Varese consegna il Premio Furia a Michelangelo Pistoletto

Un salone Estense pieno per il premio “Ecologia Città di Varese edizione 2023”, il riconoscimento intitolato a Salvatore Furia che ogni anno viene attribuito a chi si è distinto nell'ambito della divulgazione in tema di tutela dell'ambiente e di ecologia

Michelangelo Pistoletto è stato accolto da un grande applauso. Ad uno dei più grandi artisti di arte contemporanea, nella serata di martedì 12 dicembre, è stato assegnato il premio “Ecologia Città di Varese edizione 2023”, il riconoscimento intitolato a Salvatore Furia che ogni anno viene attribuito a chi si è distinto nell’ambito della divulgazione in tema di tutela dell’ambiente e di ecologia. Un Salone Estense pieno per l’artista nato a Biella e conosciuto in tutto il mondo grazie alle sue opere d’arte.

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Ma anche per ricordare l’impresa di Salvatore Furia, fondatore della Cittadella del Campo dei Fiori, ricordato dall’assessore all’Ambiente e alla Sostenibilità Nicoletta San Martino che ha aperto la serata e poi dal figlio Max: «Grazie per questo ricordo e questo regalo: quello che è stato fatto è costato tanto in termini di impegno personale, familiare e per Varese. Un impegno per la memoria di questa città, Varese arriva anche da lì».

«Ancora oggi all’Osservatorio Astronomico si legge la capacità di Salvatore Furia di essere un divulgatore. Ancora oggi grazie ai suoi allievi e volontari, quella tradizione della divulgazione popolare si consolida ancora di più, e pensate cinquant’anni fa cosa poteva significare parlare delle tematiche dell’ambiente e della sostenibilità. E’ stato un visionario sui temi oggi attuali e questo premio viene conferito ad un divulgatore contemporaneo come il Maestro Michelangelo Pistoletto», ha sottolineato il sindaco Davide Galimberti, sindaco di Varese.

Luca Molinari, presidente dell’Osservatorio ricorda: «Ho conosciuto l’Osservatorio e Salvatore Furia all’età di 16 anni e da lì ho sempre amato quel luogo. Lui è partito dal basso per realizzare un grande sogno: avvicinare la gente alla bellezza del cielo costruendo un osservatorio astronomico popolare, è stata una delle sue grandi imprese. Dal 2010, da quando è scomparso, sto raccogliendo le sue carte e da allora lo amo ancora di più perché capisco ancora di più i suoi sacrifici. All’Osservatorio oggi vengono migliaia di studenti l’anno, 2700 visitatori per le osservazioni notturne, oltre a tante iniziative. La missione di divulgazione continua e questo è meraviglioso. Sono contento di continuare questa impresa».

LA LECTIO MAGISTRALIS

Intervistato da Andrea Chiodi, attore e regista, Michelangelo Pistoletto, dopo aver ricevuto il premio, ha iniziato un racconto del suo percorso, a partire dalla Cittadellarte di Biella da lui fondata e che racchiude in se due significati: la difesa dell’arte da una parte e la città intesa come luogo di incontro ed estensione verso l’altro. Un centro di ricerca, formazione e produzione artistica dedicato all’arte e alla sostenibilità. Un luogo di scienza, relazioni ed equilibri che ricorda il sogno di Furia, la Cittadella delle Scienze del Campo dei Fiori, il luogo simbolo dell’unione tra natura e società civile.

Michelangelo Pistoletto è stato capace di reimmaginare il mondo nel ventunesimo secolo attraverso la sua formula della creazione, all’insegna di un nuovo equilibrio tra naturale e artificiale che egli chiama Terzo Paradiso. «Un simbolo con al centro un cerchio piccolissimo con dentro tutte le possibilità», spiega Pistoletto, «Il segno della creazione dell’università e ogni istante di creazione».

Perché ti sta così a cuore la creazione? chiede Chiodi.
«Perché è la prima domanda degli uomini: da dove veniamo. Cos’è questo spazio che ho davanti a me e il potere immenso che ho davanti a me? Da cosa nasce tutto questo? La prima opera d’arte è l’impronta della mano sulla caverna. Ma quella mano è la mano mia o non lo è? Tra la mano virtuale e la mia mano fisica si sono aperte le porte dell’ignoto». Ma la mente e la filosofia di Michelangelo Pistoletti non si fermano qui. All’età di novant’anni il Maestro Angelo Pistoletto tiene incollato il pubblico al suo divagare tra arte, scienza, esperienza personale e collettiva.

CONSEGNATO ANCHE IL PREMIO PAVAN

A concludere la serata la consegna del premio “Mario Pavan”, in memoria dell’entomologo che fu anche Ministro dell’Ambiente. Il premio viene assegnato, a seguito della pubblicazione di un bando, ad un giovane dottorando in materie scientifiche. Quest’anno la Commissione tecnica ha decretato vincitore Javier Babi Almenar con la tesi di dottorato dal titolo “Characterisation, Biophysical Modelling and Monetary Valuation of Urban Nature-Based Solutions as a Support Tool for Urban Planning and Landscape Design”. La tesi è risultato di un dottorato in co-tutelle tra l’Università di Bordeaux (Francia) e l’Università di Trento (Italia) e si sviluppa attraverso un approccio interdisciplinare collegando tre aree scientifiche: ecologia, chimica dell’ambiente e pianificazione urbanistica.

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Pubblicato il 12 Dicembre 2023
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