Assegno Unico 2024 per i figli: il rinnovo è automatico, l’importo no

Dal mese di marzo sarà corrisposto il minimo dell'importo a chi non presenta l'Isee 2024 entro il 29 febbraio . Possibilità di recupero entro giugno 2024

famiglia vacanza mare

Come già accaduto nel 2023, il rinnovo dell’Assegno unico universale per i figli minori è automatico, ma la conferma dell’importo non lo è.

Lo precisa un l’Inps in un messaggio  pubblicato a inizio gennaio: non occorre presentare una nuova domanda, la prestazione già accolta e in corso di validità (non decaduta, revocata, respinta o in stato di rinuncia) prosegue per tutti i beneficiari secondo un principio di continuità.
È però necessario presentare tempestivamente l’Isee 2024 per non rischiare di vedersi ridotto al minimo l’importo dell’assegno.

TERMINI ISEE 2024 IN FUNZIONE DELL’ASSEGNO UNICO

Come sempre l’indicatore Isee sulla situazione economica del nucleo familiare è un fattore indispensabile a determinare l’importo della prestazione. L’Isee ha scadenza annuale ed è quindi necessario per tutti i beneficiari presentare una nuova Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU) per il 2024, correttamente attestata.

L’Isee 2024 va presentato entro il 29 febbraio 2024. Per i primi due mesi del del 2024, gennaio e febbraio, sarà ritenuto valido l’Isee 2023 (come già stabilito dal decreto legislativo n. 230/2021).
A partire dal 1 marzo 2024 invece, in mancanza di un Isee 2024, l’importo dell’Assegno unico sarà erogato con riferimento agli importi minimi previsti.
Per i ritardatari ci sarà comunque un margine per recuperare l’importo spettante.

Qualora la nuova Isee sia comunque presentata entro il 30 giugno 2024, gli importi eventualmente già erogati per l’annualità 2024 saranno comunque “adeguati a partire dal mese di marzo 2024 con la corresponsione dei dovuti arretrati”.

L’Isee può essere presentato in modalità ordinaria (con l’aiuto dei patronati) o con la presentazione in modalità precompilata della Dichiarazione Sostitutiva Unica, tramite l’apposito servizio online (disponibile sul nuovo Portale unico Isee A QUESTO LINK), realizzato grazie alla condivisione delle informazioni fornite da Agenzia delle Entrate e INPS.

ADEGUAMENTO DEGLI IMPORTI ALL’INFLAZIONE

Come previsto dalla normativa, anche quuest’anno l’importo dell’Assegno unico per le diverse soglie Isse, dovrà essere adeguato alle variazioni dell’indice ISTAT sul costo della vita (o indice dei prezzi al consumo).
L’indice non è ancora stato pubblicato, ma ci sia spetta una cifra in linea con l’adeguamento delle pensioni all’inflazione pari al 5,4 per cento indicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Nel frattempo la prima mensilità dell’Assegno unico 2024 sarà liquidata nei giorni 17 e 18 e 19 gennaio sulla base degli importi previsti dalla tabella vigente nel 2023 per poi essere oggetto di conguaglio con la successiva mensilità (pagamenti previsti nei giorni 16, 19, 20 febbraio 2024).

I conguagli da parte dell’Istituto sull’importo dell’assegno spettante vengono comunque comunicati all’utente tramite mail o sms.
Il dettaglio delle operazioni effettuate è visualizzabile tramite il nuovo pannello informativo semplificato, consultabile attraverso il portale dell’Inps utilizzando le proprie credenziali di autenticazione (SPID, CIE e CNS) o tramite l’intermediario di fiducia.

NUOVE DOMANDE DI ASSEGNO UNICO

Potranno presentare una nuova domanda coloro che non hanno mai fruito dell’Assegno unico (ad esempio i nuovi genitori) e quanti avevano trasmesso una domanda che non è stata accolta o che non è più attiva.
Le domande possono essere presentate tramite: servizio online; Contact center; patronati; app INPS Mobile.
Per le domande presentate entro il 30 giugno 2024, l’Assegno unico è riconosciuto a decorrere dal mese di marzo 2024.

Il pagamento della prima rata della prestazione avverrà di norma nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Nella stessa data sarà accreditato anche l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito oppure a debito.
Maggiori informazioni a questo link.

 

 

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Pubblicato il 15 Gennaio 2024
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