Inizio e finale da dimenticare: la Itelyum sprofonda anche a Chemnitz

Varese parte malissimo, si risolleva dopo l'intervallo (da -26 a -8) e infine crolla di nuovo sul campo dei tedeschi, favoriti del girone (109-85)

james young fiba europe cup itelyum

Comincia con una sconfitta pesante il cammino della Itelyum nella seconda fase di Fiba Europe Cup: -24 il verdetto (109-85) sulla sirena conclusiva a Chemnitz, in Germania. D’accordo: la squadra tedesca, capolista in Bundesliga, è la chiara favorita del girone ma gli uomini di Bialaszewski hanno fatto davvero poco per sorprendere i quotati avversari.

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Fiba Europe Cup: Niners Chemnitz – Itelyum Varese 109-85 4 di 17

Specie se si guarda – come si deve fare – ai 40′ complessivi: ai biancorossi infatti non è bastata la buona reazione arrivata tra il terzo periodo e l’inizio del quarto, quando il punteggio è passato dal -26 al -8. Al primo tentennamento i Niners hanno riaperto il turbo e scavato un solco di nuovo enorme e preoccupante, anche perché in tutte le trasferte difficili Varese ha finito per farsi travolgere.

Cattivo, pessimo soprattutto il primo quarto, segno di un approccio alla gara da dimenticare: la Itelyum è durata come il classico “gatto in tangenziale”, 3-4 minuti prima di farsi dare la prima ripassata. E da quel punto in avanti è stato sempre un inseguire, con i rari lampi positivi portati da azioni isolate e solitarie: uno sprint di Shahid, un’entrata caparbia di Wolde e via dicendo. Dopo la pausa, per una dozzina di minuti, si è vista almeno una squadra reattiva condotta da Olivier Hanlan (28 punti, 10/14 dal campo) che ha provato a martellare la difesa dei Niners. Qualche discreta difesa, qualche attacco condiviso, un briciolo di attività in più a rimbalzo e Varese è tornata fino a -8 prima di essere punita dall’ex bresciano Landsdowne, non il migliore dei suoi (Yebo: 28+14…) ma decisivo negli unici momenti delicati.

Certo è che la squadra di Bialaszewski non può pensare di fare strada – né in Europa né in Italia – facendosi travolgere a rimbalzo (46-28), difendendo senza intensità (una sola palla recuperata!) e non trovando mai uno straccio di attacco organizzato (appena 11 assist). L’ennesima fotografia è la partita di Cauley-Stein, mai servito dentro all’area avversaria: 11 rimbalzi ma appena tre tiri per il pivot che qualche voce dà in allontanamento dalla Città Giardino. Lascia perplessi anche l’innesto di Young, due soli punti e un’evidente ritardo di condizione: davvero non si poteva agire diversamente?

Ora però la Fiba va messa da parte per qualche giorno: all’orizzonte c’è una delle partite più decisive dell’anno, la trasferta di Brindisi contro la pericolante Happy Casa. Inutile ricordare che Varese deve vincere a tutti i costi e dovrà farlo con gli uomini (in campo e in panchina, da dove non arriva una scossa che sia una…) visti stasera. Più, speriamo, Librizzi e Ulaneo che in Germania non ha giocato per un problemino al piede: forse i due che più di tutti possono mettere in campo un po’ di grinta. Che a questo gruppo serve come l’aria che si respira.

PALLA A DUE

Tom Bialaszewski deve fare a meno di Scott Ulaneo: nel riscaldamento il pivot avverte dolore a un alluce (dopo una botta presa domenica con Cremona) e viene tenuto a riposo precauzionale. Il quintetto è quello classico senza McDermott, ovvero con Woldetensae titolare e Young dalla panchina. Rodrigo Pastore per Chemnitz va subito con un quintetto piuttosto fisico con Van Beck in regia e Yebo, grande protagonista, sotto i tabelloni.

