Il parco di Premezzo intitolato al don Giovanni Villa, cappellano dei vigili del fuoco
È lo spazio verde con campo da basket nella zona residenziale tra i due nuclei del paese
Cavaria con Premezzo ricorda la figura di don Giovanni Villa, che fu parroco del paese e anche cappellano dei vigili del fuoco in provincia. Lo fa intitolando alla sua memoria il “Magic Park dei Gelsi”, il parco realizzato cinque anni fa in via Ticino, nella zona residenziale tra Cavaria e Premezzo.
La cerimonia, alla presenza anche del Prefetto Salvatore Pasquariello e della banda di Jerago con Orago, si è svolta domenica mattina al parco dotato da quest’anno anche di campo da basket.
L’idea del campo è stata di Sandro Zampieri, che ha a sua volta sottolineato il valore dell’accesso sempre libero per i ragazzi.
«Abbiamo fatto questo parco all’aperto proprio per i giovani, che possono frequentare questo spazio senza dover iscrizioni e pagamenti» ha introdotto il sindaco Franco Zeni, che ha sottolineato ancora una volta il legame con i livelli superiori, Regione e Stato, rappresentati da due esponenti leghisti, il consigliere regionale Emanuele Monti per la Regione e l’onorevole Stefano Candiani.
«Il progetto era lì in caldo e fortunatamente è stato selezionato da Regione Lombardia», ha spiegato Nicola Martino, il più giovane consigliere comunale cavariese, che ha ricordato che l’obiettivo dell’intervento con inserimento del campo da basket era favorire una socialità positiva.
Un tema ripreso anche dall’intervento del Prefetto Pasquariello, che ha ricordato due numeri che destano i preoccupazione, la presenza dei Neet (i giovani che non studiano né lavorano) «che sembra siano il 20%, un dato incredibile» e dall’altro il dato di una ricerca secondo cui «risultava che il 60% dei giovani intervistati se potessero andrebbero all’estero».
Il centro della cerimonia, non va dimenticato, era la dedicazione a don Giovanni Villa, ricordato dal sindaco Franco Zeni (ex vigile del fuoco) e dal comandante provinciale Mario Abate.
L’accordo con Fondazione Ca’ Granda
Ulteriore capitolo è stata poi la stretta di mano per sancire la nuova convenzione tra Fondazione Ca’ Granda e il Comune di Cavaria, già annunciata nei mesi scorsi, per la gestione dell’area verde della Valle del Boia. «Finalmente i Comuni in potranno investire in questo parco, è una vittoria che è stata difficile da conquistare» ha detto Franco Zeni, convinto che la valle del Boja con nuovi investimenti potrà diventare «una delle maggiori attrazione della provincia di Varese».
Il sindaco di Jerago con Orago Emilio Aliverti – che condivide l’area verde con Cavaria e Besnate – ha ricordato la «riscoperta degli spazi aperti, dei boschi, della valle del Boia è iniziata durante il Covid», nel periodo delle restrizioni che imponevano di non uscire dal territorio del Comune di residenza. «Abbiamo deciso di scommettere su questa abitudine che è rimasta». La valorizzazione delle aree verdi sarà integrata con due altri progetti, i “Percorsi del cuore” pensati dal Distretto del Commercio e l’Ecomuseo delle Piane Viscontee.
A fianco di Aliverti, anche il sindaco di Albizzate Mirko Zorzo.
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