A Cassano Magnago la nuova piazza 25 aprile pensata per i pedoni

Presentato il progetto dell'intervento, dopo gli abbattimenti di alberi dell'estate scorsa: "Sarà una vera piazza". Critiche dalla Lega

Generico 08 Jan 2024

A Cassano Magnago arriva il disegno (per ora di massima) della nuova piazza 25 aprile. Un intervento atteso, dopo che l’estate scorsa erano stati abbattuti – «per ragioni di sicurezza» – una parte significativa degli alberi.

Uno spazio pensato soprattutto per essere più vivibile per i pedoni, anche se non in via esclusiva, visto che rimane un’area di transito di un asse principale.

«Oggi viene definita piazza 25 aprile ma della piazza ha ben poco» dice l’assessore ai lavori pubblici Rocco Dabraio. «Abbiamo pensato soprattutto ad allargare lo spazio a disposizione delle persone».

Nello specifico l’area pedonale viene ridefinita su tre settori, spiega Dabraio: «Una prima zona con il monumento, verso via del Bo, ben visibile a chi arriva da Gallarate. Una zona centrale con una seduta-palco adatta anche ad eventi. E infine la zona di via Gasparoli, con la possibilità in futuro di inserire un chiosco».

«Questo può diventare un elemento di attrazione che può portare più persone in zona. Un elemento che sicuramente non disturba i commercianti ma anzi diventa un motivo in più per frequentare una zona che oggi è per lo più di transito».

Un punto di passaggio

Storicamente la piazza, tra l’altro, fu realizzata negli anni Cinquanta sull’area che un tempo era della stazione del tram da Gallarate. Di certo ancora oggi è un luogo di passaggio, visto che (dopo la rivoluzione della viabilità nel 2015) di qui passa il traffico dell’asse che collega Gallarate con Cairate-Tradate in direzione est.
«Per ora non viene toccata la viabilità, ma la piazza è pensata anche eventualmente per una chiusura totale in futuro».

Le critiche della Lega

Sul progetto si è espressa già duramente la Lega cassanese, in particolare sullo studio preventivo: «Ci chiediamo se sia stato fatto un censimento delle attività commerciali, bancarie e mediche che si affacciano sulla piazza, che potrebbero subire un danno economico dovuto alla diminuita possibilità di posteggi; non ché della presenza ed afflusso nella zona di persone portatrici di handicap che necessitano di stalli riservati, e del fatto che i parcheggi attuali vengono utilizzati anche per raggiungere altre zone della Città adiacenti la piazza».

«Ci chiediamo altresì se la modifica del calibro stradale consentirà ancora il transito agevole degli autobus di linea e quello, occasionale, dei carri di Carnevale. E ancora, se sarà ancora possibile per le Forze dell’Ordine effettuare i periodici posti di blocco, venendo meno lo spazio per posizionarsi».

Le modifiche ai parcheggi

La Lega ha sottolineato con forza il tema dei parcheggi. Su cui l’assessore Dabraio replica subito: «Vengono tolte alcuni parcheggi, è vero, ma intendiamo realizzato un parcheggio tra via Carducci e via 4 novembre. Rivedremo poi le tempistiche di sosta – il disco orario – in alcuni spazi adiacenti»

Di fronte alle critiche sul percorso di disegbo dello spazio, Dabraio fa riferimento soprattutto al dibattito politico: «Quella presentata in commissione era una idea progettuale: abbiamo dato due settimane alle forze politiche per dare loro la possibilità di esprimere osservazioni, ma nessuno si è espresso».

Un progetto da discutere

La Lega ritiene «doveroso coinvolgere i portatori di interesse illustrando il progetto stesso e raccogliendo le relative osservazioni in un contesto di gestione partecipata del bene pubblico».

«Due settimane di tempo nel periodo natalizio non sono sufficienti per poter elaborare una proposta seria» ribatte a Dabraio Tommaso Police, della lista d’opposizione di centrosinistra. «Soprattutto per i gruppi che non dispongono di un ufficio tecnico come il suo assessorato. Senza dimenticare che i documenti non sono stati resi disponibili sin da subito. Come Lista Tommaso Police faremo sicuramente pervenire le nostre idee e la nostre osservazioni a riguardo, non mancherà la nostra opinione».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 12 Gennaio 2024
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