Un 2024 di aumenti per parcheggi e oneri di urbanizzazione. Il futuro grigio nel bilancio di Busto Arsizio

Approvata la manovra di previsione 2024-2026 con critiche e mugugni anche nella maggioranza. Il sindaco: "Scelte inevitabili per mantenere a posto i conti. Ai cittadini dico di chiedere meno"

consiglio comunale busto arsizio 2023

L’aliquota Irpef non cala, il costo dei parcheggi blu aumenta e anche gli oneri di urbanizzazione (del 22%). Il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli ha definito il bilancio di previsione 2024-2026 «difficilissimo» e non è mancato anche qualche mugugno nella maggioranza per gli aumenti.

I numeri del bilancio di Busto Arsizio

L’assemblea comunale ha approvato, comunque, i numeri presentati dall’assessore al Bilancio Maurizio Artusa che prevedono 10 milioni di incassi dall’aliquota Irpef, 17,9 milioni dall’Imu, 15,4 milioni dalla Tari, quasi 5 milioni dalle contravvenzioni e 4,7 dal recupero dell’evasione fiscale, 2 milioni dalle concessioni cimiteriali e quasi 4 dagli oneri di urbanizzazione. Resta bassa la percentuale di copertura dei servizi a domanda individuale (mense, asili, impianti sportivi, teatri, musei) che scende addirittura dal 36 al 35%.

Il sindaco Antonelli: “L’unico modo per mantenere i servizi”

Il sindaco ha sottolineato come il Comune sia riuscito a mantenere i servizi inalterati, anzi ad aumentarli in alcuni casi «uno sforzo per il quale ringrazio tutta la struttura comunale ma sempre più difficile da garantire. Per questo i cittadini non dovrebbero lamentarsi e chiedere un po’ meno. Nonostante questo abbiamo assicurato una prospettiva ai conti comunali». Le critiche alla manovra sono arrivate dal capogruppo della lista del sindaco Marco Lanza e da Fratelli d’Italia, soprattutto riguardo ai parcheggi ma al momento del voto tutti si sono allineati e hanno votato a favore.

Le critiche della maggioranza

Le critiche dell’opposizione si sono concentrate sull’aumento degli oneri di urbanizzazione che Mariani ha definito un adeguamento «perchè fermi dal 2012». In relazione a questo aumento il Pd con Maurizio Maggioni ha sottolineato il «pericolo di un raffreddamento dell’iniziativa privata, soprattutto nel centro storico che già soffre in molte sue parti» e ha auspicato attenzione alla futura gestione degli edifici e le aree che verranno rigenerate con i fondi Pnrr: «L’amministrazione ha fatto bene ad approfittare dei fondi che il governo Conte 2 è riuscito a dirottare sull’Italia ma sarà importante progettare perchè siano sostenibili, come è stato fatto per l’edificio Boost».

Neutalia e forno crematorio. Si spera che gli investimenti fruttino

Per quanto riguarda le partecipate Neutalia ed Agesp sono le due voci al centro dell’attenzione dell’amministrazione. Da Neutalia ci si aspetta che i tanti investimenti fatti (si vedano i vari aumenti di capitale stanziati tramite Agesp) portino anche introiti per Busto Arsizio. Della vendita del 70% delle quote di Agesp Energia si è già parlato mentre per Attività Strumentali è in dirittura d’arrivo l’analisi dei costi/benefici nella gestione dei servizi da parte di una consulente esterno (il consigliere delegato Ghidotti ha assicurato risultati per febbraio). L’avvio della tariffa puntuale (non senza polemiche e dubbi tra i cittadini) servirà a rimodulare anche una parte della Tari in futuro. Infine c’è l’investimento sul forno crematorio «da lì – ha detto ancora il sindaco – ci si aspetta tanto» visto la scelta sempre più diffusa della cremazione in luogo della sepoltura.

 

 

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 20 Dicembre 2023
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