In Islanda nuova eruzione a Grindavík, la città evacuata nella notte: la lava ha raggiunto le prime case
L'italiano Leonardo Piccione, autore di reportage per diverse testate cartacee e digitali, coltiva da anni un rapporto d’elezione con l’Islanda, dove abita per molti mesi all'anno. Il suo aggiornamento sulla situazione della cittadina
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Continua ad evolvere la situazione a Grindavík la cittadina islandese che dal mese di novembre è interessata da un’intensa attività sismica e da eruzioni vulcaniche. Questa notte attorno alle 3, dopo intensi segnali di una ripresa dell’attività eruttiva, la città è stata completamente evacuata.
«Lo scenario che i vulcanologi temevano di più è diventato realtà alle 7 e 57 islandesi di oggi, domenica 14 gennaio. Dopo circa tre ore dall’inizio dell’ormai consueto travaglio sismico prenatale – cento terremoti in meno di un’ora – il magma è venuto alla luce immediatamente a sud della ferita cicatrizzatasi lo scorso dicembre, di cui la nuova fessura costituisce una sorta di continuazione – spiega in un lungo post Leonardo Piccione, autore di reportage per diverse testate cartacee e digitali, che coltiva da anni un rapporto d’elezione con l’Islanda, dove abita per molti mesi all’anno – Un chilometro di fuoco, che si estende questa volta fin quasi alla periferia nord di Grindavík. La lava si trova a meno di cinquecento metri dalle case, alcune delle quali erano tornate a popolarsi nelle ultime settimane. Si stima che circa duecento persone dormissero nel villaggio nel momento in cui, alle tre del mattino, è arrivato l’ordine di evacuazione immediata, al termine di una settimana in cui la cittadina era tornata sulle prime pagine dei giornali a causa della tragica scomparsa di un operaio, inghiottito da un crepaccio al limitare del centro abitato».
Anche se non ci sono conseguenze immediate sul traffico aereo in entrata e in uscita dall’isola, è stato dichiarato lo stato d’emergenza: «Il primo ministro, Katrín Jakobsdóttir, ha definito la situazione “spaventosa” – spiega ancora Piccione – Grindavík è già senza elettricità, e si pensa che le tubature dell’acqua calda potrebbero essere, insieme a una grande serra geotermica, la prima infrastruttura investita dalla lava. L’eruzione ha una portata di quattro volte inferiore all’evento di dicembre, ma la prossimità al villaggio implica che, se continuerà a fluire questo ritmo, il materiale incandescente raggiungerà il paesino oggi stesso».
Previsione che si è avverata intorno alle 13, quando una nuova fessura più piccola si è aperta a ridosso di Grindavík e la lava ha raggiunto le prime case.
(foto della guardia costiera islandese)
Qui sotto il live dove è possibile seguire l’evoluzione dell’eruzione:
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