Teleriscaldamento di Legnano, Busto e Castellanza. Il Decreto Energia stanzia i fondi necessari
Nell'ultima versione del decreto, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 10 dicembre, compaiono i fondi destinati ai progetti di potenziamento dei sistemi di teleriscaldamento ammessi ma non finanziati dal Pnrr
![lavori teleriscaldamento 23 dicembre 2020](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2020/12/lavori-teleriscaldamento-23-dicembre-2020-1194905.610x431.jpg)
Ora è ufficiale. I soldi per realizzare i collegamenti del teleriscaldamento al termovalorizzatore di Neutalia sono stati messi nero su bianco nell’ultima versione del decreto energia pubblicato il 10 dicembre sulla Gazzetta Ufficiale.
La doccia fredda del mancato arrivo dei fondi 15 milioni di euro dai fondi Pnrr per l’implementazione della produzione di energia rinnovabile aveva fatto vacillare per un momento le convinzioni di molti sull’effettiva possibilità di realizzare l’opera, all’art. 10 del testo si legge, ora, “disposizioni urgenti per lo sviluppo di progetti di teleriscaldamento e teleraffrescamento”.
Il comma uno specifica che, al fine di favorire la realizzazione di nuovi sistemi di teleriscaldamento ovvero di teleraffrescamento efficiente o ammodernamento di quelli esistenti, [è stanziato] un importo pari a 96.718.200 euro per l’anno 2023, destinato all’attuazione dei progetti non finanziati a valere sulle risorse di cui all’Investimento 3.1, Missione 2, Componente 3, del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
I soldi arriveranno dal corrispondente utilizzo di quota parte dei proventi derivanti dalle aste CO di cui all’articolo 23 del decreto legislativo 9 giugno 2020, n. 47, maturati nell’anno 2022 di competenza del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, già versati all’entrata del bilancio dello Stato e che restano acquisiti definitivamente all’erario.
Di questi fondi, si legge nel comma due, una parte è destinata al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato mentre il 50 per cento dei proventi medesimi è assegnato complessivamente ai Ministeri dell’ambiente e della sicurezza energetica e delle imprese e del made in Italy, nella misura dell’80 per cento al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e del 20 per cento al Ministero delle imprese e del made in Italy.
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