Il Comune di Busto Arsizio frena il crollo dei dipendenti e torna sopra 400. Il bilancio dell’assessore Cislaghi

I risultati del personale dell'amministrazione comunale raccontati dall'assessore: "Aumentata la produttività"

mario cislaghi

L’assessore al Personale del Comune di Busto Arsizio Mario Cislaghi chiude l’anno con il segno più per quanto riguarda la produttività degli uffici pubblici e in particolare all’anagrafe. «Lo sforzo portato avanti dai dipendenti del Comune è stato enorme. Sono state fatte 12 mila carte d’identità, 2 mila in più rispetto al 2022. L’attesa per ottenerla è scesa da 3 mesi a 2 mesi e mezzo. 228 sono state le versioni cartacee d’emergenza. Per il 2024 prevediamo di inserire altre due persone all’anagrafe e si sta valutando di riaprire l’ufficio di Sacconago (oltre a quello di Borsano che continuerà a rimanere aperto)». Cislaghi spiega che in tutti i front office si è registrato un aumento di richieste dei cittadini del 30%: «Nonostante questo la struttura comunale, anche se sottodimensionata, ha retto».

Dai matrimoni ai certificati. Gli uffici comunali sempre più sotto pressione

In Comune nel 2023 sono stati celebrati 140 matrimoni: «Un numero di gran lunga superiore a quelli in chiesa» – ha sottolineato ancora l’assessore che ha anche snocciolato altri numeri. Le richieste di certificati di residenza sono state 2216, 3855 certificati di nascita, 9 mila certificati di morte. In tutto sono oltre 24 mila le certificazioni rilasciate in tutto dal Comune di Busto: «Tutto questo è stato fatti con 400 dipendenti, una ventina in più rispetto all’anno scorso grazie ai tanti concorsi fatti».

I concorsi, le doti comune e il servizio civile danno respiro agli uffici

Il bilancio è di 23 concorsi in un anno. 941 i partecipanti. Il totale degli assunti è di 51 mentre 31 hanno cessato (tra pensioni e mobilità), 30 le doti comune che hanno svolto servizio a Palazzo Gilardoni con un’età media di 36 anni mentre 16 sono stati i volontari del servizio civile (18-28 anni). Positivo anche il rapporto coi sindacati: «Dopo anni tutte le organizzazioni sindacali hanno firmato gli accordi decentrati. Anche chi non aveva mai condiviso linea del comune hanno firmato». Passi avanti anche con il welfare aziendale grazie alla convenzione per i dipendenti che molte attività di Busto stanno stringendo con l’amministrazione comunale.

Lo sceriffo dei termosifoni e il premio da 160 mila euro

La razionalizzazione delle spese energetiche richiesta dal governo ha portato nelle casse comunali 160 mila euro di premio: «Il 50% è andato direttamente ai dipendenti». L’assessore ha sottolineato che andrà avanti sulla linea del risparmio energetico concentrando le attività nei giorni e nelle ore in cui il palazzo è già aperto e riscaldato.

Cimiteri giù, cremazioni su

Per quanto riguarda il settore cimiteri Cislaghi ha confermato il trend negativo delle nuove inumazioni a favore delle cremazioni che lo scorso anno sono state 942: «Proprio per questo si rende ancora più necessario il nuovo forno crematorio che verrà realizzate al posto di quello attuale obsoleto e non più rispondente alle esigenze. Sono, inoltre, d’accordo sul fatto che la gestione venga data ad Agesp Attività Strumentali sia per una mera questione economica che per una questione di sicurezza. Per quanto riguarda i cimiteri, invece, a breve partirà la gara per le telecamere, l’accesso videosorvegliato e le sbarre che faranno in modo che solo le auto autorizzate possano entrare nel cimitero principale. Con il ribasso d’asta, inoltre, dovremmo riuscire a fare qualcosa anche per quello di Sacconago» Cislaghi ha detto, infine, che è allo studio un sistema digitale per la gestione di loculi, tombe e cappelle: «Pensiamo ad un app ma anche ad un registro online dove si potrà individuare le tombe dei propri cari ma anche sapere in tempo reale se la concessione è scaduta, risolvendo una volta per tutte la questione dei cartellini sulle tombe che non piacciono a nessuno».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 21 Dicembre 2023
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