SIULP dona il ricavato del pranzo di Natale a Donatella, travolta lo scorso giugno da un albero a Luino
Continua la mobilitazione a favore della mamma che dopo il tragico incidente della scorsa estate è rimasta paraplegica. Il segretario Paolo Macchi: "Contenti di poterle stare vicino"
Un’occasione speciale per condividere auguri e riflessioni, trasformata anche in un gesto solidale: è quanto ha promosso Siulp Varese, il principale sindacato della Polizia di Stato, durante il consueto pranzo prenatalizio svoltosi ieri, lunedì 4 dicembre, a Colmegna. Quest’anno, la decisione è stata quella di destinare il ricavato dell’evento a favore di Donatella, la mamma tragicamente travolta da un albero lo scorso giugno a Luino, e alla Lega del Filo d’oro.
A raccontare l’iniziativa, è il segretario Siulp Paolo Macchi: «Su richiesta dei colleghi, invece di comprare i “soliti” gadget, questa volta abbiamo deciso di devolvere il ricavato di questo pranzo a chi ne ha bisogno, e siamo felici di avere tra di noi Donatella». Macchi, inoltre, spiega che ogni anno, in occasione del Natale, il sindacato riunisce poliziotti e poliziotte che si sono distinti per migliorare le condizioni della categoria, segnalare criticità e collaborare con l’amministrazione della Polizia di Stato.
«L’occasione festiva ci permette di scambiarci gli auguri e coinvolgere istituzioni e politici che ci sono stati vicini durante l’anno, anche senza che ci fossero grandi celebrazioni. In questa giornata, oltre agli auguri, affronteremo tematiche come lo stato di sicurezza, le condizioni della categoria e le piccole migliorie ancora necessarie. Non siamo Milano, ma è importante tenere alta la guardia – conclude Macchi -. Affideremo loro i nostri problemi, come facciamo ogni anno, oggi davanti a una fetta di panettone e a un piccolo rinfresco, in questa splendida location messa a nostra disposizione».
Tra i presenti, anche il deputato luinese Andrea Pellicini, che dopo aver ringraziato il sindacato per l’instancabile lavoro svolto, ha rivolto parole di ammirazione a Donatella, definendola una madre eroica: «Ha saputo salvare la vita della propria famiglia, pagando duramente questo gesto, che altro non dimostra se non un amore incredibile» conclude Pellicini.
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