Le riflessioni di Fiab Ciclocittà su Varese, via Sanvito Silvestro e altro

Le osservazioni dell'associazione che da anni si occupa di sicurezza stradale per ciclisti e pedoni

fiab ciclocittà varese

Riceviamo e pubblichiamo un cominicato di Fiab Ciclocittà Varese

come attivisti ciclo-ambientalisti abbiamo letto la “proposta” del 29 dicembre di Piadina Libera (leggi qui)
Con loro condividiamo una certa “disillusione” esistenziale, condita dal pessimismo della ragione.
Però – ad anno nuovo appena iniziato –  non ci sottraiamo al dovere dei buoni propositi e dell’ottimismo della volontà.
In via Sanvito Silvestro il nuovo asfalto, nero e liscio, appare come una buona novità. E lo è certamente, perchè è una manutenzione da tempo attesa,  a beneficio di chi la percorre su quattro o anche su due (sole) ruote.
Ma ciclisti e pedoni, in attesa della segnaletica orizzontale – che forse sarà come quella di prima – una timida speranza ce l’hanno: quella di poter pedalare e camminare con maggior Sicurezza.
Sono state molto utili le isole pedonali realizzate nel recente passato: quella poco distante da via Sacco e quella nei pressi del supermercato Carrefour.
Ma in mezzo ci sta quasi un km di strada larga e diritta e il rispetto del limite di velocità di 50 kmh è rimesso al buon cuore di chi guida, così come la correttezza dei parcheggi e anche delle manovre in uscita e in entrata dalle vie laterali.
Si coglierà l’occasione dei lavori di risistemazione dell’area ex Aermacchi per curare le esigenze della mobilità attiva, in modo esteso ?
L’ osservazione puntuale ci dà lo spunto – con un passo breve – di fare alcune  considerazioni.
In generale  si può dire che la Sicurezza è un elemento che poggia su tre pilastri.
Il primo dipende dalla individuale prudenza e capacità di condividere la strada, ma il secondo ed il terzo dipendono da fattori politici.
Il secondo infatti è rappresentato dalle politiche di Educazione e Repressione (che si supportano a vicenda), il terzo dalle Infrastrutture concrete della viabilità. che influenzano i comportamenti.
E qui arrivano le domande, che come associazione varesina che si occupa di mobilità poniamo:
  •  per opporsi ai comportamenti di guida scorretti si può fare di più da parte delle forze di Polizia ? O anche da parte dei singoli con forme gentili e creative di autotutela come ad esempio la “multa morale”, comminata per parcheggi scorretti nella zona scolastica (si veda la proposta della “Green School”) ?
  • potrebbe il Comune di Varese istituire l’Ufficio Mobilità Attiva, con la funzione di raccogliere e censire le esigenze di chi la città la percorre a piedi o in bici (o in monopattino) e anche per mediare queste esigenze con le incombenze procedurali di chi negli uffici preposti deve fare la manutenzione ordinaria e quella straordinaria ?
Lo spirito da mettere in campo è quello della partecipazione al miglioramento di un Bene Comune, nello specifico la Sicurezza Stradale, che riteniamo sia da perseguire con la massima priorità

Francesco Mazzoleni
francesco.mazzoleni@varesenews.it
Sport e Malnate, passione e territorio per comunicare e raccontare emozioni
Pubblicato il 02 Gennaio 2024
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