Cronaca, conti ed Europa nel discorso di Giorgia Meloni alla stampa

La presidente del consiglio nella conferenza stampa fa il punto dinanzi ai giornalisti in agitazione per le nuove norme sulla pubblicazione delle ordinanze

Generico 01 Jan 2024

La legge bavaglio? «È frutto di un emendamento parlamentare, che tra l’altro arriva dall’opposizione». I conti pubblici? «Meglio tagliare la spesa che aumentare le tasse». E sulle elezioni europee di primavera non ha ancora deciso.

È una Giorgia Meloni a tutto campo che risponde alle domande dei giornalisti, molti dei quali in agitazione proprio per le norme che dal Parlamento potrebbero con l’approvazione del testo, rappresentare un problema per il diritto di cronaca giudiziaria. La conferenza, tecnicamente di fine anno, si sarebbe dovuta tenere nei giorni scorsi, poi slittata per problemi di salute dell’inquilina di Palazzo Chigi.

LEGGE BAVAGLIO
Dunque sulla «Legge bavaglio» – la modifica prevalentemente dell’articolo 114 del codice di procedura penale – Meloni parte dal periodo precedente alla Riforma Orlando, dunque alla situazione precedente rispetto alla norma oggi in vigore e che si vorrebbe cambiare. «La legge prevede che non possa essere pubblicata per intero o per estratto l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Sapete che nel 2017 fu fatta dall’allora riforma Orlando fu fatta un’eccezione a questa previsione del nostro codice penale, consentendo la pubblicazione, ma questo non toglie al diritto del giornalista di informare, rimane il diritto del giornalista a conoscere quell’atto e riportare le notizie. Quindi francamente non ci vedo un bavaglio, sempre che non si dica che fino al 2017 la stampa non sia stata imbavagliata», ha specificato la Presidente del Consiglio.

La conferenza stampa però, proprio per questo motivo, è sttaa disertata da molti opertori della stampa. «In questa sala ci sono alcuni banchi vuoti: la Fnsi ha inteso disertare per protesta la conferenza. Una protesta che nella sostanza condivido. Ci allarma l’approvazione di un emendamento che rischia di far calare il sipario sull’informazione in materia giudiziaria». Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli, in apertura della conferenza stampa di fine anno. «Chiediamo di ripensare a fondo la riforma della diffamazione in discussione al Senato – ha proseguito -; una proposta che non disincentiva in maniera seria le liti temerarie e comprime invece il diritto dei cittadini a un’informazione libera».

POLITICA

Sulle mosse legate alle prossime elezioni europee Meloni nel rispondere alla domanda dei crinisti politici ha spiegato di «non avere ancora deciso». «La mia eventuale candidatura potrebbe forse portare altri leader a fare la stessa scelta, penso ai leader dell’opposizione: sarebbe anche un test», ha aggiunto. Poi, sempre per quanto concerne il tema legato al confronto politico Meloni ha spiegato di non sottrarsi al confronto con la segretaria del Pd Elly Schlein: «Non mi sono mai sottratta né lo farò. Ma lei lo sa come la penso sulla condizione femminile, non credo debba essere solo questo l’oggetto del confronto. Siamo due leader politici. Non so se lei sia disponibile, non mi prendo impegni sul dove, ma posso dare la mia disponibilità a fare il confronto».

CONTI E BANCHE

Il tema caldo è anche quello delle risorse a disposizione dei conti pubblici: mancano 32 miliardi, chiede una giornalista: da dove verranno tutti questi soldi? «Bisogna sapere di cosa parliamo perché non sappiamo quale sarà la crescita dell’economia italiana, è stimata superiore alla media Ue, io non sono per aumentare le tasse, lavoro prevalentemente sul taglio della spesa, che è quello che abbiamo fatto con questa legge di bilancio, sostenendo ad esempio il rinnovo del taglio del cuneo contributivo. Io confido che magari lungo questo anno si possa essere ragionevoli e immaginare una diminuzione dei tassi di interesse che libererebbe diverse risorse, il mio obiettivo è confermare le misure che abbiamo portato avanti, se riesco addirittura migliorarle, ma lo valuteremo. Tra i due -aumentare le tasse o tagliare la spesa pubblica- ovviamente scelgo la seconda».

Un altro tema di portata economica è stato quello legato alla tassazione degli extra-profitti bancari: «C’è stata una differenza tra i tassi di interesse per i mutui e quelli dei depositi e dei conti correnti. La differenza è stata oggetto della tassazione per il 40 per cento. La tassa c’è, quello che è cambiato è stata l’aggiunta della possibilità di accantonare un importo par a due volte e mezzo l’ammontare della tassazione in una riserva non distribuibile. Questo comporta che aumentando le riserve aumenterà anche il credito erogato ai cittadini. Nel caso in cui si optasse per il non versamento immediato della tassazione, questo comporterebbe un aumento del credito erogato e questo comporta nel medio periodo che molte banche pagheranno più tasse di quelle previste dalla tassa sugli extraprofitti. L’operazione è una operazione win win, da una parte c’è l’ipotesi di pagare subito la tassa l’altra ipotesi è il rafforzamento del capitale. Dobbiamo riconoscere il coraggio e finora i cittadini italiani hanno mostrato di capire».

Ancora: sono stati annunciati interventi per attirare investimenti stranieri in Italia, che potrebbero rappresentare un importante volano frenato da molti ostacoli di natura burocratica, «lacci e lacciuoli» su cui il Centrodestra negli ultimo decenni ha sempre annunciato di voler sopprimere.

RIFORMA PREMIERATO

«Non vedo come l’elezione diretta del capo del governo possa incidere sulla diminuzione delle prerogative del capo dello Stato», ha risposto Meloni. «Voto per te perché tu faccia questo in mia vece. Se manca questo passaggio è un poroblema», ha spiegato la premier riferendosi a come vede il meccanismo della democrazia rappresentativa: «Il punto è che ci sono stati parecchi governi in carica che non hanno mai dovuto rispondere ad un programma». «Penso che questa sia una delle riforme più importanti che si possa dare all’Italia. La democrazia è la cosa più bella del mondo e vado fiera di questa riforma. Il referendum non è su di me ma sul futuro della nazione».

IA

All’inizio del suo discorso Meloni ha parlato anche di Intelligenza artificiale. «Sono molto d’accordo sulle regole sulla Intelligenza artificiale, perché sono preoccupata del suo impatto su vari livelli e in particolare sul mercato del lavoro. In passato abbiamo sempre conosciuto una sostituzione di lavoro fisica, che quindi consentiva alle persone di concentrarsi su lavori più profilati, oggi ci troviamo di fronte a una rivoluzione dove l’intelletto rischia di essere sostituito».

IL CASO POZZOLO (VIDEO)

Si è parlato anche di quanto avvenuto nella notte fra l’ultimo e il primo dell’anno in provincia di biella quando una persona è stata ferita da un colpi di pistola di piccolo calibro intestata ad un deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo. «Il parlamentare Pozzolo dispone di un porto d’armi per difesa personale», ha spiegato Meloni. «La questione è che chiunque porta un’arma ha dovere morale di responsabilità. Per questo c’è un problema con quello che è accaduto perché quello che è successo racconta che qualcuno non è stato responsabile. per me questo non va bene in particolare per un parlamentare di Forza Italia e ho chiesto che Pozzolo venga deferito in commissione garanzia dei provibiri del partito, e che nella costanza della decisione venga sospeso da Fratelli d’Italia»

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Gennaio 2024
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