Hanlan-Mannion gemelli del gol. E Stantuffo Spencer è indispensabile

Scegliere l'MVP è una goduria quando in ballo ci sono Olivier e Nico. Il pivot è eccellente così come McDermott. Niente "partita dell'ex" per Young

Openjobmetis Varese – Unahotels Reggio Emilia

YOUNG 5,5 (IL PEGGIORE) – Diciamo la verità: in tanti sia a Varese sia a Treviso ci attendevamo la classica “partita dell’ex”. E invece James, fischiato dai tifosi veneti, lascia un segno poco visibile, troppo poco, sulla partita. Tre punti dalla lunetta, un plus-minus ampiamente negativo, una presenza non molto rilevante, la sensazione che i ritmi di Varese siano troppo alti per la sua condizione atletica. E la domanda che ci ronza in testa: perché lui e non Wolde questa sera?

MANNION 8,5 – Trenta punti in 29′, terza partita in biancorosso, terzo bottino clamoroso, terza vittoria di Varese. Una squadra completamente rivoluzionata in meglio dal suo arrivo. Il tutto in una serata in cui il Mamba Rosso non trova il morso da lontano e allora va a prendersi gloria puntando il canestro e mordendo alla gola la Nutribullet proprio là dove dovrebbe essere più protetta. Con buona pace del giovane Faggian che ha provato a buttarla in caciara per innervosirlo. Manco fosse Kevin Garnett. Per favore, non svegliateci. MVP Confident per i lettori della #DirettaVN con il 54% dei voti.

ULANEO 6,5 – Trova meno spazio di altre volte anche a causa di uno Spencer di lusso ma resta umile e utile, portando a casa un paio di canestri e lavorando bene a rimbalzo. Ben 7 i palloni arpionati sotto canestro, appena uno in meno del titolare.

SPENCER 8 – Il concetto di difesa applicato a una squadra che, pur vincendo, concede 96 punti va un po’ preso con le molle. Ma in un sistema che di punti ne produce più di 100, la prestazione dello stopper biancorosso è di primissimo piano: rende difficile ogni azione sotto il canestro di Varese, lotta a rimbalzo (8), distribuisce 3 stoppatone, cancella il temuto Paulicap. E non ne ha abbastanza, perché corre avanti-indietro il campo facendosi trovare pronto anche sopra il ferro altrui: 11 punti, 3 schiacciate. Stantuffo.

MORETTI 6 – Voto più dovuto alla stima e al bentornato che alla prestazione in campo. Davide è di nuovo a disposizione ma l’infortunio e l’assenza dei campi lo hanno costretto a una partita difficile, nella quale non trova praticamente mai il canestro (1/6 al tiro, 4 perse). Però è utile in rotazione visti i problemi di falli, e un suo recupero nelle battute decisive abbatte le ultime speranze trevigiane. Può solo crescere, e questo ci dà fiducia.

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LIBRIZZI 7 – In una batteria di guardie che comprende Hanlan, Mannion e Moretti rischia di finire in fondo alla panchina. E invece no, perché è subito bollente e si guadagna con forza ogni singolo minuto dei 13′ passati sul parquet del PalaVerde. Sei punti, faccia tosta da vendere, qualche difficoltà oggettiva nel tenere le tracce del folletto Robinson. Ma Libro resta comunque la migliore opzione per inseguire il play di Vitucci uomo contro uomo.

HANLAN 8,5 (IL MIGLIORE) – Ultimo quarto da incorniciare: non così produttivo come quello di Mannion a Pesaro ma altrettanto decisivo perché il capitano segna 10 punti con quattro cesti e due liberi che sono vere e proprie picconate per le speranze di sorpasso della Nutribullet. Nella prima mezz’ora la sua partita è normale, con alti e bassi; poi però diventa inarrestabile. E per il peso specifico dei canestri messi a segno, scegliamo Olivier per la palma dell’MVP. Ma è una goduria poter scegliere tra i “gemelli del gol” biancorossi.

MCDERMOTT 7,5 – Certo, è arrivato Mannion. Certo Spencer è più funzionale e utile di Cauley-Stein. Ma quanto è stato importante, per cambiare le sorti di Varese, il ritorno in campo di Sean McDermott? L’ala americana sta dimostrando tutto il suo valore da quando è rientrato dall’infortunio alla mano e anche a Treviso gioca una partita coi baffi. Biondi naturalmente. 14 punti, unico biancorosso bollente dall’arco (3 su 5), movimenti difensivi che complicano la vita delle ali avversarie, tantissima sostanza quando c’è da sgomitare. Peccato per quei due falli che sono la costante nel primo quarto di ogni partita: il giorno che risolverà questo problema diventerà davvero un giocatore totale.

BROWN 7 – Per mezza partita ci si chiede dove sia finito: poco presente, poco coinvolto, poco di tutto. Però non è sparito e Treviso se ne accorge quando Gabe decide di attaccare il ferro contro i piedi lenti di Mezzanotte, quando sul tiro sbagliato di troppo sono le sue mani a strappare il rimbalzo (ne prende 10!). Quando rispolvera la sua proverbiale fucilata da lontano. Chiude con 10 punti, 10 rimbalzi, 18 di valutazione in una serata che pareva scialba e che invece è di nuovo solida.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 07 Gennaio 2024
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