Al cineforum delle Arti di Gallarate l’occasione di vedere “La chimera” di Alice Rohrwacher
Ambientato negli anni Ottanta, è una ricerca ostinata di morte, di vita, di riscatto dalla povertà e di occulto materiale. Il cinema di via don Minzoni prepara anche altri due momenti speciali
Il Cineforum alle Arti offre l’occasione, giovedì 18 gennaio, di vedere uno dei film d’autore più attesi del momento: “La chimera” della regista Alice Rohrwacher. Un film che ha fatto discutere anche per la programmazione limitata. Una buona occasione poterlo dunque gustare in una sala storica, come solito in duplice proiezione: alle ore 15:00 introdotto dalla prof.ssa Cristina Boracchi e poi alla sera, alle ore 21:00, introdotto e commentato da Gabriele Lingiardi.
Diretto da Alice Rohrwacher con Josh O’Connor, Carol Duarte, Vincenzo Nemolato, Alba Rohrwacher e Isabella Rossellini, è ambientato negli anni ’80 nel traffico clandestino dei manufatti storici, alimentato dai “tombaroli”. Il film racconta la storia di un archeologo britannico, Arthur (Josh O’Connor), che viene coinvolto nel mercato nero di reperti storici preziosi, rubati dalle tombe durante gli scavi. Dopo essere tornato da una cittadina sul Mar Tirreno, Arthur si riunisce con la sua banda di tombaroli, alla quale offre la sua dote: sentire il vuoto. Arthur, infatti, è in grado di percepire il vuoto della terra, là nelle profondità del suolo, dove vi sono nascoste le vestigia di un mondo passato.
Quel vuoto è identico a quello che l’uomo percepisce nel suo animo, quando ricorda il suo amore perduto, Beniamina. Ed è così che la chimera, inseguita con tanta fatica e di ardua cattura, diventa un sogno agognato e difficile da raggiungere, come un guadagno facile o la ricerca dell’amore ideale.
«Nel film ho cercato di tessere fili molto disparati, come in un arazzo orientale. Ho provato a giocare con il soggetto rallentando, accelerando, cantando, proclamando, ascoltando. E osservando gli uccelli in volo, che per gli Etruschi rappresentano il nostro destino» ha spiegato Alice Rohrwacher. «La cosa più importante è, come in un caleidoscopio, trovare nella storia di un uomo la storia degli uomini e riunirsi attorno a un film per chiedersi quanto sia sfortunata e comica, commovente e violenta, l’umanità».
Il ciclo invernale 2024 delle Arti propone cinque pellicole di grandi autori, per lo più italiani (ma c’è anche il nuovo Ken Loach): qui trovate tutte le proiezioni.
Occasioni speciali di cinema alle Arti di Gallarate
E non solo: il cinema di comunità di via don Minzoni offrirà anche alcune occasioni speciali: il 23 gennaio è in programma “Il cacciatore”, la versione restaurata del capolavoro del 1978, con Christopher Walken, John Savage, Robert De Niro, Meryl Streep, John Cazale. Una proposta che viene incontro alla domanda degli spettatori di rivedere il grande cinema su grande schermo.
L’8 febbraio invece, dentro alla già prevista proposta di cineforum, ci sarà una gradita aggiunta: l’intervento in collegamento della regista Emma Dante, in occasione della proiezione di “La misericordia”.
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