Sfavillio di voci a Brezzo di Bedero con la Compagnia della gru
Sold out a Casa Paolo per il concerto natalizio. Gospel con piacevoli puntate nel pop, brani tradizionali come “Gingle Bells”, “Adeste Fideles” e “White Christmas” e una partecipazione straordinaria del pubblico
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Le celebrazioni natalizie a Brezzo di Bedero hanno visto un’anteprima affascinante a Casa Paolo, la location votata allo sviluppo della cultura locale, attraverso l’esibizione del coro della Compagnia della Gru che ha dato vita a uno spettacolo coinvolgente imperniato sull’interpretazione di pezzi gospel e pop.
Tredici coristi – otto donne e cinque uomini – diretti dal maestro Enrico Salvato, al pianoforte, con l’accompagnamento del chitarrista Stefano Salvato – che fin dal primo approccio si sono scatenati in un tripudio di note travolgenti che non potevano che trainare il numerosissimo pubblico intervenuto. Sala al completo, oltre cento persone, molti in piedi, tanto che alcuni a circa metà esibizione hanno pensato bene di accoccolarsi per terra lungo il varco fra le due file di sedie.
Repertorio imperniato soprattutto sul Gospel, canto religioso derivato negli anni venti dallo Spiritual, il canto religioso dedicato a Dio dagli schiavi neri, che ha una connotazione similare, dato che gospel significa vangelo, con divagazioni, come indicato da programma, nell’ambito del pop.
Accanto a motivi consolidati e familiari, come “Gingle Bells” oppure “Adeste Fideles” o “White Christmas”, un mix tipico della musica gospel, caratterizzati da un susseguirsi d’interventi di solisti, nel puro rispetto della tradizione, dove lo scambio di ruolo nella medesima esecuzione, contribuisce a creare l’ambiente ideale per trascinare gli ascoltatori sempre più coinvolti.
Il ritmo, accentuato dall’accompagnamento del battito delle mani e dalla mimica ondeggiante dei coristi, ha gradualmente permeato l’atmosfera creando un ambiente sempre più partecipativo, che ha raggiunto l’acme nell’esecuzione di “When the saints go marching in” e, a chiusura, di “Oh happy day”: alcuni si sono alzati in piedi, in un crescendo quasi ipnotico ad alto livello partecipativo, quasi a ricordare quanto avvenne alcuni lustri or sono in un teatro di Milano nel quale si esibì il coro dei “Piccoli Cantori di Milano” di Nini Comolli e Laura Marcora.
All’interpretazione appassionante di “New York, New York” una comitiva di americani, travolti dalla perfetta interpretazione, balzò in piedi sulle sedie in un applauso frenetico, interminabile. La capacità di suscitare emozioni così intense sta a testimoniare l’efficacia della costruzione artistica, ove ogni dettaglio perde la sua connotazione per confluire in un tutto euritmico, che suggestiona e costringe chi ascolta a diventare attore e protagonista.
Mahalia Jackson, la regina del Gospel, com’è stata immortalata nella storia di questo genere musicale, sapeva commuovere profondamente gli ascoltatori: ebbene è ciò è avvenuto a Brezzo di Bedero. L’iniziativa di Francesca Galante, consigliere Comunale con delega alla cultura, è stata lodevole, e con lei le varie componenti coinvolte, dal direttore di Casa Paolo, Andrea Pioppo, alla Pro Loco: aver portato il Coro della Compagnia della Gru a farsi conoscere non solo dai bederesi, ma anche dal territorio, che è accorso numeroso, sta a dimostrare che la qualità elevata dell’offerta è sempre pagante.
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