Ottanta casi in sei mesi, la Casa della Nutrice mostra il suo ruolo in soccorso delle donne maltrattate a Varese
Incontro in prefettura per fare il punto della situazione a metà della fase di avvio, che avrà durata di 12 mesi
Settantanove casi da quando è aperta, nel Giugno scorso, con una percentuale alta di donne – il 29,5 per cento – che si sono presentate direttamente alle operatrici impegnate 24 ore su ventiquattro, sette giorni su sette.
Non si può dire che il servizio della Casa della Nutrice, gestito dalla Fondazione Felicita Morandi e avviato da ASST Sette Laghi con fondi regionali, non sia di utilità alle donne di Varese e dintorni. I dati sono emersi durante l’incontro in Preefettura organizzato per fare il punto della situazione, che ha visto protagonisti il Prefetto Salvatore Pasquariello, i rappresentanti della Fondazione – tra cui spiccavano i consiglieri Giuseppe Gibilisco e Giovanna Scienza – i rappresentanti di ASST Sette Laghi (Rappresentata dal professor Massimo Agosti) e il comune di Varese, con l’assessore alle pari opportunità Rossella Dimaggio.
Da giugno a dicembre la Casa della Nutrice è intervenuta su 79 situazioni, il 29% delle quali su accessi spontanei, il 37% su segnalazione dalle strutture sanitarie mentre il restante terzo circa sono accessi telefonici per il 27%, segnalazioni dal CPS (Centro Psico Sociale) per quasi il 4% e istanze delle Forze dell’Ordine per il 3%.
I dati raccolti su questi 79 casi evidenziano inoltre come la violenza sia un fenomeno trasversale, che riguarda tutte le età e le nazionalità: al servizio hanno infatti avuto accesso donne con età inferiore ai 20 anni come donne che avevano superato i 60, con una prevalenza di donne tra i 30 e i 40 anni e un importante numero di donne tra i 20 e i 30 anni e tra i 40 e i 50. Quasi 40 di loro sono italiane, mentre circa 25 sono straniere. La maggior parte di loro è stata inviata ai servizi di supporto, ma non è mancato per alcune di loro l’accompagnamento alla denuncia della violenza e anche il collocamento in protezione.
«La Casa della Nutrice – ha commentato anche il Commissario straordinario di ASST sette laghi, Giuseppe Micale – si integra perfettamente nella rete del nostro Polo Territoriale e le linee di sviluppo auspicate dal Prefetto lo rendono ancora più evidente: la Casa della Nustrice, da questo punto di vista, può essere considerata come uno spoke delle Case di Comunità per quanto riguarda le fragilità di genere, per le quali si rende necessario mettere maggiormente a sistema i percorsi esistenti».
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