Inaugurato l’anno accademico 2023-2024 dell’Università dell’Insubria

La cerimonia celebrata al Chiostro di Sant'Abbondio a Como. Il rettore Angelo Tagliabue, «L’ateneo è un catalizzatore di cambiamento»

L'inaugurazione dell'anno accademico 2023-2024 dell'Università dell'Insubria

Inclusione, solidarietà e integrazione: queste le parole chiave della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2023-2024 dell’Università dell’Insubria, che si è tenuta venerdì 15 dicembre a Como nell’aula magna del Chiostro di Sant’Abbondio. Cerimoniera la professoressa Barbara Pozzo, che ha guidato il piccolo corteo togato tradizionalmente “chiuso” dal mazziere e dal magnifico rettore Angelo Tagliabue e ha poi introdotto i vari momenti del programma.

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Anche per l’anno accademico appena cominciato, l’Università dell’Insubria si mantiene su un numero di iscritti di circa 12.000. I corsi più attrattivi continuano a essere quelli che riguardano le professioni sanitarie. Un fenomeno incoraggiato dalla carenza di medici, infermieri e di personale sanitario in tutto il territorio; ma anche dall’esperienza della pandemia, che ha portato la comunità a rivalutare il valore del welfare.

Tema centrale della cerimonia è stata l’inclusione: con l’obiettivo in particolare di potenziare gli strumenti a disposizione di studenti con disabilità, fuori sede, studenti stranieri e iscritti con difficoltà economiche. «L’ateneo assume un ruolo fondamentale nell’insegnare l’accettazione della diversità – ha detto nella sua prolusione il magnifico rettore Angelo Tagliabuee nel promuovere la convivenza armoniosa tra individui provenienti da diverse culture, sfondi socio-economici e ambienti. Di più: si tratta di imparare il fascino della complessità, la bellezza dell’alterità come valore che ci arricchisce e deve trovarci curiosi e non intimoriti. L’ateneo è più di un luogo di cultura e d’istruzione; è un catalizzatore di cambiamento, un promotore di valori che abbracciano la diversità e incoraggiano la collaborazione. Come comunità accademica, siamo chiamati a fare la differenza, a essere protagonisti nel plasmare un futuro in cui l’integrazione e l’inclusione sono al centro di ogni percorso educativo».

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Un’università che aiuta il territorio a crescere

«Sostengo l’idea di una Lombardia dei territori, che non ruoti solamente intorno a Milano – ha affermato Alessandro Fermi, assessore all’Università, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia -. L’Insubria in questi 25 anni è riuscita a diventare un’eccellenza e a offrire un’opportunità in entrambe le province di Como e Varese».

«L’Università dell’Insubria – ha commentato il sindaco di Varese Davide Galimberti – contribuisce alla crescita culturale, sociale ed economica del nostro territorio. Per questo l’ateneo è tra i temi più importanti della nostra progettazione per la città di Varese nei prossimi anni».

«L’Insubria – ha sottolineato il sindaco di Como Alessandro Rapinese – è un partner eccellente. Nella nostra città sono molti gli ambiti che hanno giovato dalla collaborazione con l’ateneo: dai lavori pubblici e l’efficientamento energetico all’organizzazione di eventi e la formazione continua del personale comunale».

Tra le autorità presenti: il prefetto di Como Andrea Polichetti e il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello, esponenti della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, prorettori delle università lombarde, i consiglieri regionali Marisa Cesana, Sergio Gaddi e Angelo Clemente Orsenigo, il cardinale Oscar Cantoni, il direttore sanitario dell’Asst Lariana Brunella Mazzei, il direttore ammnistrativo di Asst Sette Laghi Ugo Palaoro, il direttore generale dell’ateneo Marco Cavallotti.

In toga i precedenti rettori dell’ateneo Renzo Dionigi e Alberto Coen Porisini, il prorettore vicario Stefano Serra Capizzano e i direttori degli otto dipartimenti dell’Insubria: Giulio Carcano, Mauro Ferrari, Luigina Guasti, Maria Pierro, Michela Prest, Francesca Ruggieri, Nicoletta Sabadini, Luigi Valdatta, nonché il presidente della Scuola di Medicina Alberto Passi.

Tre gli interventi: Marica Stoppani, presidentessa del Consiglio generale degli studenti; Silvia Ceccarelli del personale tecnico-amministrativo e vice presidentessa di Arcadia; Daniele Cassani, direttore generale della Fondazione Università dell’Insubria. «Artisti lombardi nel Medioevo: esportatori di interculturalità» il titolo della lectio magistralis tenuta del professor Saverio Lomartire.

Come da tradizione, è stato chiamato ad aprire e chiudere l’inaugurazione l’Insubriae Chorus presieduto dalla professoressa Marina Protasoni e diretto dal maestro Andrea Gottardello: eseguiti l’Inno europeo alla gioia di Beethoven e il Gaudeamus igitur.

Durante la cerimonia anche momenti musicali con la flautista Cécile Prakken e l’arpista Motoko Tanaka, che hanno proposto quattro brani simbolo dell’integrazione: per l’Europa «Siciliano» di Bach, dalla Sonata per flauto e arpa BWV 1031, per l’Asia «Hamabe no Uta» di Tamezo, per l’Africa «Egyptian Song», per l’America «Oblivion» di Astor Piazzolla.

I riconoscimenti assegnati

La Rosa commacina, massima onorificenza dell’Università dell’Insubria ispirata a un fregio marmoreo della cattedrale di Como, è stata conferita a due associazioni: il Banco di Solidarietà di Como, rappresentato dalla presidente Sonia Bianchi, e la Piccola Casa Federico Ozanam con il presidente Enrico Fossati.

Un momento importante della cerimonia è stato dedicato alla consegna delle medaglie di Ateneo ai 42 professori e professoresse divenuti ordinari negli ultimi tre anni. Presenti in toga: Massimo Agosti, Paolo Bellini, Giuliano Benenti, Roberta Bettinetti, Paola Biavaschi, Carlo Santo Brambilla, Gianluigi Broggini, Nicoletta Cannone, Barbara Carminati, Daniele Cassani, Antonio Di Guardo, Paolo Di Trapani , Marco Donatelli, Giulio Facchetti, Mauro Fasano, Gianmarco Gaspari, Patrizia Gazzola, Brunella Gerla, Giorgio Grasso, Francesco Grossi, Davide Locatelli, Silvia Marino, Adriano Martinoli, Elisa Mastrogiacomo, Giampiero Merati, Gianluca Molla, Alessandro Motto, Alberto Onetti, Chiara Perini, Giuseppe Porro, Tiziana Rubino, Sabrina Sicari, Genciana Terova, Gianluca Tettamanti, Vincenzo Torretta e Massimo Venturini.

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Alessandro Guglielmi
alessandro.guglielmi@varesenews.it

 

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Pubblicato il 15 Dicembre 2023
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