Giovedì un nuovo sciopero in Trenord
L'agitazione è stata proclamata dalla Uil e dai sindacati autonomi dei ferrovieri. Possibili disagi al mattino: ecco le "regole"
Nuovo sciopero dei treni in Lombardia: da giovedì 14 dicembre dalle ore 9 alle ore 17 è in programma un’astensione proclamata da Uil Trasporti, Faisa-Cisal e dai sindacati autonomi e di categoria Fast (il precedente sciopero era stato dichiarato da altre sigle, per la sicurezza sul lavoro).
Lo sciopero riguarda Trenord e la società avverte che “potrà avere ripercussioni sulla circolazione dei treni regionali, suburbani, sui servizi di Lunga Percorrenza di Trenord e sui collegamenti aeroportuali Malpensa Express e S50 Malpensa Aeroporto-Bellinzona”.
“La mattina viaggeranno i treni con orario di partenza dalla stazione di origine corsa prima delle ore 9 e arrivo a destinazione finale entro le ore 10”.
Quanto ai servizi per Malpensa, saranno previsti autobus sostitutivi senza fermate intermedie per le corse non effettuate sulla relazione Malpensa Aeroporto-Milano Cadorna (partenza e arrivo in Via Paleocapa 1) e sulla linea S50 Malpensa Aeroporto-Stabio.
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situazione pazzesca le trenord sono un disastro ,viaggio da 40 anni ma gli ultimi anni con questa nuova gestione sono solo ritardi cancellazioni e scioperi (siamo a circa due al mese) grazie anche alle decine e decine di sigle sindacali…..voglio solo dire che se la societa’ che gestisce trenord non e’ in grado di assicurare un servizio decente che si dimetta !!!
La presenza di una inutile multitudine di sigle sindacali la dice lunga di come gli stessi lavoratori non riescano ad instaurare un unico linguaggio e comuni punti di accordo nella rivendicazione verso la azienda.
Il secondo tema che vorrei affrontare sono sempre le modalità di sciopero che non recano nessun danno alla azienda. Vorrei riportare una esperienza di sciopero in Giappone.
I lavoratori della Ryobi Group, minacciati dall’ingresso sul mercato di un concorrente low cost , hanno chiesto garanzie ai manager. Non avendo ottenuto una risposta, hanno deciso di scioperare ma continuando a stare a bordo e non facendo pagare la corsa ai cittadini. Una mossa rivoluzionaria: si infligge un doppio danno all’azienda che continua a sostenere i costi di gestione senza incassare nulla e si ottiene un sostegno a furor di popolo.
Ovviamente poi agli stessi lavoratori durante i normali giori di lavoro è richiesta: puntualità estrema, controlli rigidi sui biglietti, pianificazione dei turni efficiente.
Che dite Trenord ? Si può fare ?