta sul Centro Diurno Disabili, nonché per il contributo per Amsc da 120mila euro l’anno, che testimonia le condizioni negative della nostra partecipata» continua Silvestrini. «Ma la nostra valutazione critica deriva soprattutto dall’indebitamento che aumenta nel tempo in maniera considerevole, inoltre in alcuni casi c’è anche un rallentamento del pagamento dei mutui: scelte che ingessano le scelte future dell’amministrazione e della città. Questa scelta ingessa il bilancio non solo sul capitolo investimenti ma anche nelle scelte sui servizi erogati: indebitarsi significa pagare più rate di mutuo e interesse, 4.150.000 nel triennio, con un incremento futuro».

Le opposizioni ricordano che nel 2011 (quando il tema fu centrale nella campagna elettorale, con forti critiche anche della Lega all’amministrazione dell’allora PdL) «l’indebitamento del Comune era di 33 milioni, nell’arco di cinque anni fu ridotto ai 18,8 milioni del 2016. Nel 2026 ci ritroveremo di nuovo con il debito a 33 milioni» sottolineano le opposizioni.

«Da ex amministratore – continua Silvestrini, che è stata assessora al sociale dal 2011 al 2016 «so cosa vuol dire avere un indebitamento di 33 milioni: significa non poter intervenire anche su tanti aspetti della spesa corrente, significa non poter fare una riparazione d’urgenza o un intervento straordinario».

Un altro punto che viene criticato è la scelta su alcune tariffe, «cambiameni importanti e significativi, a svantaggio delle famiglia e della concilizione» dicono le opposizioni.  «Sugli asili nido le tariffe rimangono inalterate fino al 120° bambino inserito, oltre il 120° vengono applicate tariffe completamente diverse, senza fasce ISEE, con una sola fascia, corrispondenti a Isee alto. La famiglia del 121° bambino inserito si troverà a pagare di più, è una ingiustizia ai danni delle famiglie» dicono ancora dalle opposizioni, che lamentano che il meccanismo di compartecipazione delle famiglie alla spesa «presentato in commissione l’11 dicembre è stato rettificato il 13 dicembre con una delibera di giunta: il meccanismo che voteremo in aula non sarà o stesso che abbiamo esaminato in commissione».

di
Pubblicato il 16 Dicembre 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.