Hanlan eccellente, ma la sveglia suona tardi. Brown, quanta fatica

LA PARTITA

Q1 – Le speranze di Varese durano meno di 5′: il tempo di mettere la testa avanti (tripla di Moretti) e i Niners piazzano il primo allungo con Yebo che sfrutta i cambi difensivi e le sue qualità da lontano. Un 2+1 di Cauley-Stein vale il nuovo -1 ma i tedeschi reagiscono con un parziale di 7-0 che costringe Bialaszewski al timeout. Ben poco utile perché al rientro Varese combina poco e concede tutto all’attacco di casa, pure diversi “canestro e fallo” che spingono Chemnitz sul 35-16 del 10′.

Q2Shahid porta almeno un pizzico di vigore: il play non trova canestri dal campo ma guadagna e converte qualche libero. Troppo poco ovviamente per una Itelyum che ha zero da Young, che concede canestri e falli con Virginio e che ha un Brown a intermittenza. Una fiammata di Hanlan riporta i biancorossi sotto i 20 di distacco ma come al solito parliamo di qualche prodezza isolata e individuale, come avviene anche a fil di sirena con Woldetensae che infila il 62-41. Drammatico il dato a rimbalzo: 25-11.

Q3 – La pausa lunga fa bene a Varese che fin dalle prime azioni appare più vivace e reattiva, con Chemnitz invece quasi stupita di trovare “polpa” dalla parte opposta del campo. Una tripla di Hanlan accende il motore del canadese, imitato poco dopo da Shahid con il suo unico centro da lontano; Van Beck replica ma ancora Hanlan trova canestri in bello stile, con virate e attacchi al ferro. La Itelyum così risale sino a trovare addirittura il -10 con due liberi di Shahid a meno di 3” dalla terza sirena (80-70).

Bialaszewski: “Approccio troppo leggero”

IL FINALE

Varese ha anche il primo possesso del quarto e lo sfrutta (2/3 di Young dalla lunetta) trovando il minimo svantaggio (-8) ripetuto poco dopo. Però per Chemnitz si accende Landsdowne: l’ex bresciano sigla 5 punti di fila che tolgono abbrivio ai biancorossi, tornati presto ad attaccare senza ordine. Cauley-Stein non ha impatto in attacco ma quando esce Varese torna a crollare a rimbalzo, con Garrett e Yebo inarrestabili sotto i tabelloni. Un antisportivo di Brown è il segnale della resa, Bialaszewski pesca anche Zhao dalla panchina ma è poco anche il tempo di fare esperienza: finisce 109-85 con poco di bello da ricordare. Un’altra volta.

NINERS CHEMNITZ – ITELYUM VARESE 109-85
(35-16, 62-41; 80-70)

CHEMNITZ: Van Beck 12 (3-6, 2-6), Uguak 11 (3-5, 1-5), Ongawe 6 (1-3, 1-4), Garrett 20 (5-7, 2-4), Yebo 27 (8-12, 1-1); Landsdowne 13 (4-7, 1-5), Bailey (0-1 da 3), Krubally 14 (5-8, 0-1), Lockhart 6 (1-1, 1-2). Ne: Gregori, Glowka, Kellig. All. Pastore.
VARESE: Moretti 9 (1-4, 2-7), Hanlan 28 (5-6, 5-7), Woldetensae 15 (2-3, 2-5), Brown 13 (2-4, 2-5), Cauley-Stein 5 (2-3); Shahid 13 (0-2, 1-6), Young 2 (0-1, 0-3), Zhao (0-1 da 3), Virginio (0-1 da 3). Ne: Ulaneo. All. Bialaszewski.
ARBITRI: Baloun (Cec), Padros (Spa), Kowalski (Pol).
NOTE: Da 2: C 30-49, V 12-23. Da 3: C 9-26, V 12-35. Tl: C 22-27, V 25-30. Rimbalzi: C 46 (18 off., Yebo 14), V 28 (8 off, Cauley-Stein 11). Assist: C 22 (Landsowne 8), V 11 (4 con 2). Perse: C 8 (Krubally 3), V 11 (Shahid, Wolde, Cauley-Stein 2). Recuperate C 8 (Ongawe, Garrett 2), V 1 (Hanlan 1). Usc. 5 falli: Van Beck. F. antisportivo: Brown.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 06 Dicembre 2023
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