A Tradate si parla della ricerca di civiltà intelligenti

Con il 2024 il GAT, Gruppo Astronomico Tradatese entra nel suo 50esimo di attività continuativa, con oltre 800 conferenze pubbliche e viaggi in ogni parte del mondo per lo studio di fenomeni celesti. L’Associazione degli astrofili tradatesi nacque infatti appena dopo le missioni Apollo che portarono l’uomo sulla Luna (1969-1972) ed in occasione dell’invio, in data 16 novembre 1974, di un messaggio in codice che il radiotelescopio di Arecibo (Porto Rico) lanciò verso eventuali altri mondi abitati dell’ammasso globulare M13, distante dalla Terra circa 25.000 anni luce.

Non è quindi un caso che la prima importante serata pubblica del 2024 sia in qualche modo legata alla ricerca di extraterrestri. Infatti lunedì 22 gennaio 2024, alle ore 21.00 presso il cinema Grassi di Tradate il dott. Giuseppe Palumbo, noto esperto di cinematografia scientifico-astronomica ed autore di numerose pubblicazioni su questo tema, farà una presentazione in chiave moderna dell’equazione di Drake, una famosa formula matematica utilizzata nell’esobiologia (il campo della biologia che considera esistente la vita extraterrestre) per stimare il numero N di civiltà extraterrestri in grado di comunicare nella nostra Galassia.

Questa “equazione” venne formulata nel 1961 in occasione di un congresso scientifico, dall’astronomo statunitense Frank Drake (1930-2022), come input per stimolare il dialogo ed il metodo scientifico su un campo fino ad allora rientrante nella fantascienza: la ricerca di intelligenze extraterrestri nella nostra Galassia. A distanza di oltre 60 anni alcuni fattori di questa famosa equazione ( il tasso annuale di formazione stellare nella Via Lattea, il numero di pianeti per stella, il numero di pianeti abitabili) sono al giorno d’oggi abbastanza chiariti. Altri fattori, però, rimangono fortemente in dubbio. In particolare rimane ancora molto aleatoria la probabilità che la vita su un pianeta accogliente diventi anche intelligente e, soprattutto, rimane assolutamente incerta, la longevità (dati gli esempi che ogni giorno ci dispensa la nostra civiltà…) di una civiltà intelligente.