Parlano le guardie ecologiche: “Ecco cosa stiamo facendo per il bosco del Rugareto“

Dopo la lettera al direttore sullo stato in cui versa il bosco del Rugareto, pubblichiamo l'intervento del coordinatore del Gruppo Gev: “Dedichiamo il nostro tempo in difesa della natura e ci impegniamo ad organizzare momenti dedicati alla cittadinanza"

parco del rugareto gorla cislago

Dopo la lettera al direttore sullo stato in cui versa il bosco del Rugareto, pubblichiamo di seguito l’intervento del coordinatore del Gruppo Gev “guardie ecologiche”. Si tratta di operatori che svolgono attività di controllo e sensibilizzazione naturalistica sul territorio a titolo di volontariato.

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Buona sera, Potrebbe essere comprensibile quanto scritto dal vostro lettore, ciò che stupisce è aver pubblicato la lettera senza prima aver riflettuto sulle cause di ciò che è lo stato delle cose.

Ricordiamo che gli abbandoni indiscriminati di rifiuti son il frutto di atti commessi da persone prive di qualsiasi senso civico. Non sempre è possibile un intervento immediato per la rimozione i cui costi gravano poi su tutta la cittadinanza.

La tabellazione dei sentieri è appena stata rifatta ( in primavera). Sono state impegnate risorse economiche per il rifacimento dei cartelli e pali di sostegno.

Alberi caduti sui sentieri, ricordiamo la tromba d’aria occorsa nel mese di luglio che tanto danni ha provocato alle abitazioni senza risparmiare i boschi. La rimozione delle piante non sempre è possibile in quanto noi o le protezioni civili non dispongo di attrezzature adatte. Per questo primi tre punti sottolineiamo che tanto lavoro è stato compiuto a costo zero perché svolto da volontari e che le risorse economiche del PLIS non sono tali da poter affrontare capillarmente situazioni come l’abbandono dei rifiuti o risolvere in tempo celere eventi atmosferici straordinari.

Per ultimo, ma non certo per importanza, il problema spaccio. Il vostro lettore che ama camminare si sarà reso conto che non è solo localizzato nel bosco del Rugareto ma bensì, purtroppo, essere diffuso in tutta la provincia e non solo. Ovviamente non è un problema di facile soluzione. Quello che più dispiace è veder pubblicati scritti come quello in questione che certamente fanno sensazione, ma non sono mai conclusi da riflessioni da parte vostra (giornalisti). Questo fa male per chi come noi dedicano il proprio tempo in difesa della natura e si impegnano ad organizzare momenti dedicati alla cittadinanza, tante escursioni sia diurne che notturne che fortunatamente sono sempre molto apprezzate e frequentate. Chiediamo davvero di rinunciare un po’ alla sensazione a favore di articoli con un risvolto più positivo. Ci scusiamo per lo sfogo e porgiamo i nostri più cordiali saluti per il gruppo GEV GEV Giorgio Trespioli – coordinatore

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Gentile Giorgio Trespioli, pubblichiamo volentieri il suo contributo come volentieri abbiamo dato spazio alle considerazioni del lettore il quale ha espresso non un suo punto di vista, ma ha raccontato la cronaca di quanto visto un pomeriggio attraversando una zona verde della nostra provincia. Non è nostro costume trattare questioni che “fanno sensazione” tout court, piuttosto cerchiamo di sollevare argomenti che suscitano pubblico interesse. È cosa ben diversa. I giornalisti non offrono “risvolti positivi” ai fatti (o meglio, non sempre è possibile), e non sempre essi sono titolati a dare risposte. Proprio quelle che lei, col suo intervento, ha dato a chi ci scrive e a quanti ci leggono.
Grazie per l’attenzione
Andrea Camurani

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Dicembre 2023
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