Cristina Riganti, Federmoda Varese: “Ora è meglio un giorno alle terme che un nuovo vestito, i saldi sono cambiati”

Cristina Riganti, neopresidente di Federmoda Varese, ha condiviso con Varesenews le sue riflessioni sui saldi invernali appena iniziati

Confcommercio varie

Sono dei saldi invernali “strani” quelli appena iniziati, diversi rispetto a quelli cui i commercianti erano abituati, e forse anche segno di un nuovo modo di intendere gli acquisti, che sta prendendo sempre più piede. A sottolinearlo è Cristina Riganti, neopresidente di Federmoda Varese, organizzazione legata a Confcommercio che annovera nella provincia oltre 700 aderenti tra imprenditori appartenenti ai settori del commercio dell’abbigliamento e delle calzature, che ha condiviso con Varesenews le sue riflessioni sui saldi invernali appena iniziati.

«Innanzitutto, e non per giustificare nulla, va sottolineato che questi primi tre giorni sono stati particolari, in un contesto di vacanza e città deserte –  Ha spiegato Riganti, descrivendo l’atmosfera dei primi moneti di saldi – Il venerdì è sempre una partenza particolare, e quel giorno per di più pioveva. In questo modo, i centri storici hanno sofferto, mentre i centri commerciali hanno lavorato di più».

Morale, l’inizio dei saldi non è stato certo “con il botto”: «C’è stata una partenza decisamente sottotono – ha sottolineato la presidente di Federmoda – Poi abbiamo avuto una bella ripresa il sabato, ma già la domenica è stata scarsa»

Riganti ha sottolineato inoltre come il panorama dei saldi sia cambiato negli ultimi anni: «Non c’è più il grande impatto, come negli anni ’90, quando erano due mesi netti e c’erano solo quelle offerte. Forse è ancora così nelle grandi città, dove ci sono le grandi firme. Noi invece siamo vicini a Milano, dove arrivano persone da tutto il mondo per i saldi, ma non abbiamo lo stesso appeal. Poi c’è il click day online, dove si compra con un semplice tocco di un dito. Insomma, per i negozi “normali” è diventato tutto diverso».

Parte della diversità è segnata anche dalle promozioni che ormai si svolgono durante tutto l’anno, come il Black Friday, e delle strategie di fidelizzazione dei clienti.«Ora ci sono iniziative che procedono indipendentemente dai saldi: penso al Black Friday, ai messaggi email ai tesserati, alle promozioni prima di Natale o presaldi» ha precisato.

Ma c’è anche un cambiamento nelle priorità di acquisto delle persone: «Abbigliamento e le calzature sono scesi in fondo alla lista delle priorità di spesa dei consumatori, prima c’è il viaggio – ha concluso Cristina Riganti – Ora è meglio un giorno alle terme che un nuovo vestito. I bisogni sono cambiati, le mode sono cambiate. Una volta si conoscevano a memoria i nomi delle modelle, ora quelli degli chef».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 09 Gennaio 2024
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