Pagelle Pro Patria: Renault gol “mascherato”, Parker ipnotizzato, Bertoni presente

I voti ai tigrotti dopo Pro Patria-Alessandria 1 a 1. I tigrotti iniziano bene, si portano in vantaggio ma poi sprecano dal dischetto e senza più energie vengono recuperati dai grigi piemontesi

Pro Patria - Alessandria 1 a 1 (8.12.2022)

I voti ai tigrotti dopo Pro Patria-Alessandria 1 a 1. I tigrotti iniziano bene, si portano in vantaggio ma poi sprecano e vengono recuperati dai grigi piemontesi.

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MANGANO 6 – Terza partita di campionato per lui, terza gara in cui i gol rimpianti sono uguali o addirittura superiori ai tiri nello specchio della sua porta: sulla rete di Foresta non può molto, bene invece sul tiro di Sepe, ovvero l’unico vero grattacapo creato dagli ospiti, tentennante infine su un cross in area, che lo obbliga a una presa in due tempi per evitare spiacevoli sorprese. Protagonista suo malgrado per un contatto con Siafa, che porta la Pro Patria (e l’Alessandria) a giocare quasi mezzo-minuto col portiere a terra senza che l’arbitro interrompa il match.

MINELLI e MORETTI 6 – Pur senza andare mai in affanno, rispetto alle ultime uscite la coppia dei braccetti è meno appariscente nel difendere la propria area di rigore. Progressivamente la squadra si abbassa e i due devono respingere sempre più insistentemente le iniziative di un’Alessandria che cerca e alla fine trova il pareggio più per forza di volontà che con una strategia davvero efficace. Alla fine, o meglio al 74′, il cross spiovente in area tradisce Minelli – che non salta – e Moretti – scavalcato – spianando la strada per Foresta che sbuca davanti a Ndrecka e che non ricambia la cortesia. È decisamente troppo presto per la stagione dei mille papaveri rossi. Tra l’altro vicino allo Speroni si trova un campo bellissimo.

LOMBARDONI 6,5 – Dopo aver rodato i meccanismi coi nuovi compagni di reparto continua il buon momento del leader della difesa, che ritorna anche a essere efficiente con la palla tra i piedi. A distanza di 6 giorni replica un altro grande intervento in tackle, questa volta in area di rigore per togliere la disponibilità dai piedi di Mastalli dove un’uscita tentennante di un compagno sulla prima punta. Un buon dicembre il suo, che coincide con 6 punti consecutivi nelle ultime 4.

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RENAULT 6,5 – Gol da crociato incappucciato ed esultanza con stoccata alla Cyrano (dal naso spezzato), o forse con un movimento di bacchetta magica. Guccini o Harry Potter?

La sua rasoiata al limite dell’area sembrava indirizzata sul secondo palo ma Gega devia la sfera alle spalle di Liverani premiando così uno dei migliori interpreti di questo girone di andata. Fa bene infatti a seguire il proprio istinto e lasciarsi attrarre dal tiro in porta, perché la squadra è comunque sotto nel rapporto gol fatti/partite giocate (l’italofrancese è l’unico centrocampista a segno) e poi la regola del gol dell’ex è sempre valida: per il resto, come se fosse poco, tanta corsa per tutto il primo tempo, ovvero fino a quando ne ha.

dal 46′ SOMMA 5,5 – Se da un lato porta freschezza in campo, dall’altro lo squilibrio di energie manda l’ex doriano “fuori-giri” con i ritmi del resto della squadra. Alla sua unica sortita, per l’appunto solitaria, verso l’area di rigore segue, meno di 60” dopo, l’azione del pareggio dell’Alessandria.

MARANO 6 – Gara soddisfacente, ma solo a metà: a fare da contraltare al suo pragmatico lavoro a centrocampo, dove si svolge buona parte della partita, c’è, purtroppo, la gestione delle transizioni accompagnate spesso con scelte sbagliate, in particolare nella ripresa, quando avrebbe spazio per tagliare l’area (cosa fatta solo una volta, con un pericoloso filtrante non sfruttato dai compagni) e invece preferisce seguire Renault sui corridoi esterni del campo: forse per cercare in surplus di arrivare sul fondo e crossare in mezzo? Non lo sapremo mai, visto che le azioni si sono concluse anzitempo e con qualche rimpianto.

dal 65′ NICCO 6 – In campo esegue il minimo indispensabile, che per un giocatore lungi dall’essere al top della forma è comunque uno sforzo non indifferente.

