Il santo patrono di Bardello con Malgesso e Bregano sarà Paolo VI
Sabato 9 dicembre, in oratorio a Malgesso verrà ricordata la figura di Padre Montini e i suoi legami con il Varesotto. Il 15 dicembre l'approvazione in consiglio comunale

Il nuovo comune di Bardello con Malgesso e Bregano ha scelto il suo santo protettore. Si tratta di San Paolo VI, il Papa che ha guidato la Chiesa cattolica dal 1963, succedendo a Giovanni XXIII, fino al 1978. ( nella foto l’arazzo esposto in Vaticano nel giorno della beatificazione).
La scelta non è casuale come spiega il sindaco Giuseppe Iocca: « Quando era Cardinale Giovanni Battista Montini ebbe legati con il Varesotto e con il nostro territorio in particolare. Nel 1957 venne in visita a Bardello dove cresimò i giovani mentre Malgesso deve alla sua attività il finanziamento che portò alla realizzazione dell’oratorio all’epoca di Don Narciso Pellizzari. Fu sempre Papa Montini che permise a Don Narciso di reggere anche la parrocchia di Bregano quando non si trovavano parroci».
Per narrare i legami del Papa proclamato santo nel 2018, sabato 9 dicembre nel salone dell’Oratorio di Malgesso a partire dalle ore 16 si racconteranno i tanti episodi che legano Papa Paolo VI al territorio del neonato comune: « Grazie agli studi di Davide Biganzoli – racconta ancora Iocca – faremo il quadro dei molti episodi che videro protagonista il cardinal Montini a Varese e nel Varesotto. Sono invitati anche coloro che vennero cresimati da lui nel 1957».
Il nuovo santo patrono non manderà “in pensione” i santi delle tre comunità: « Santo Stefano di Bardello, San Michele di Malgesso e Santa Maria Assunta di Bregano continueranno a essere ricordati. Ci veniva chiesto, però, un unico patrono per indicare il giorno da riconoscere come festività e sarà il 30 maggio. Per l’occasione chiederemo a Monsignor Delpini di venire a celebrare la messa ufficiale».
È previsto poi un passaggio burocratico con l’approvazione in consiglio comunale: «Porteremo la proposta in consiglio il 15 dicembre. In quell’occasione metteremo in approvazione anche il nuovo gonfalone. È lo stesso che avevamo già deciso in qualità di sindaci dell’Unione ma Roma ci richiede un altro passaggio istituzionale».
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