Tornano i biglietti augurali di Umberto Bossi: “Materializzare il sogno…”
Una tradizione che va avanti da 28 anni. Il cartoncino viene realizzato, su bozzetto del Senatur, sempre dallo stesso artista e viene poi fatto stampare ed inviare ai militanti, al mondo politico-istituzionale e ai simpatizzanti
Il 12 aprile 1984 la nascita. In quel giorno a Varese Umberto Bossi riunisce un gruppo di cinque persone da un notaio e fonda la Lega Lombarda. Con lui presenti Pierangelo Brivio, Manuela Marrone, Marino Moroni, Emilio Benito Rodolfo Sogliaghi e Giuseppe Leoni. Nasce il sogno. È il soggetto prescelto dal fondatore della Lega per la 28esima edizione del suo biglietto augurale, Natale 2023, anno nuovo 2024.
Il cartoncino rigorosamente dipinto a mano su bozzetto del Senatur dal medesimo artista da 28 anni, viene poi fatto stampare ed inviato ai militanti, al mondo politico-istituzionale e ai simpatizzanti. Nella cartolina di quest’anno dipinta su sfondo verde con la tecnica della pittura a gouache, in primo piano Umberto Bossi, che attorno ad un tavolo mostra lo schizzo ideato da lui del logo della Lega Lombarda con Alberto da Giussano agli altri cinque componenti, proprio quel giorno, il 12 aprile del 1984 a Varese. In primo piano in evidenza il messaggio scritto in rosso. Materializzare il sogno: meno tasse, sanità e scuola migliori e più libertà dei popoli.
A seguire gli auguri scritti di suo pugno:” Buon Natale 2023, Buon Anno Nuovo”. Firmato: Umberto Bossi.
Ogni anno lo schizzo è fatto da Bossi in base all’attualità politica e al messaggio che vuol lanciare. Disegnati e dipinti rigorosamente a mano dall’artista degli esordi che vuol mantenere il riserbo più assoluto. È lo stesso pittore da ventotto anni. Tecniche pittoriche utilizzate.
Molti biglietti sono stati realizzati ad acquerello, uno tra i primi a matita verde, altri con gouache su carta. Uno con la pirografia su pannello in legno poi fatto stampare su carta. Nell’edizione 2023/2024 con pittura a gouache. Bossi lascia libertà assoluta all’artista sulla tecnica pittorica. Una volta completato il dipinto, Bossi lo vaglia personalmente e, di suo pugno, ci scrive una frase apponendoci la firma.
Subito dopo viene consegnato al tipografo. Dopo l’approvazione della bozza, viene stampato. Questo biglietto augurale viene letteralmente conteso da moltissime persone. Non solo dai simpatizzanti. È divenuto oramai oggetto cult tra i collezionisti. Di politica e d’arte.
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