Il mercato di Sesto Calende si prepara per il ritorno in centro: la nuova disposizione
Dopo un primo progetto presentato in autunno, che prevedeva la divisione del mercato in due aree, l'amministrazione comunale ha redatto un piano definitivo per il ritorno dei 74 banchi. Il sindaco Buzzi e la giunta al lavoro per l'attuazione entro il 2024. Gli stalli saranno assegnati tramite graduatoria
Nuovi e decisivi passi in avanti per il ritorno del mercato di Sesto Calende nel centro storico.
Dopo il progetto del mercato suddiviso in due aree presentato in autunno e la successiva fase di osservazioni, nella mattina di lunedì 29 gennaio il sindaco Giovanni Buzzi e il suo vice Edoardo Favaron hanno illustrato il piano definitivo per i banchi del mercoledì. Un piano (in fondo all’articolo la piantina dei banchi) che prevede il totale “rimpatrio” dei 74 ambulanti nel centro cittadino.
Come spiegato dal primo cittadino, il progetto steso dall’amministrazione ha voluto tener conto della consulta del novembre 2022 (favorevole al centro pur senza raggiungere la soglia di validità) e delle 10 osservazione pervenute negli ultimi mesi da parte dei privati, a partire da quella firmata dall’Associazione Commercianti e Artigiani, dalla Pro Loco e alle associazioni di categoria. Il 15 gennaio il presidente dei commercianti Patrick Panza aveva infatti inoltrato una lunga osservazione in cui all’amministrazione veniva richiesto di includere Piazza Mazzini così da evitare di separare gli ambulati tra il lungofiume di Viale Italia e la zona del campo sportivo, in Viale Lombardia.
Tuttavia, non sarà il piano di Panza (ne avevamo parlato nel dettaglio qui) quello che sarà votato in consiglio comunale, l’organo cittadino a cui spetta l’ultima parola nell’iter burocratico: Buzzi e gli uffici tecnici hanno varato un nuova opzione, in cui Piazza Mazzini gioca comunque un ruolo decisivo. Ecco perché.
«Per noi è sempre importante sottolineare il mercato cittadino non può convivere con le automobili – spiega Buzzi ribadendo i motivi per cui in autunno venne proposta la scelta del “doppio mercato”, legata soprattutto a questioni di sicurezza e relative alla chiusura degli accessi per i veicoli -. Attraverso la realizzazione di un marciapiede rialzato in Piazza Mazzini l’idea è quella di creare una condizione nuova. Questo consentirà, per i soli residenti (nel giorno del mercato, ndr.), un senso unico alternato a vista simile a quello di Oneda, il parcheggio diventerà una sorta di “zona di golfo”. Per i non residenti la chiusura avverrà invece più in alto».
«Il mercato non interferirà con l’ingresso al museo e alla biblioteca – sottolinea Buzzi -. Oltre all’inizio di Via Roma (con i banchi in parte sul marciapiede) e a Piazza Mazzini (per un totale di 14 banchi), altre postazioni sono state “recuperate” anche in piazze pedonali ma senza che queste interferiscano coi plateatici. Piazza De Cristoforis sarà impiegata solo parzialmente, mentre Piazza Guarana conterà un nuova postazione, sostanzialmente diventerà un punto di alimentari. Da lì poi si risale verso la Chiesa di San Bernardino, sulla cui via non c’è modo, purtroppo, di togliere i banchi. Cosa che avrei voluto fare sia per la posizione (defilata per gli ambulanti, ndr.) ma anche per fare un anello di circolazione».
Dal punto di vista delle tempistiche, il sindaco non ha dato un vero e proprio cronoprogramma, spiegando ad ogni modo tutti gli step necessari prima che il trasferimento possa effettuarsi. Nelle volontà dell’amministrazione il termine prefissato è entro la fine del 2024, senza dimenticare che a giugno si terranno le elezioni comunali.
L’aspetto che richiederà più tempo, verosimilmente, sarà la graduatoria da stilare per l’assegnazione delle postazioni. Ma prima, sarà necessaria una delibera di giunta comprendente il nuovo schema (non seguirà un nuovo periodo di osservazioni), l’approvazione del nuovo regolamento (l’aggiornamento a quello del 2018 comprendente del nuovo schema) e il voto in consiglio comunale.
«Il diritto secondo il quale avverrà l’assegnazione dei posti si basa sull’anzianità – conclude Buzzi, che già si era espresso a inizio mese su questo aspetto -. Anzianità non significa il tempo in possesso della licenza, bensì l’assiduità e la presenza al mercato di Sesto Calende. Naturalmente le assenze durante i mesi segnati dell’emergenza sanitaria fanno eccezione. Se a partire dal 2018, con il nuovo regolamento, abbiamo dati e criteri ben precisi, più difficile è invece risalire indietro nel tempo. Ad ogni modo la graduatoria cercherà di essere il più possibile equa, eviteremo soluzioni che possano portare a dei ricorsi: più ricorsi ci saranno e più si aspetterà il mercato. Questa non vuole essere una minaccia ma una considerazione. A quel punto, con le nuove concessioni, saranno gli ambulanti ad affrontare la graduatoria e scegliere».
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