Cento anni di Borducan, Sacro Monte di Varese in festa per il locale nato nel 1924

La bella palazzina che lo ospita vede scolpita sui suoi muri la sua data di nascita: 1924. E quella data sarà celebrata con una serie di eventi che durerà un anno

foto del giorno 8 gennaio 2024 borducan sacro monte varese

(Foto di copertina di Filippo Impieri)

E’ una storia liberty, è una storia varesina ma soprattutto è una storia centenaria quella del Borducan, il mitico locale del Sacro Monte che prende il nome dal suo liquore, e che da sempre è nel cuore dei varesini. La bella palazzina che lo ospita vede scolpita sui suoi muri la sua data di nascita: 1924.

E quella data gli attuali gestori del bar-ristorante-albergo hanno deciso di celebrare, con una serie di eventi che durerà un anno, e coinvolgerà tutto il borgo di santa Maria del Monte.

LA STORIA DEL BORDUCAN

La storia del Borducan è strettamente legata a quella del suo liquore, brevettato nel 1872 da Davide Bregonzio, erborista e garibaldino, che aprì un locale nel borgo proprio per offrire il suo “Elixir al Borducan” un liquore a base di arance e una miscela d’erbe di montagna, da lui ideato di ritorno dall’Algeria e distribuito nelle farmacie della città.

In realtà, il primo locale non fu dove è ora: fino al 1905 era situato nell’attuale Ristorante Milano, poi dal 1905 al 1924 in quello che oggi è il ristorante Al Montorfano.

Nel 1924 però la nuora di Davide, Anita, commissionò a Piccoli, capomastro dell’architetto Sommaruga che poco prima aveva realizzato il Palace a Varese una palazzina in stile liberty, che aveva la doppia funzione di esercizio pubblico e residenza privata della famiglia Bregonzio: è quella che ancora oggi ospita il Caffè del Borducan.

Per molti anni il locale fu gestito prima da Anita e poi da Bruno, nipote di Davide. Alla sua morte il Borducan passò attraverso diverse gestioni: per qualche anno i discendenti dei Bregonzio, ovvero la famiglia Bianchi, che è tuttora proprietaria, se ne occuparono direttamente. L’attuale gestione, che vede in prima linea Riccardo Santinon si è insediata nel 2017.

Borducan 100 anni
Riccardo Santinon

UN INTENSO PROGRAMMA DI FESTEGGIAMENTI, ANCORA TUTTO DA SCOPRIRE

Sono diversi gli eventi previsti per festeggiare un cosi importante compleanno. Il primo è per giovedì 25 alle 17 con un incontro, che vuole essere il primo di una serie, promosso dall’associazione La Varese Nascosta. “I Racconti accanto al fuoco” è il titolo dell’incontro nella Sala del camino del Borducan che vedrà protagonista l’artista (in ogni senso: dall’arte figurativa, alla musica alla scrittura) Nicoletta Magnani.

Domenica 28 è previsto il primo dei “Brunch del centenario” che si susseguiranno una volta al mese: non cercate però di prenotare il primo perchè ormai è già sold out, mentre sabato 10 febbraio è stata organizzata dal FAI di Varese in collaborazione con l’Ordine degli architetti di Varese una visita guidata per scoprire la storia del Borducan. Anche questa è già sold out, tanto che si sta organizzando un secondo appuntamento.

«Il calendario proseguirà anche con altri appuntamenti – spiega Santinon – Archeologistics ha dato la sua disponibilità per altri eventi e in particolare ha fornito i locali del centro espositivo monsignor Macchi per una mostra fotografica su di noi. Oltre a una visita guidata al mese, degustazioni e altro che contiamo di raccontare prossimamente»

DA LUOGO DI BIGIATE A LOVE RESTAURANT: COME SI È EVOLUTO IL BORDUCAN

A partire dal 2017 il locale è in gestione a Riccardo Santinon, già assessore nella amministrazione Fontana e con un dna di famiglia da ristoratore e albergatore, che ha dato alla realtà una nuova vita pur rispettandone l’unicità e la tradizione, trasformandolo, nelle ore serali, in un “romantic hotel & love restaurant”: « Quando l’ho preso in gestione il lavoro serale stentava – spiega Santinon – Cercavo così un modo per risollevare la partecipazione sfruttando l’affezione al posto dei varesini. Sulla scia del romanticismo che rende quel posto unico già di per sé, e che richiama alla privacy e alla riflessione, abbiamo deciso così di organizzare una cena a lume di candela, rigorosamente senza bambini. Fu un successo: inizialmente la organizzammo una volta alla settimana, il venerdì, poi, a richiesta stessa dei clienti, tutte le sere. Così ora ogni sera la cena al Borducan è a lume di candela. Da li poi è rinata la sua fama: il nome è circolato, l’hotel e il ristorante hanno ripreso a lavorare».

San Valentino al Borducan
La cena di San Valentino al Borducan

Nei ricordi dei varesini però il Borducan è molto di più: «Ci raccontano di tutto: chi bigiava qui, chi veniva a studiare, chi saliva al Sacro Monte per chiacchierare con Bruno, chi ancora ci ricorda com’erano i vecchi arredi. Era uno dei primi locali con la televisione, qui i residenti vedevano insieme “Lascia o Raddoppia”».

Gli avventori del locale, che continua ad essere non solo ristorante ma anche bar e albergo, sono molto diversi tra loro a seconda della fascia oraria: «Al mattino passano quelli che corrono e che si fermano alla fine per fare uno spuntino, poi magari ci sono i vecchietti che fanno una passeggiatina e si fermano a pranzare. Al pomeriggio si fermano le famiglie in gita per una merenda e alla sera è il momento delle coppie – spiega Santinon –  L’hotel, che ha nove camere, ha una vita sua: vengono in tanti dalle zone più vicine come la provincia di Varese, Milano, la Svizzera, per cenare e poi rimanere a dormire. Con la bella stagione poi arrivano i turisti stranieri: in particolare tedeschi, olandesi, francesi e, da oltre oceano, statunitensi».

Quella del Borducan è stata però una storia con vicende alterne, specialmente quando i Bregonzio non l’hanno più gestito direttamente: prima di Santinon è passato di mano diverse volte, fino alla decisione dell’attuale gestore: «L’ho scelto perchè qui c’era qualcosa di piu di un semplice albergo o ristorante: c’era una storia da raccontare – spiega –  L’ho detto anche ai proprietari che a me sembrava sottostimato, che poteva diventare più leggendario. E penso che sia quello che poi siamo riusciti a fare: dargli l’importanza che merita. Ora il posto è un riferimento per Varese, è tornato ad essere quasi un’istituzione: ci abbiamo lavorato tanto, ma ci siamo riusciti».

Un sogno, in mezzo a questi festeggiamenti, ancora c’è: «Mi piacerebbe organizzare, sempre in occasione del centenario, un convegno sul Sacro Monte, mettendo a confronto il borgo negli anni della nascita del Borducan e ora: 100 anni fa qui c’era il tram, la funicolare, un certo indotto turistico. Se si poteva fare allora, perchè non ce la facciamo adesso?»

 

 

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

Il web è meraviglioso finchè menti appassionate lo aggiornano di contenuti interessanti, piacevoli, utili. Io, con i miei colleghi di VareseNews, ci provo ogni giorno. Ci sosterrai? 

Pubblicato il 25 Gennaio 2024
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