BERTONI 6,5 – Gran protagonista nel primo tempo, in cui svolge in scioltezza il ruolo di playmaker, dando prima inizio l’azione che porta al gol di Renault e poi con la palla in area per Ferri che porta al fallo di mano di Ciancio e quindi al rigore. Nel finale calano le energie e di conseguenza i metri del proprio raggio d’azione, aiutando comunque la squadra a difendere un risultato che muove la classifica. Il deficit di ossigeno combacia anche con la mancanza di qualità mostrata dalla squadra nella ripresa.

FERRI 6+ – Il miglior momento della sua gara è l’inserimento in area che comporta al rigore: la dimostrazione che la sua condizione è in continuo crescendo e che finalmente ha ritrovato anche lo spunto anche per attaccare nuovamente l’area. Come il resto del centrocampo è anche lui sempre presente, finché ne ha, a duellare nel terzo centrale del campo su una partita sporca, che lo sarebbe stato ancora di più se la pioviggine di inizio gara si fosse tramuta in neve o nevischio.

dal 85′ CITTERIO SV – Ancora briciole di partita, in una partita che, per come si era messa, non era proprio nelle sue corde.

NDRECKA 5,5 – Prestazione senza particolari acuti per l’esterno mancino, che dopo 15 partite su e giù per la fascia arrivava dal primo turno di riposo contro l’Atalanta. La squadra tuttavia è afflitta da un virus e dopo i primi buoni 45′ – in cui i tigrotti insistono e colpiscono sulla destra – il progressivo calo collettivo scollega definitivamente il numero 3 dalla partita. Deve far di necessità virtù, anche se le pile non sono state del tutto ricaricate prima di scendere in campo: Foresta ringrazia e timbra il primo gol dei Grigi sotto la gestione Pirozzi.

La Pro Patria non sfrutta il rigore e si fa raggiungere dall’Alessandria

PITOU 6 – Partita da raccordo sia in mezzo al campo, dove riesce a sgusciare tra le maglie degli ospiti, sia per il corso della sua stagione, tra un inizio di girone un po’ troppo caotico e un finale giocato con grande consapevolezza al servizio della squadra. Frenato anche lui dalla stanchezza nel momento del bisogno.

dal 67′ STANZANI 5,5 – Non riesce, non certamente solo per colpe sue, ad apportare sostanziali novità rispetto a quanto fornito negli ultimi minuti da un Pitou allo stremo delle forze. Il piano partita era complicato e alla fine passerà alle cronache sportive solo per il nuovo look sfoggiato al suo ingresso in campo.

PARKER 5 – Partita nata sotto una cattiva stella, l’importante è che non sia la cometa della sua stagione. Crea subito, nei primissimi minuti, un’occasione al tiro con una buona conclusione poi al 22′ il rigore sbagliato, o meglio parato da Liverani, si fa sentire più pesante del globo sorretto da Atlante e gli taglia le gambe per tutto il resto della partita, anche quando nella ripresa ha il compito di tenere alta la squadra. Comprensibile il rimpianto perché certi momenti sono vere e proprie sliding doors della stagione: avrebbe potuto sbloccarsi a un anno e mezzo dall’infortunio e al tempo stesso aiutare la squadra a mettere l’Alessandria a distanza di sicurezza. Ma manca ancora metà stagione, c’è ancora tempo per riscattarsi.

dal 81′ ZANABONI SV – Anche per lui briciole di partita, ma questa volta senza poter provare neanche una vera emozione rispetto a quanto avrebbe potuto vivere e vedere dalla panchina.

All. COLOMBO 5,5 – (Probabilmente) la partita in panchina che gli lascia maggior rammarico: al 22′ la gara poteva essere in cassaforte, con la prima “doppia vittoria” della stagione (vero e proprio ossigeno quando “la classifica è brutta”). E invece, a causa del “virus”, le energie finiscono ben prima del 90′ e quindi la squadra deve accontentarsi di un misero punticino, il sesto in quattro gare consecutive. Si tira la cinghia e si raccolgono gocce.

Colombo: “Non possiamo essere soddisfatti di questo pareggio”

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

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Pubblicato il 09 Dicembre 2023
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