Casa Funeraria Campo dei Fiori di Azzate: un’oasi di pace e cura

Renzo Oldani racconta la sua visione di un luogo accogliente e sereno per i vivi e un'ultima dimora rispettosa per i defunti

Casa Funeraria Campo dei Fiori Azzate

«Volevo che questo fosse un luogo sereno per i vivi e un’ultima casa accogliente per i defunti. Credo di aver realizzato il mio sogno».

Galleria fotografica

Casa Funeraria Campo dei Fiori di Azzate, un’oasi di cura e pace 4 di 17

Renzo Oldani ha inaugurato un anno fa la Casa Funeraria ad Azzate, in via Piave. Quella che un tempo era una fabbrica è diventato un edificio moderno ma accogliente, circondato da un giardino attraversato da un piccolo ruscello, e piante scelte con cura. “Cura” è la parola che viene ripetuta più spesso. Cura dei luoghi, cura delle persone, anche quelle che han lasciato il corpo, cura dei dettagli.

Il senso di pace è l’aspetto che caratterizza la Casa Funeraria Campo dei Fiori. Sono 1250 metri quadrati che ospitano uffici arredati in maniera sobria, ma di classe. Le camere mortuarie sono cinque, ognuna delle quali ha il nome di un fiore, oltre una bella sala del commiato. I finestroni fanno entrare il sole dal giardino e lucernari creano giochi di luce, enfatizzati da farfalle e stormi di uccelli, figure in rilevo, che si staccano dalle pareti: «È una struttura innovativa, anche dal punto di vista ecologico – spiega Oldani -: tutti i locali vengono sanificati ed igienizzati grazie ad un impianto modernissimo che purifica l’aria. Ogni stanza poi è dotata di uno piccolo schermo che può mostrare le foto e i video della persona a cui si sta rendendo omaggio, accompagnate dalla musica che più si desidera, scelta attraverso Spotify oppure da una collezione studiata da esperti di musicoterapia».

La sala del commiato non ha alcun segno religioso: «Vogliamo sia multietnica. I tempi sono cambiati e noi possiamo arredare la sala sulla base dei diversi credo religiosi. Anche questo è il nostro modo di rispettare le persone e le diversità che contraddistinguono la nostra società», spiega Renzo Oldani che è stato il fondatore di una delle prime case funerarie in provincia di Varese, nel 2005.

La ricerca del luogo più adatto per realizzare una Casa Funeraria con questi standard è durata a lungo: «Volevo proprio che ci fosse tanto spazio verde, ai dettagli poi ho pensato io: hodisseminato il giardino di simboli. Le sfere “spezzate” da cui esce la luce che illumina il giardino, un sasso a forma di cuore, il ponticello ed un gazebo che presto ospiterà un glicine, dove si potrà passeggiare, o fermarsi a pensare. Mettiamo anche a disposizione un catering: quello che un tempo si faceva a casa ora è possibile farlo qui, nella massima riservatezza. I parenti non devono preoccuparsi di nulla, il loro caro è in un posto bello e accogliente, e gli amici e i famigliari possono venirlo a salutare in qualunque momento».

Il tavolo in pietra della sala del commiato, le scrivanie dell’ufficio, le porte a vetro, gli specchi antichi e persino il lavabo in marmo del bagno ricavato dal gradino di un’antica scala, sono tutti particolari studiati e voluti da Renzo Oldani: «Chi mi conosce davvero, lo sa: non si tratta solo di offrire un servizio accurato, diverso, forse migliore; il rispetto per i defunti è il principio che che ci guida. Per noi non esistono ricchi, poveri, colpevoli, innocenti: esistono solo le persone, che tali restano anche quando non sono più in un corpo vivo».

Al fianco di Renzo Oldani ci sono la moglie Mary, il figlio Lorenzo e il genero Massimiliano: «Ho realizzato questa Casa Funeraria proprio perché so che loro continueranno sulla strada che ho tracciato tanti anni fa, quando ero un ragazzo di 23 anni, che non voleva più stare in falegnameria. Ho dovuto combattere con chi pensa che lavorare in un’impresa di pompe funebri sia in fondo solo “fare il necroforo”. Non è così: per noi dietro ogni defunto c’è una storia e questa consapevolezza guida ogni nostra scelta e ogni nostra azione».

di
Pubblicato il 29 Gennaio 2024
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Casa Funeraria Campo dei Fiori di Azzate, un’oasi di cura e pace 4 di 17

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.