A Varese è Mannionmania: mille magliette vendute e l’intervista alla Domenica Sportiva
Le t-shirt create dal Trust sono quasi esaurite in pochi giorni e porteranno 20mila euro nelle casse del club. Intanto Nico parla alla Rai: "Da piccolo odiavo i capelli rossi, ora sono il mio distintivo"
Effetto Mannion dentro e fuori dal campo. Le tre vittorie conquistate dalla Openjobmetis da quando la squadra biancorossa può contare sul giovane fuoriclasse azzurro hanno raddrizzato una classifica che si era fatta molto pericolosa ma hanno anche acceso i riflettori su tutto il mondo della Pallacanestro Varese.
Delle vicende biancorosse ne hanno ovviamente parlato tutti i media e i siti di settore, ma anche la trasmissione simbolo dello sport della RAI, la Domenica Sportiva. Nella puntata di domenica 7 gennaio l’appendice “L’altra DS” ha mandato in onda un’intervista a Nico curata da Edi Dembinski: il play varesino ha parlato di se stesso («odiavo i capelli rossi, mi bullizzavano per quello ma adesso li amo e mi caratterizzano»), della sua famiglia («mamma e papà ci sono sempre stati e mi seguono in tutte le partite») e dell’ottimo rapporto con la Nazionale. «A quest’anno chiedo di essere me stesso: l’obiettivo è vincere il maggior numero possibile di partite con la mia squadra».
CLICCANDO QUI si può rivedere la puntata: l’intervista a Mannion inizia intorno al 30′ minuto.
Parole d’oro per i tifosi di Varese che, intanto, hanno risposto in maniera eccezionale alla “chiamata” arrivata dal trust “Il basket siamo noi” nei primi giorni dell’anno. Le t-shirt dedicate a Mannion sono infatti andate a ruba: «Abbiamo praticamente raggiunto quota mille maglie vendute – spiega il presidente di IBSN, Umberto Argieri – Un successo esagerato se consideriamo che sono state acquistate a scatola chiusa visto che abbiamo diffuso solo la grafica, e che le modalità di prenotazione non erano così semplici. Bisognava compilare un modulo online e poi pagare con un bonifico: insomma, non come andare in un negozio».
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Il duplice obiettivo del trust era quello di dare ai tifosi un capo d’abbigliamento esclusivo e di garantire alla Pallacanestro Varese un’entrata finanziaria consistente nel giro di pochi giorni. «Al netto delle spese, tutto l’incasso andrà alla società: lo scopo era quello di raggiungere i 20mila euro e ci riusciremo. Ma anche questa nostra iniziativa va vista in un panorama più ampio, di cui fa parte anche un servizio come quello della Domenica Sportiva: ovvero far parlare di Varese, della sua squadra, dei suoi sponsor. Visibilità che la presenza di un campione come Nico può garantire».
Le magliette del Red Mamba resteranno a tiratura limitata e non verranno ristampate (c’è ancora tempo per l’acquisto fino a martedì 9: QUI il link per la prenotazione) anche se qualche pezzo residuo potrebbe essere messo in vendita dal trust in futuro. Piuttosto non si esclude l’idea di proporre t-shirt anche con il volto di altri giocatori biancorossi.
Foto M. BorseriniIn attesa che la società metta in vendita anche le canotte ufficiali da gioco con il numero 4: in questo caso le tempistiche sono superiori (purtroppo non siamo nel mondo del calcio…) e coinvolgono lo sponsor tecnico ufficiale del club che da quest’anno è la parmense Errea. «La produzione era ferma nel periodo natalizio ma le maglie da gioco sono in arrivo nel mese di gennaio – spiegano da Pallacanestro Varese – e le metteremo a disposizione non appena possibile». In pratica si attende una nuova fornitura completa perché, proseguono da piazzale Gramsci «nella prima parte di stagione abbiamo venduto quasi tutta la fornitura: le maglie da gioco bianche sono terminate, quelle rosse quasi. Parliamo di qualche centinaio di capi cui vanno aggiunte le quasi 100 “pink jersey”, l’edizione speciale indossata contro Tortona per sensibilizzare sulla prevenzione del cancro al seno».
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