“La partecipazione al lavoro”. Circa quattro mila le firma raccolte dalla Cisl dei Laghi
Lunedì 27 novembre ha avuto termine la campagna di raccolta firme a sostegno della presentazione della legge di iniziativa popolare “La Partecipazione al Lavoro per una governance d’impresa partecipata dai lavoratori”
Lunedì 27 novembre ha avuto termine la campagna di raccolta firme a sostegno della presentazione della legge di iniziativa popolare “La Partecipazione al Lavoro per una governance d’impresa partecipata dai lavoratori”.
Sul territorio dei laghi, tramite un significativo sforzo organizzativo, la Cisl dei Laghi ha realizzato un’estesa campagna di informazione e coinvolgimento di cittadini e cittadine, attraverso la predisposizione di banchetti, gazebo, numerose assemblee promosse dalle federazioni e con assemblee di lavoratori e lavoratrici nelle aziende. Impegno che ha portato a raccogliere circa 4 mila firme, provenienti da oltre 400 comuni, anche fuori dall’ambito delle due province di Como e Varese. Sono stati coinvolti 25 tra consiglieri e funzionari comunali, provinciali e regionali che hanno collaborato all’operazione di autentica delle firme nei 21 banchetti organizzati sul territorio.
«Si è trattato di un risultato di grande partecipazione – commenta Paola Gilardoni, componente della segreteria della Cisl dei Laghi che ha concorso alla raccolta a livello nazionale delle circa 400 mila firme depositate alla Camera. Ora l’impegno dell’organizzazione continuerà affinché l’iter intrapreso arrivi a concludersi in Parlamento con l’attuazione dell’articolo 46 della Costituzione, così che anche il nostro Paese si possa dotare di strumenti di democrazia economica».
«Stante il fatto che il lavoro rappresenta il principale strumento di promozione della persona, di sviluppo economico e di progresso sociale – conclude Paola Gilardoni – il riconoscimento e la valorizzazione della collaborazione dei lavoratori e delle lavoratrici alla gestione di impresa rappresenta la leva fondamentale per affrontare le sfide che attengono oggi ogni ambito d’impiego. L’esigenza di promuovere la crescita, accompagnare le transizioni tecnologica, energetica, demografica, richiedono un rafforzamento degli investimenti in nuove competenze, riqualificazioni, tutele per gestire la riorganizzazione dei processi produttivi. Ogni percorso che promuova quindi la partecipazione delle persone appare strategico per assicurare modelli di sviluppo che siano sostenibili ed inclusivi».
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