La Liuc business school rivoluziona la formazione manageriale: il gioco digitale per un apprendimento immersivo
Cinquanta carte da gioco virtuali. Sul lato A c’è una domanda, mentre sul lato B è riportata la risposta esatta e una spiegazione approfondita dell’argomento trattato. Un progetto di Fondirigenti, promosso da Confindustria e Federmanager Varese

Nel 2018 lo scrittore Alessandro Baricco scrisse un libro dal titolo “The game” (Il gioco) dedicato alla rivoluzione digitale e al cambiamento radicale introdotto nella nostra esperienza dalle nuove tecnologie. A differenza del mondo analogico, che alimenta soluzioni lineari, il digitale scatena la creatività e il gioco ne rappresenta il modello globalizzato.
Nel 2024, diciassette anni dopo l’introduzione nel mercato dello smartphone, questa spinta creativa continua ad alimentare l’onda del cambiamento.
Alla Liuc di Castellanza si è tenuto l’incontro “A game for immersive learning: la modellizzazione di uno strumento d’apprendimento”, un progetto di Fondirigenti, promosso da Confindustria e Federmanager Varese e realizzato dalla Liuc business school. Si tratta di una piattaforma innovativa di learning affinata grazie alle indicazioni date da un gruppo di manager.
VOLTA LA CARTA
I docenti dell’ateneo di Castellanza, il dean Massimiliano Serati, Raffaele Secchi, Monica Giani e Andrea Venegoni, hanno spiegato la filosofia e il funzionamento della piattaforma, che utilizza 50 carte da gioco virtuali (flash card). Sul lato A di ogni carta c’è una domanda, mentre sul lato B è riportata la risposta esatta e una spiegazione approfondita dell’argomento trattato.
Il microlearning ha la caratteristica di favorire l’integrazione tra la parte cognitiva e quella comportamentale. Il mazzo di carte ne contiene infatti venticinque che riportano concetti teorici, le cosiddette carte cognitive, e altrettante che indicano i comportamenti, definite, appunto, carte comportamentali.
LA FORZA DELL’AUTOVALUTAZIONE
La piattaforma non dà un punteggio ma è il partecipante alla formazione che devo autovalutarsi. E poiché l’algoritmo riconosce l’autovalutazione e anche l’errore, tende a riproporre la carta al manager per consolidare l’informazione.
Lo strumento digitale, con le sue caratteristiche di flessibilità e adattamento alle esigenze del manager, trova una soluzione al trade off tra il tempo che il manager può dedicare a queste attività e la necessità che ha di tradurre una nozione teorica in un comportamento in grado di incidere sulla routine aziendale. Inoltre, la gamification aumenta la partecipazione e la motivazione del soggetto che utilizza la piattaforma.
UNA SCELTA DI CAMPO
È uno strumento che permette una personalizzazione della formazione, una spendibilità immediata delle conoscenze e competenze trasferite e una fruizione veloce, tascabile e modulare.
«Questa per noi è una scelta di campo – ha sottolineato il dean della Liuc Business School, Massimiliano Serati – Ci troviamo di fronte a uno strumento che ha già un grado di sviluppo e diventerà una piattaforma di digital learning della nostra business school».
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