“Dove la luce”. Giacomo Balla e Piero Dorazio alla Collezione Olgiati

Una delle esposizioni permanenti più importanti della città di Lugano si trova direttamente sul lago. Fino al 14 gennaio ospita una mostra d’arte contemporanea che accoglie 47 opere, con il progetto di allestimento curato da Mario Botta

Generico 01 Jan 2024

E’ stata Danna Battaglia Olgiati ad avere l’idea di un confronto, che ha per tema il modo di rappresentare la luce, tra due grandi artisti del novecento italiano, Giacomo Balla (1871-1958) e Piero Dorazio (1927-2005) le cui opere alternate su sfondi bianchi e neri sono ospitate negli spazi della collezione che si trova a pochi metri dai musei e dai teatri del LAC di Lugano.
Giacomo Balla nacque a Torino. Nel 1891 studiò brevemente all’Accademia Albertina; nel 1895 si trasferì a Roma, dove lavorò a lungo come illustratore e ritrattista. Nel 1899 le sue opere furono presentate alla Biennale di Venezia, dove poi esporrà nei primi anni del Novecento. Intorno al 1903 insegnò a Gino Severini e Umberto Boccioni la tecnica della pittura divisionista. Nel 1904 partecipò all’“Internationale Kunstausstellung” di Düsseldorf e nel 1909 espose al Salon d’Automne di Parigi. Nel 1910 Balla firmò il “Manifesto tecnico della pittura futurista” con Boccioni, Severini, Carlo Carrà e Luigi Russolo.
Nel 1914 si cimenterà per la prima volta con la scultura, inoltre progetta e decora mobili futuristi e disegna abiti. Nello stesso anno tenne le sue prime esposizioni personali a Roma. Nel 1915 le sue opere vennero esposte anche alla “Panama Pacific International Exposition” di San Francisco. Nel 1935 venne nominato membro dell’Accademia di San Luca, a Roma, dove morirà poi nel 1958.
Piero D’Orazio (divenuto in seguito Dorazio) frequentò la facoltà di architettura a Roma. Nel 1947 vinse una borsa di studio all’Ecole des Beaux-Arts di Parigi, dove rimarrà un anno. Nel 1952 si fece promotore della fondazione internazionale “Origine” di Roma, che pubblicava il periodico “Arti Visive”. Nel 1953 si trasferì negli USA dove conobbe artisti come Robert Motherwell e Mark Rothko. Qui tenne le prime mostre personali a New York. Negli anni Sessanta insegnò alla Graduate School of Fine Arts dell’University of Pennsylvania. Numerose sono state le antologiche a lui dedicate in Italia e all’estero, tra cui quella al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (1979), alla Albright-Knox Art Gallery di Buffalo (1979) e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma (1983).
Alla Biennale di Venezia espose più volte. E’ morto a Perugia nel 2005.
In questi giorni la maggior parte dello spazio è occupato dalla mostra in corso, ma la Collezione Olgiati è conosciuta anche per le “avanguardie storiche” del primo ventennio del Novecento (tra gli artisti più noti Giorgio De Chirico, Wassily Kandinsky e Alberto Savinio). Senza contare l’Arte italiana tra gli anni ‘50 e ’70 con Lucio Fontana, Giorgio Morandi, Enrico Castellani, Alberto Burri e Pietro Consagra tra gli autori più importanti.

Fonti: i cenni biografici sono tratti da guggenheim-venice.it
—–
Collezione Giancarlo e Danna Olgiati
Riva Caccia 1 – Lugano (CH)
Orari: da giovedì a domenica – Ingresso gratuito
Web: collezioneolgiati.ch

di
Pubblicato il 05 Gennaio 2024
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.