Un dono per i bimbi meno fortunati, a Castiglione si celebra il vero significato del Natale
Successo a Castiglione Olona per il pomeriggio di festa con l'associazione Cuorieroi, che ha chiesto ai bambini di portare un dono da consegnare ai loro coetanei ricoverati negli ospedali pediatrici
Qualche ora insieme per scoprire il vero significato del Natale.
Venerdì 8 dicembre al Castello di Monteruzzo tante famiglie hanno potuto assaporare l’atmosfera festosa di questo periodo, ricevendo una importante lezione sull’importanza della generosità.
Grazie all’impegno dell’associazione Cuorieroi per bambini eroi, un esercito di supereroi e principesse ha accolto i bambini per un pomeriggio di gioco, baby dance, foto ricordo e merende golose, con l’obiettivo di raccogliere fondi e doni per chi non trascorrerà un Natale in serenità.
Scopo dei volontari, infatti, è l’aiuto a bambini che vivono in situazioni di indigenza o di malattia.
«Abbiamo chiesto di portare un regalo nuovo, non impacchettato, che sarà consegnato ai pazienti ricoverati negli ospedali pediatrici della zona o a famiglie in difficoltà – ha raccontato Antonino Galici di “Cuorieroi” – e l’afflusso di gente ci ha davvero stupito. E’ arrivata gente dalla provincia di Como, dalla Svizzera: i bambini si avvicinavano a Babbo Natale e ai suoi elfi e, invece di chiedere un regalo per le prossime festività, consegnavano loro un dono, pensando ai coetanei meno fortunati. Una grande lezione di generosità per tutti».
Tantissimi i regali donati per i bambini in difficoltàIl freddo del mese di dicembre è stato riscaldato dalla merenda e dal tè caldo offerto dalla sezione locale Alpini di Castiglione Olona, pronti a dare il proprio contributo a questa giornata solidale.
Soddisfatta l’Amministrazione comunale, che ancora una volta ha voluto rinsaldare la collaborazione con “Cuorieroi” e il loro straordinario impegno.
Un pomeriggio che resterà sicuramente una delle esperienze più significative di questo Natale 2023.
Il “Grazie” che i volontari hanno ripetuto alle famiglie intervenute al Castello di Monteruzzo, in realtà andrebbe rivolto in primis a loro, a quei volti sorridenti agghindati in scomode tutine o pittati di trucchi stravaganti, che hanno permesso di insegnare a tanti bambini il valore del donare.
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